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La scienza narrata. Al via l'8a edizione del concorso di scrittura creativa scientifica

Scienze e Ambiente


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La scienza narrata. Al via l'8a edizione del concorso di scrittura creativa scientifica Il concorso si rivolge a tutti gli studenti delle scuole superiori italiane che intendano cimentarsi con la scrittura di un racconto a tema scientifico • Il blog www.scienzanarrata.it conterrà materiali didattici, dispense e contributi multimediali per i giovani aspiranti scrittori

C'è tempo fino al 30 aprile per partecipare all’8 ͣ edizione del concorso La scienza narrata. Tutti gli studenti degli istituti superiori potranno sperimentarsi come giovani scrittori inviando un racconto a tema scientifico. Una giuria composta da scienziati, scrittori, giornalisti e filosofi valuterà i tre racconti più meritevoli. Gli autori riceveranno un premio in denaro e saranno premiati nel corso della prestigiosa cerimonia del Premio Letterario Merck, il 10 luglio 2014 a Roma, a Villa Miani. I migliori lavori saranno raccolti in una pubblicazione.

A disposizione degli studenti che vorranno sperimentarsi nella scrittura del racconto vi è un blog dedicato, www.scienzanarrata.it, contenente materiale didattico, dispense, e lezioni magistrali come quelle dell’artista Ugo Nespolo, dello scrittore Giorgio Vasta, del prof. Piergiorgio Odifreddi e del criminologo Luciano Garofano.

Inoltre sono attive una pagina Facebook (http://www.facebook.com/scienzanarrata) ed un account Twitter (@ScienzaNarrata), che riportano di volta in volta i principali aggiornamenti sull’iniziativa.
Il progetto è promosso dal gruppo chimico-farmaceutico Merck e coinvolge tutti gli studenti delle scuole superiori italiane al fine di promuovere una cultura della scienza tra i giovani.

Il bando di concorso de “La scienza narrata” è disponibile all’indirizzo Internet:
http://www.scienzanarrata.it

Per informazioni sulle sedi dei laboratori e sulle modalità di partecipazione, contattare:
Rosa Murgolo
Segreteria Organizzativa Hf convention
(rosa.murgolo@hfconvention.eu - tel. 06-5126702/ 340 3981544)
Blog: www.scienzanarrata.it
Facebook: www.facebook.com/scienzanarrata
Twitter: http://twitter.com/ScienzaNarrata (@ScienzaNarrata)

Dalle suggestioni della nebbia alle informazioni sul Parco Regionale Valle del Treja

Scienze e Ambiente


copertina numero di marzo Parco Regionale Valle del Treja Dalle suggestioni della nebbia alle informazioni sulle attività dell’Ente

 In questo numero ci sono diverse informazioni sulle attività del Parco e alcune descrizioni dei suoi ambienti. La copertina è dedicata alla nebbia, che contraddistingue il paesaggio della Valle del Treja nei mesi invernali, fino alla primavera inoltrata. Sono poi richiamati alcuni corsi (di fotografia e di comunicazione ambientale) e il programma delle visite guidate.

“Il giornale è un bollettino di informazione, che spesso rimanda al sito del Parco, più completo e articolato e in continuo aggiornamento – precisa il presidente Gianluca Medici, che aggiunge – diffondere l’informazione è un nostro preciso obiettivo sul quale il Parco lavora costantemente.

Il giornale, che è a distribuzione gratuita, si può trovare presso gli uffici dell’Ente, nei Comuni e in vari esercizi commerciali di Mazzano e Calcata.
R. S.

 

Nada presenta il suo nuovo disco "Occupo poco spazio" tra canzone d’autore e un’energica anima punk

Cultura e spettacolo

Nada presenta il suo nuovo disco Occupo Poco Spazio” è il titolo del nuovo lavoro di Nada, uscito il 14 marzo per Santeria (distribuzione Audioglobe), un album che conferma un percorso artistico lontano dalle logiche meramente commerciali con il quale festeggia i suoi 45 anni di carriera.

E’ stato presentato in anteprima a Livorno il 9 gennaio, al teatro La Goldonetta, nell’ambito di un concerto applauditissimo con il quale ha chiuso le iniziative e gli eventi collegati alla fortunata manifestazione ”Sonata di Mare”.

Successivamente è stato pubblicato il primo singolo estratto “L’ultima festa”, in cui viene crudamente descritto, in maniera incisiva e ironica, il funerale di un mondo e di un Paese, il nostro, che danza sull’orlo del baratro. E la voglia di non rendersi complice: ‘Non m’invitare al funerale della stagione andata male, ché seppelliscono le idee e tutto resta sempre uguale. E se ti chiedono di me, digli che non ricordi bene….’

“Occupo Poco Spazio” affronta il jazz con il piglio del rock, la canzone d’autore con la leggerezza della poesia, unendo dolcezza e femminilità al piglio aggressivo di chi non si accontenta mai ma vuole sempre mettersi in gioco. Contiene anche un’energica anima punk che dà vita ad un pop colto e graffiante in grado di catturare chi ascolta.
Il disco, coraggioso e affascinante, prosegue il mix creativo tra canzone d’autore, rock’n'roll e letteratura di Nada Malanima. La cantautrice ha realizzato, ancora una volta, un’opera di grande intensità, in cui si fondono sia il richiamo alla tradizione musicale d’autore (su tutti Piero Ciampi) e lo spirito libero che la contraddistingue ormai da anni.

‘Ho cominciato a pensare al disco, commenta Nada, non appena concluso il precedente. Alla fine un paio di annetti ce li ho messi. C'è sempre il pensiero di dover fare sempre qualcosa. Soprattutto all'inizio, quando comincio a lavorare su materiale nuovo penso sempre che non riuscirò a scrivere niente. Per questo mi do anche orari e dei tempi di lavoro, non aspetto che l'ispirazione arrivi dal nulla perché a me non succede. Però poi mettendomi lì, magicamente succede qualcosa. E allora tutto va.’

‘Allo stesso tempo, è fondamentale - rivela - sapersi concedere dei momenti di raccoglimento per imparare ad ascoltarsi. Un po' come la donna dal volto coperto rappresentata sulla copertina del disco. Ma non è nascosta da una maschera, è più che altro un elmo. E' una donna che si guarda dentro, che per un attimo stacca con quello che c'è fuori. Per un attimo dimentica il clamore del bene e del male e si guarda dentro. Il suo centro.’

In questo nuovo capitolo, il quinto dall’ultimo cambio che le ha visto voltare definitivamente le spalle alla canzone leggera, racconta di storie intime, piccole e grandi, di amori appena sussurrati o silenziosi, di solitudini, di scelte di vita difficili in un mondo che sembra aver dimenticato il significato più vero della parola Anima.
‘Tutte queste canzoni sono un po' al femminile e raccontano di donne che non si nascondono, sono vere e si mettono in gioco. Alla luce senza mezzi termini. Ci sono i momenti però che il mondo non ti aiuta, che ti senti “sfatto come una polpetta”. In un mondo dove bisogna essere perfetti e giusti e se si hanno difetti si è poco interessanti, io credo invece che il potere dire queste cose naturali della vita sia più vero e reale. Mi piace raccontare tutto alla luce, senza mezzi termini.’

‘Allo stesso tempo, è fondamentale - prosegue - sapersi concedere dei momenti di raccoglimento per imparare ad ascoltarsi. Un po' come la donna dal volto coperto rappresentata sulla copertina del disco. Ma non è nascosta da una maschera, è più che altro un elmo. E' una donna che si guarda dentro che per un attimo stacca con quello che c'è fuori. Per un attimo dimentica il clamore del bene e del male e si guarda dentro. Il suo centro.

Suonato in presa diretta da una piccola orchestra di musicisti fra i più apprezzati nel panorama indipendente italiano, qui magistralmente diretti da Enrico Gabrielli, grande artista toscano e polistrumentista, che ha realizzato anche gli arrangiamenti.

‘Mentre scrivevo le canzoni, spiega Nada, mentre prendevano vita queste storie sentivo che avevo bisogno di sonorità un po' diverse, di qualcosa che interagisse con i pezzi. Ho cercato di mettere un po' di ordine nelle idee, provando anche con il computer. E mi sono resa conto che questa cosa funzionava e mi piaceva molto. Così ho chiamato Enrico Gabrielli che mi sembrava adatto al tipo di lavoro. E' un musicista con una formazione classica ma lavora con gruppi rock e ha un'ampia visuale sulla musica. Ci siamo scambiati le idee, gli ho dato il materiale che ha elaborato, a volte anche stravolgendolo. Ed è nata questa orchestrina che interagisce con le canzoni non fa solo atmosfere.’

Al disco partecipano alcuni dei migliori strumentisti italiani come – oltre a Gabrielli – Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours, Luca Cavina dei Calibro35, Daniela Savoldi de Le Luci della centrale elettrica, e una ricca sezione di fiati. Suoni curati da Tommaso Colliva, e i migliori nomi del panorama indipendente italiano, come Alessandro Grazian, Rodrigo D’Erasmo e Roberto Dellera.

Il tour successivo alla pubblicazione, che la porterà in giro per l’Italia, partirà il 22 marzo. Presenterà dal vivo sia i suoi nuovi pezzi che quelli classici, sarà accompagnata da una formazione inedita: Francesco Motta, tastiere; Francesco Pellegrini, chitarre; Ugo Nativi, batteria; Tony Cattano, trombone e Luciano Turella, viola.

‘Non ci sarà tutta l'orchestra, conclude entusiasta Nada, saremo in formazione ridotta ma il disco sarà fedelmente riprodotto. Ci sarà una viola, un trombone che per me è un po' insolito. Ma non vedo l'ora perché cantare queste canzoni per me è una goduria.’

Lasciami entrare : il nuovo disco di Valerio Scanu dal pop interessante ed accattivante in bilico tra passato, presente e futuro

Cultura e spettacolo

Lasciami entrare : il nuovo disco di Valerio Scanu dal pop interessante ed accattivante in bilico tra passato, presente e futuro "Lasciami entrare": un titolo programmatico come invito ad essere accolto. La richiesta e la speranza di un artista, in questo caso di Valerio Scanu, che decide di mettere un punto sul suo passato discografico e ricominciare con nuova determinazione e convinzione.

Licenziatosi dagli ingranaggi ai quali doveva sottoporsi, stando con una major, e intraprendendo un percorso più autonomo nel decidere le proprie scelte artistiche, ha cercato di guardarsi attorno, buttandosi nell’impresa ardua di realizzare un disco, in prima persona, con un badget messo principalmente di tasca propria e rimettendo in gioco ciò che era riuscito a costruire in credibilità e visibilità agli inizi della sua carriera.

La posta diventa, così, alta: creare ex novo un team lavorativo, con le proprie forze, cercare il materiale adatto e all’altezza di ciò che hai covato, studiato e sognato, coinvolgendo il corpo e la mente, per settimane che diventavano mesi, preda dell’ entusiasmo legato alla voglia di sfuggire ai contorni dell’abitudine e al desiderio di stupire, e contemporaneamente avere quella maledetta paura che il nuovo possa deludere.

Avere la consapevolezza che questa volta sia stato più impegnativo raggiungere il traguardo, nel riuscire a metterci in quei solchi un lavoro di gruppo con tutte le idee (magari qualcuna dipinta con i colori della pazzia), le sonorità, i versi, l’amore, le lacrime che hanno portato ad un disco finito, da scoprire per chi poi lo ascolta.

E se l’artista può contare magari sull’entusiasmo dei fans che aspettano di riconfermare questo amore che hanno verso il loro beniamino, con un margine minimo che possano restare delusi, l’ansia cresce invece nei confronti dell’accoglienza che potrà essere riservata dalla critica, di solito difficilmente benevola o pronta ad esprimersi dopo un ascolto frettoloso e superficiale.

Come un nuovo amore, un disco dovrebbe essere metabolizzato, con ascolti ripetuti, alla caccia di ogni segreto o di alcune sfumature che erano inizialmente sfuggite.

Lasciami entrare” è un disco che si presenta all’insegna della trasparenza e sincerità, senza filtri e compromessi, senza trucchi e inganni, ottimamente interpretato, dagli arrangiamenti accattivanti, con la presenza di giovani autori ai quali è stata data un’opportunità di avere una visibilità. Un pop godibile con dei testi che raccontano l’amore, il mito più antico, nelle varie sfaccettature e permettono di avere un ascolto ‘leggero’, fluido, in grado di fare allontanare magicamente i problemi per alcuni minuti.

Già questo intento andrebbe premiato, ed è doveroso aggiungere, in più, che questo lavoro, oltre ad essere il risultato delle esperienze fatte, nonostante la giovane età, apre una piccola porta su un probabile lancio all’estero, con la presenza di due brani dal sapore internazionale, in lingua inglese “Alone” e “Sometimes love”, e su concrete prospettive di nuovi orizzonti da approfondire nei futuri lavori, rilevati nella suadente ballad “Dormi” e soprattutto nella splendida “Parole di cristallo”, riproposta in chiusura anche in chiave acustica.

 

Recentemente Google ha messo a disposizione un filtro per la ricerca delle immagini senza copyright per poter essere utilizzate per i nostri scopi.

Informatica e Tecnologia

Recentemente Google ha messo a disposizione un filtro per la ricerca delle immagini senza copyright per poter essere utilizzate per i nostri scopi.Recentemente su Google Immagini è stata introdotta un’importante funzionalità destinata a filtrare le immagini sotto licenza creative commons, ossia riutilizzabili.
Sul web circolano parecchie immagini, ma senza rendercene conto dobbiamo fare attenzione a quali sono riutilizzabili e quali no perché se prendiamo delle immagini coperte da copyright siamo perseguibili di denuncia. Ci rendiamo quindi conto della gravità del problema.

Vediamo quindi in che modo la nuova funzionalità ci permette di filtrare le immagini:

  • Non filtrare in base alla licenza: vengono mostrate tutte le immagini senza alcun filtro.
  • Contrassegnate per essere riutilizzate: vengono mostrate le immagini riutilizzabili per scopi didattici o personali.
  • Contrassegnate per il riutilizzo commerciale: vengono mostrate le immagini che prevedono l’utilizzo in attività commerciali come ad esempio brochure e volantini.
  • Contrassegnate per essere riutilizzate con modifiche: vengono mostrate le immagini riutilizzabili con eventuali modifiche per scopi didattici o personali.
  • Contrassegnate per il riutilizzo commerciale con modifiche: vengono mostrate le immagini riutilizzabili da attività commerciali con eventuali modifiche.


L’abilitazione del filtro è molto semplice: nel menù sotto la barra di ricerca basta cliccare su "Strumenti di ricerca". Successivamente cliccare su "Diritti di utilizzo". Verrà mostrato un menù con le opzioni sopra descritte.
La voce predefinita è "Non filtrare in base alla licenza".

Tutto numero 10 rivela il nuovo amore di Alessia Marcuzzi!

Cultura e spettacolo

Il nuovo amore di Alessia Marcuzzi E' in edicola da giovedì 13 marzo a Roma e da  venerdì 14 marzo nelle edicole di tutta Italia "Tutto" numero 10  al costo di  solo un euro!
In copertina del settimanale, diretto da Luca Arnaù, la bellissima Alessia Marcuzzi, conduttrice del "Gf", che pare aver trovato un nuovo amore!

Accattivanti indiscrezioni al  riguardo le potete trovare nel servizio a lei  espressamente dedicato.
Tra gli altri articoli segnaliamo un' intervista a cuore aperto all' ex tronista, ormai attore assai affermato, Francesco Arca, protagonista maschile del nuovo film di Ferzan Ozpetek "Allacciate le cinture" insieme alla splendida Kasia Smutniak, una frizzante chiacchierata con la showgirl e cantante romena, nonché stella del Bagaglino, Ramona Badescu, recante la firma di Debora Salvalaggio, e un' inchiesta a cura della famosa criminologa Roberta Bruzzone sul tema della molestia e dello stalking.






 

Requiem di Mozart per il Giappone dal Vaticano 11 marzo 2014

Cronaca e attualità

Requiem di Mozart per il Giappone dal Vaticano 11 marzo 2014 Roma. Martedì 11 marzo, in occasione del terzo anniversario del devastante terremoto che colpì il Giappone Orientale, torna il Requiem di Mozart per il Giappone dal Vaticano, che lo scorso anno ha emozionato un pubblico di più di duemila persone nella maestosa Basilica di San Paolo fuori le Mura.
Patrocinato dall’Ambasciata del Giappone presso la Santa Sede, il Requiem è un intenso momento artistico che vuole rendere omaggio alle vittime dello tsunami e dei terremoti in Giappone e in Italia, in un dialogo interreligioso sublimato dalla leggiadra potenza della musica.
Ad eseguire il Requiem K 626 sarà ancora una volta l’Orchestra Sinfonica Gioacchino Rossini di Pesaro, diretta dal M° Daniele Agiman, con il Coro San Carlo di Pesaro e i solisti Masahiro Shimba, tenore, Airi Nakano, soprano, Evghenia Dundekova, mezzo soprano, Massimiliano Damato, basso.
La serata vedrà la partecipazione straordinaria di Romano Pucci, già primo flauto dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, e Satoko Suzuki, primo violoncello dell’Orchestra Imperiale.
Si esibirà inoltre la giovane violinista Saori Takahashi, una studentessa proveniente dalle zone colpite dallo tsunami.
Il concerto si terrà martedì 11 marzo 2014 alle ore 20 presso la Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura. Ingresso libero.

L’evento è organizzato dal Comitato Esecutivo Giapponese, Presidente Tesuo Otani, Vice Presidente Tamamatsu Kuwata e Nippon Genki Project Masaharu Moriya in collaborazione con Foundation of Global Life Learning Center, Digital Records, Edizioni Musicali Wicky (Milano), Incontri Mediterranei, Dogs Inc, Emmenta Create Co. Japan.

Spariti 500 mila posti di lavoro: il grido di allarme della confesercenti Angri

Economia e finanza

Spariti 500 mila posti di lavoro: il grido di allarme della confesercenti Angri I dati allarmanti nella provincia di Salerno dei livelli del tasso di disoccupazione; il presidente della Confesercenti di Angri Aldo Severino lancia un grido di allarme: fate presto! I rimedi del nuovo governo con il “Jobs Act".
E’ di quindici giorni fa la partecipazione dell’associazione di categoria alla manifestazione tenutasi a Roma in piazza del popolo: “riprendiamoci l’Italia”, dove il presidente Aldo Severino si è fatto portavoce delle istanze di commercianti, artigiani, piccoli imprese del nostro territorio, sempre più in crisi e sempre più schiacciati da tasse e pagamenti vari destinati allo Stato, che tolgono tranquillità , ma soprattutto generano un’ emorragia continua di perdite di posti di lavoro. Ora si chiede di attivare tutta la filiera delle istituzioni , da quelle locali per arrivare a quelle centrali, con un solo grido fateci ripartire e fatelo presto!
Il nuovo anno, sul fronte del lavoro, è cominciato nel peggiore dei modi, ai massimi dal 1977 il tasso di disoccupazione che, a gennaio, rileva l'Istat, sale al 12,9%, con quasi 3,3 milioni di persone in cerca di un impiego; la timida ripresa di fine 2013 non è riuscita a invertire la drammatica tendenza della disoccupazione. E così l'Istat ha certificato che a gennaio la disoccupazione ha continuato a macinare record. Infatti i numeri diffusi dicono che l’anno scorso è stato il peggiore dell'era della crisi con quasi mezzo milione di posti di lavoro persi. E’ calata soprattutto l’occupazione maschile (-350.000) mentre quella femminile è scesa dell’1,4% (-128.000 unità), un dato peggiore anche di quello del 2009 che finora risultava il momento più nero della crisi. Boom del tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni che schizza al 42,4% con un picco del 51,6% nel Sud (e del 53,7% per le giovani donne nel Mezzogiorno), calo anche dei precari, -200mila in un anno; mentre al lavoro aumentano i più anziani (+239.000 gli over 50) a causa delle regole più rigide per andare in pensione. Si accentua la flessione nelle costruzioni (-163.000 unità pari a un -9,3%) e i posti di lavoro si riducono anche nel terziario (-1,2% cioè 191.000 unità in meno) con cali soprattutto nella pubblica amministrazione e nel commercio. Altro dato preoccupante è la rassegnazione: forte l’aumento di coloro che rinunciano a cercare un lavoro perché pensano di non trovarlo, a quota 1,79 milioni. Rispetto alla media europea che si attesta al 12%, in Italia la disoccupazione cresce di più e più in fretta!
Il lavoro sommerso torna a salire: dopo due anni in calo il fenomeno si fa risentire soprattutto al Sud, dove è al 20,9% con picchi in Calabria (30,9%). Tradizionalmente l’incidenza delle unità di lavoro irregolari risulterebbe maggiore nell’agricoltura, in alcuni servizi (commercio e pubblici esercizi) e nell’edilizia.
Ma quanto è possibile riconoscere questi numeri sulla disoccupazione nel nostro territorio? Quello che emerge dai dati Istat è un quadro a tinte fosche: la Campania è sul podio per mancanza di lavoro, seguita da Calabria e Sicilia, dato allarmante se confrontato con le altre regioni d'Italia, la più virtuosa delle quali risulta essere il Trentino.
Ma analizziamo ora la situazione fotografata nei centocinquantotto comuni presenti nella nostra vasta provincia: a Salerno un giovane su tre non trova lavoro, con una media provinciale di disoccupazione che si attesta intorno al 17,6%. Dalla classifica stilata vediamo al primo posto Pertosa con il più alto tasso di disoccupazione pari al 28,3%, al terzo posto Sant'Egidio del Monte Albino 24,1%, al quinto Pagani 23,7%, Angri al 26°posto col 19,7%, 34° Sarno 19,3%, 58° Nocera Inferiore 18,1%, 62° San Marzano sul Sarno 17,7%, 75° Cava de' Tirreni 17,3%, 81° Salerno 16,8%, 91° Scafati 16,3%. Tra i comuni più virtuosi vi sono: Ravello 153°, Positano 156°, Controne 157° e infine Campora 158° con percentuali che si attestano intorno all' 11%.
Una situazione certamente non felice ma migliore rispetto a quella della provincia napoletana che registra una disoccupazione pari al 22,6%. Migliora la situazione in Irpinia con un tasso del 15,2%, Benevento si attesta poi intorno al 14,5%, ma vediamo che la provincia in assoluto più virtuosa della Campania risulta essere Caserta con un tasso pari al 14%.
Le cifre sulla disoccupazione che, potrebbe peggiorare nei prossimi mesi, allarmano i sindacati i quali hanno chiesto al Governo interventi urgenti sulla riduzione del cuneo fiscale con conseguente inversione di rotta dell'economia nazionale. Una prima sterzata è stata invocata dalla mobilitazione promossa da Rete Imprese Italia, la confederazione di imprese guidata in questo momento da Marco Venturi (Confesercenti) che il 18 febbraio scorso ha portato in piazza oltre 60mila piccole e medie imprese, per chiedere, pacificamente, una svolta nella politica economica del governo.
Quelli della disoccupazione sono numeri definiti «allucinanti» dal premier Matteo Renzi il quale nel corso del Cdm via twitter ha annunciato che il primo provvedimento del nuovo Governo sarà il Jobs Act: un pacchetto di misure volto a semplificare e rilanciare il mercato del lavoro, cui dovrebbe accompagnarsi una riduzione del cuneo fiscale di "almeno 10 miliardi". Il Governo, spiega il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, conferma l'intenzione di «promuovere gli investimenti delle imprese, ridurre il cuneo fiscale, migliorare l'efficienza del mercato del lavoro, ridefinire il sistema degli ammortizzatori sociali e sviluppare le politiche attive per il lavoro: in sostanza far partire il Jobs Act»
Finora si tratta di una bozza che contiene una serie di riforme per creare occupazione e rendere più efficiente il mercato del lavoro. Tuttavia siamo ancora nel campo delle ipotesi e delle intenzioni. Il mondo delle imprese si aspetta grandi risposte ma soprattutto si aspetta la celerità nei provvedimenti perché si è stanchi. Si è logori di un sistema che ha portato allo sfinimento totale delle realtà commerciali piccole ma anche di quelle grandi. Si è stanchi di seguire sempre i soliti criteri di assegnazioni di poltrone e poteri, mentre l’Italia economica fatta di commercio e di imprese, lentamente muore.

 

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