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Massimo Troisi, nei nostri cuori a 20 anni dalla morte (video).

Cronaca e attualità


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Massimo Troisi, anniversario a 20 anni dalla morte.Sono già trascorsi 20 anni dalla morte di Massimo Troisi, attore, regista e sceneggiatore italiano, esponente della nuova comicità napoletana portata alla ribalta dal gruppo teatrale La Smorfia nella seconda metà degli anni settanta, assieme a Lello Arena ed Enzo Decaro.. L’ultimo film che lo ha visto protagonista è stato “Il postino”, un film del 1994, bellissimo, commovente e struggente se pensiamo che Massimo morì per un attacco cardiaco solo 12 ore dopo la fine delle riprese.

Nella foto Massimo Troisi ai tempi de “La Smorfia”. Il gruppo teatrale dei tre comici, nato negli anni ‘70 dalle ceneri dell’esperienza del Centro Teatro Spazio.

Era il 19 febbraio 1953 quando nacque a San Giorgio a Cremano ( Napoli ) da padre macchinista delle Ferrovie delle Stato e mamma casalinga. Cominciò a recitare in parrocchia, a Sant'Anna, con gli amici d'infanzia come Lello Arena ed ai quali in seguito si aggiunse Enzo De Caro.
Dalla parrocchia il gruppo di attori amatoriali si trasferì in un garage di via San Giorgio Vecchio al numero 31. Questo diventò poi il Centro Teatro Spazio. Cominciarono qui le prime messe in scena che ricalcavano lo stile pulcinellesco.
Seguì poi una scrematura del gruppo di artisti, che si ridusse a tre. Era la fine degli anni 70 e con Enzo, Lello e Massimo nasce La Smorfia, nome scelto proprio da Massimo Troisi. L'attore fondò "La Smorfia" in "riferimento, tipicamente napoletano, a un certo modo di risolvere i propri guai: giocando al lotto e sperando in un terno secco... la "smorfia", infatti, non è altro che l'interpretazione dei sogni e dei vari fatti quotidiani, da tradurre in numeri da giocare a lotto". Indimenticabile e geniale il suo primo film "Ricomincio da tre",  debutto di Troisi come attore cinematografico, ma anche sceneggiatore e regista. Il film lo premiò con due Nastri d'argento per il miglior regista esordiente e per il miglior soggetto e due David di Donatello per il miglior film e per il miglior attore. Nel 1996 fu candidato ai premi Oscar come miglior attore e miglior sceneggiatura non originale per il film Il postino.
Il postino (1994) fu l'ultimo atto terreno dell'amore che legò un genio della purezza di Massimo Troisi alla recitazione. Il fim venne girato a Procida, sceneggiato dallo stesso Troisi insieme ad Anna Pavignano con Furio e Giacomo Scarpelli, per la regia di Michael Radford. L' opera è liberamente ispirata al romanzo Il postino di Neruda di Antonio Skármeta. Pablo Neruda fu interpretato da Philippe Noiret e la pellicola  lanciò nel firmamento della cinematografia internazionale Maria Grazia Cucinotta, giovane interprete di Beatrice.
Troisi morì il 4 giugno 1994 a 41 anni, solo dopo l'ultimo ciak di questo capolavoro che fu presentato il primo settembre del '94 al Festival di Venezia, quando Massimo non c'era già più . . . rimanendo per sempre.

Geppi Cucciari e Neri Marcorè conducono l’evento benefit Sardegna chi-ama.

Cultura e spettacolo

Geppi Cucciari e Neri Marcorè conducono l’evento benefit Sardegna chi-ama.Conto alla rovescia per "Sardegna chi-ama", la lunga diretta di musica e spettacolo diretta dal regista Gianfranco Cabiddu, che, su Rai3, vedrà esibirsi un folto cast di artisti.

In programma sabato 31 maggio 2014, a Cagliari, nello spazio dell'Arena Grandi Eventi di Sant'Elia, "Sardegna chi-ama" è un'iniziativa ideata e diretta dal jazzista Paolo Fresu, condivisa dalla Fondazione Banco di Sardegna attraverso un contributo straordinario, e organizzata dall'associazione culturale Dromos di Oristano, il cui incasso verrà interamente destinato al ripristino delle 61 scuole danneggiate dall'alluvione che ha colpito la Sardegna lo scorso novembre.

Vale la pena elencare uno per uno gli artisti che hanno aderito a questa iniziativa di solidarietà: Gianna Nannini, Amii Stewart, Francesco Renga, Mauro Pagani, Eugenio Finardi, Gianmaria Testa, Marco Carta, Omar Pedrini, Claudio Coccoluto, i Perturbazione, Raffaele Casarano, musicista e direttore artistico del Locomotive Jazz Festival, il Devil Quartet, Raphael Gualazzi, Gaetano Curreri e gli Stadio, Paola Turci, Ornella Vanoni, Samuele Bersani, Ron, Cristiano De André, Alice, Lella Costa, Ascanio Celestini, Luca Aquino, Piero Marras, Tazenda, Luigi Lai, Elena Ledda, Antonello Salis, Gavino Murgia, NeonElio, Franca Masu, Sikitikis, Menhir, Salmo, Lavinia Viscuso, l'Orchestra d'archi del Teatro Lirico di Cagliari, oltre a Celso Valli nel ruolo di arrangiatore e direttore musicale, e al direttore artistico dell'evento, il jazzista sardo Paolo Fresu.

Ci saranno contributi video di altri testimonial che hanno aderito al progetto ma che non potranno essere presenti: Giorgia, Elisa, Franco Battiato, Claudio Baglioni, Paola Cortellesi, Alex Britti, Alessandro Bergonzoni, Piero Pelù, Fiorella Mannoia, Caparezza, Nomadi, PFM. Anche la radio seguirà l'evento con uno speciale di Caterpillar, in onda su Radio Due dalle 19:50.

Sarà un'autentica non-stop (inizio ore 20:00) il cui incasso e le somme raccolte attraverso donazioni spontanee verranno interamente devoluti a favore delle zone danneggiate dall'alluvione dello scorso novembre, il "ciclone Cleopatra" che ha colpito l'isola lasciando sul campo un pesantissimo bilancio.

Per partecipare alla raccolta fondi è sufficiente visitare la pagina http://www.retedeldono.it/sardegnachiama sulla piattaforma di crowdfunding Rete del Dono che permette di raccogliere le offerte attraverso un semplice click, oppure fare un versamento sul C/C di Sardegna chi-ama dal sito www.sardegnachiama.it.

Altri partner dell’evento sono Rai3 e Radio2, la compagnia aerea Meridiana, l’associazione culturale Time in Jazz, Tiscali, la Banca di Sassari, la Regione Autonoma della Sardegna, il Comune di Cagliari.
Ma anche singoli professionisti o creativi, come il designer Beppe Chia, che ha ideato il logo della manifestazione ispirandosi ai bronzetti nuragici.

La serata del 31 maggio è stata preceduta da altri cinque concerti sotto il marchio “Sardegna chi-ama” realizzati in diverse parti d’Italia con l’organizzazione di associazioni locali a Bologna, in Basilicata a Matera e Tito, in Veneto a Vigasio, in Puglia a Lecce, e a Padova.

"Sardegna chi-ama" non vuole però essere solo un grande evento di spettacolo, ma anche un'occasione per ragionare sulle cause profonde di quello e dei tanti eventi calamitosi che periodicamente flagellano il nostro Paese, sui temi ambientali e sul rapporto con i nostri territori. Ci sarà, quindi, un convegno “Riflessioni e politiche per il territorio” che si terrà al Tiscali Auditorium (Sa Illetta, Cagliari) il giorno 30 maggio con la direzione scientifica dell’ingegnere Alessandro Delpiano (direttore Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti della Provincia di Bologna).

 

I vincitori del 7° Concorso Musicale Nazionale Città di Tarquinia

Paese che vai...

I vincitori del 7° Concorso Musicale Nazionale Città di Tarquinia Concorso Musicale Nazionale Città di Tarquinia, il 25 maggio, alle ore 16, nella chiesa di Santa Maria in Castello la cerimonia di premiazione.

Sono stati selezionati da una commissione presieduta dal maestro Riccardo Giovannini, del conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, i vincitori del 7° Concorso Musicale Nazionale Città di Tarquinia organizzato dall’IC “Ettore Sacconi”, in collaborazione con il Comune di Tarquinia e con il patrocinio della Regione Lazio e delle Province di Viterbo e Rieti.

Dopo un’intensa settimana di audizioni, cui hanno partecipato 1600 studenti per 38 istituti, tra scuole medie e superiori e licei musicali, la giuria ha indicato i nomi dei premiati: per il pianoforte (sez. A) Daria Sabatini dell’IC “Sacconi” di Tarquinia; per la chitarra (sez. B) e la tromba (sez. G) Vittorio Giuliano e Alessandro Rosi dell’IC “Ricci” di Rieti; per il clarinetto (sez. H) Angelo Nevio Ciancaglini del LM “Misticoni” di Pescara; per il duo chitarra (sez. L) Gabriele Belardinelli e Lorenzo Corsi dell’IC “Petrassi” di Roma; per le percussioni (sez. N) l’IC “Alpi” di Ladispoli; per l’orchestra (sez. O) l’IC “Carducci” di Gaeta; per la musica d’insieme (sez. Q) il LM “Chris Chappel” di Anzio; per le orchestre giovanili miste (sez. R) il LM “Misticoni” di Pescara. Il premio della critica è andato all’orchestra dell’IC di Chieti. La cerimonia di premiazione si svolgerà nella chiesa di Santa Maria in Castello domenica 24 maggio, alle ore 16.

Gospel music in chiave rock. a catania il fenomeno “hillsong london” in concerto

Cultura e spettacolo

Gospel music in chiave rock. a catania il fenomeno “hillsong london” in concerto CATANIA - «L'Amore vince tutto»: un pensiero di speranza, una realtà di vita, una soluzione alle paure, un evento che lascerà il segno. Sabato 31 maggio a Catania sarà la giornata alla scoperta dei valori e della solidarietà, grazie al mix di iniziative – conferenze, workshop, flash mob e concerto – sui temi dell’altruismo, dell’amicizia e della famiglia, voluto dall’amato campione del calcio Nicola Legrottaglie, in collaborazione con Orangeblu Production.

Un percorso di consapevolezza, creatività e generosità che culminerà nella performance degli Hillsong London – alle 21.00 al Palasport di Acireale – il fenomeno musicale conosciuto e diffuso in tutto il mondo per aver unito la worship night, l’adorazione corale, al rock-pop. Direttamente da Londra – dove le loro esibizioni registrano il sold out con migliaia di fans – il gruppo arriverà in Sicilia guidato da Peter Wilson e Reuben Morgan, per invitare il pubblico etneo ad alzare letteralmente le mani al Cielo, in un’atmosfera di puro e imponente spettacolo. Già nel 2013 la band si esibì in due serate al Palacannizzaro di Acicastello richiamando la presenza di migliaia di persone provenienti da tutta Italia, tra cui molti giovani.

In attesa del loro “concerto di emozioni” il Palasport acese ospiterà la mattina, dalle 9.30 alle 12.00, la “Conference” sui valori umanitari da riscoprire. Quattro i focus attraverso cui si svilupperà il dibattito: “La fionda di Davide” sull’educazione dei bambini, “Comincio da me” alla scoperta dei valori in modo creativo, anteprima Onlus sul ruolo delle associazioni, e la sentita testimonianza di Legrottaglie. Nel pomeriggio, alle 16.00, il pubblico di «L'Amore vince tutto» si sposterà in via Etnea, nel centro storico di Catania, per il “Flash Mob dei Valori”. A seguire, alle 18.30, nuovamente al Palasport di Acireale, prenderà il via il Workshop dedicato alle attività sociali svolte dalle Onlus, presenti all’interno della struttura con singoli corner espositivi. «Il ricavato dell’evento – afferma Nicola Legrottaglie – sarà devoluto in beneficenza alle associazioni umanitarie che parteciperanno e che ogni giorno si spendono a sostegno di chi ha bisogno». I visitatori potranno quindi conoscere i loro progetti solidali partecipando alle diverse iniziative proposte, fino alle 21.00 quando i riflettori verranno puntati sul palco degli Hillsong London.

 

Senza titolo 1

la Biro Labirinto

Ancora un poco

come dita che scorrono

su d’una superficie

volta al termine

 

Ancora un poco

come l’ultimo respiro

prima dell’immersione

 

Ancora un poco

prima di fare coriandoli

con feticci romantici

 

Ancora per un poco ballo

con curve di Te

perse nella notte

e vestiti e calze

cadono nel vuoto

 

Spazzerò le foglie secche

prima che ritorni il vento

a portar scompiglio nel sole.


        -- Valeriano Forte --

Clochard

Racconti

clochard #1

Mi chiedo se ho mai davvero visto una stella cadente, sdraiarmi su di una panchina ed osservare il cielo, cadente, sono qui rinchiuso nei miei pensieri mentre la vita mi scorre a fianco.

Il vicinato della movida scivola lentamente o velocemente, mosso dall'alcool di questa strana serata, mentre mi accorgo che dei miei anni non ne sono rimasti molti, fa freddo, e non mi accorgo più di chi mi addita, di chi mi guarda inorridito, clochard, mi suona strana questa parola, non so neanche bene cosa significhi, una parola francese per descrivere cosa sono, chi sono.

Chi ero? Neanche più me ne ricordo, avrò avuto anch'io una famiglia, ma ora so solo di essere invisibile anche a me stesso.

Il portico di questo mondo è la strada che ospita altri che hanno i miei stessi occhi, lo stesso passato, la stessa puzza. E la gente mi tira bottiglie dietro la schiena, mi apostrofano, mi deridono, e io scappo, mostro la mia linguaccia, la mia dignità l'ho persa dietro un respiro che non riconosco più.

Su di me ne raccontano di tutti i colori, in tutti i temi, uno scienziato, un uomo famoso, ricco, non lo so chi ero, so solo che ora non vorrei che essere al caldo, pulito, vorrei non avere più nella mia anima questo senso di solitudine che porto sulle spalle come un macigno, vorrei sentirmi un uomo, vorrei che mi chiamassero col mio nome, vorrei sapere qual'è il mio nome, vorrei sapere da dove vengo, l'ho dimenticato, l'ha dimenticato il mondo che mi ha creato.

Ognuno di noi ha nomi da leggenda metropolitana, ognuno di noi non viene da qua, ma ora ne fa parte, come ne fanno parte i marciapiedi, le statue, i palazzi, la cacca degli uccelli, e scopro che la notte è mia nemica, e scopro che il giorno è mio nemico, e capisco che la gente è quanto di più cattivo ci sia al mondo, e la mia mente è lenta, allentata dall'alcool che ho buttato in petto per riscaldarmi. Porto una foto sul cuore non so di chi sia, l'ho trovata nella spazzatura, la sua faccia serena mi dà la dolcezza che non posso trovare altrove, mi rasserena, anche se non sono in effetti arrabbiato, sono solo abituato alla mia condizione di clochard, rassegnato. Brutta vita? Una vita come le altre, c'è chi fa il medico, chi l'avvocato, chi lo scrittore, e c'è chi fa lo straccione, nulla di male, è il ruolo che evidentemente ho scelto, ma non ricordo perché, non credo che mi piacesse, non credo che da piccolo, semmai sia stato bambino anch'io, volessi essere un clochard.

Cosa mi ha accompagnato a vivere sul marciapiedi, neanche me lo chiedo più con chiarezza, neanche ci provo a darmi una spiegazione, non so se arriverò a veder la luce di domani, fa freddo, m'interessa solo scaldarmi col po' di alcool che m'è rimasto, e tenerlo per me, ognuno badi a sé.

Guardo il cielo, provo a contare le stelle per addormentarmi, ma fa troppo freddo, ascolto il mio cuore che ancora batte, vorrei sentirlo davvero, e legare a lui una poesia che parli di me, ma fa freddo, mi battono i denti, e le mani sono viola, le unghie sono corrose da tutta la sporcizia che ho trovato lungo il mio percorso. Ho voglia di dormire, e tra poco così sarà, ne sono certo, mentre la gente che mi scorre a fianco si diverte, tornerà poi nei suoi appartamenti veri, non di cartone come il mio, tornerà e starà al caldo e non penserà a me che sto qui a morire di freddo, soprattutto a morire nell'incredulità di me stesso che si chiede come ho potuto vivere così, senza ricordar più neanche il mio nome.

Ma vorrei solo guardare il cielo e vedere una stella cadente ed esprimere un desiderio.

Lino Grimaldi Avino

Lino Grimaldi Avino


 

 

L’itanglese spopola nelle aziende

Società e costume

L’itanglese spopola nelle aziende Per il quarto anno l’agenzia di traduzioni Agostini Associati ha condotto l’ormai consueta indagine sull’Itanglese, ovvero sul fenomeno dell’uso e importazione di termini inglesi all’interno nella lingua italiana scritta da parte delle aziende Italiane.
La nuova rilevazione, condotta su una base di documenti tradotti dall’italiano verso altre lingue nell’anno 2013 versus una base equivalente del 2012*, evidenzia una nuova crescita del 440% degli anglicismi. Nel dettaglio, sulla base della nostra ricerca quest’anno, i tre termini inglesi più utilizzati in azienda sono stati Tablet, Call e Store. Di seguito la classifica dei primi 10 termini “inglesi” più ricorrenti nel campione analizzato quest`anno:

Classifica | Parola Inglese Importata | Termini Equivalenti in Ita

1     | Tablet | Tavoletta Digitale
2     | Call     | Chiamata
3     | Store    | Negozio
4     | Device | Dispositivo
5     | Smartphone |     Cellulare intelligente
6     | Revenue    | Ricavi, Fatturato
7     | Look | Aspetto, Immagine
8     | Cloud    | Nuvola
9     | Concept    | Idea
10     | Slide     | Diapositiva

“L’importazione massiva di anglicismi cresce rapidamente alla velocità della diffusione delle tecnologie digitali; di questo passo tra 15 anni parleremo tutti il nuovo idioma ITANGLESE ovvero l’abbinamento di poco italiano e tanto inglese. Tra i termini preferiti nel 2013 si conferma per il quarto anno la crescita di parole legate alle nuove tecnologie informatiche, con alcune novità come Store (chiudono i negozi, ma aprono gli “store”), Revenue (non ci bastano i termini ricavi e fatturato?) e Slide (qui non c’entra la presentazione di lancio del governo Renzi)” afferma Ale Agostini, socio dell’agenzia di traduzioni Agostini Associati. “Da quest’anno abbiamo affiancato alla classifica Itanglese anche un possibile termine equivalente in italiano. Questo nella speranza di tornare ad usare l’italiano anche per cose banali dove abbiamo importato inutilmente gli anglicismi. Un esempio fra tutti: “Call” invece di “Telefonata”. Perché come diceva lo spot di SIP interpretato da Massimo Lopez “Una telefonata ti allunga la vita…dell’italiano”.

La nuova indagine è stata presentata in anteprima sabato 10 maggio dal Prof. Massimo Arcangeli, partner scientifico della Agostini Associati, durante il Festival madrelingua di Roma, evento promosso dalla Società Dante Alighieri e dedicato ad incontri con studiosi, artisti ed esperti della lingua e della letteratura italiana per meglio riflettere su alcuni grandi temi del dibattito culturale contemporaneo. Secondo Arcangeli, che nei prossimi mesi misurerà il grado di comprensione di alcuni recenti termini ed espressioni inglesi in un campione di parlanti italiani, “certo risibile ed esasperato filoangloamericanismo va guardato con sospetto. Lanciare anatemi, bandire crociate, attestarsi su indifendibili posizioni di retroguardia contro l'invasore inglese è un conto, denunciare l'abbondante superamento del livello di guardia della sua presenza è ben diversa faccenda. E ormai si è davvero superato il limite: lo snobismo esterofilo, favorito dalla congiuntura politica, è divenuto in certi settori insopportabile”.

Le iniziative per ricordare Mia Martini nel 19° anniversario della scomparsa

Cultura e spettacolo

Le iniziative per ricordare Mia Martini nel 19° anniversario della scomparsaDiciannove anni non sono una cifra tonda ma sono numerose, alle soglie del ventennale della scomparsa, le iniziative per ricordare, ancora una volta, una grande artista e una indimenticabile interprete: Mia Martini.

Proprio in coincidenza del 12 maggio, si svolgerà presso il “Lanificio Atelier” a Roma, il grande evento musicale benefit - voluto dalla Fondazione Mia Martini ONLUS e diretto artisticamente da Raffaele Pandolfi – che raccoglierà artisti e personaggi dello spettacolo, che hanno collaborato con lei o dedicato degli omaggi: Loredana Errore, Mimmo Cavallo, Mariella Nava, Sal Da Vinci tra gli invitati. A loro è stato chiesto di leggere sul palco la lettera che avrebbero desiderato scrivere a Mimì.

Nell’ambito del cartellone Color-Arti 2014 “L’arte colora la vita: Ascoltare — Proteggere — Comprendere”, domenica 18 maggio, alle ore 21, presso il Teatro Santuccio a Varese, è in programma la rappresentazione teatrale organizzata dall’associazione Estro-Versi : “Semplicemente Mia”, liberamente ispirato al libro su Mia Martini “Mi chiamo…” di Aldo Nove, con Clarissa Pari (attrice), Laura Fedele (piano e voce), scenografia e luci a cura di Coopuf-lab. La regia è di Michele Todisco. Partecipa Sara Pennacchio nel ruolo di lettrice. L’intento è quello di raccontare Mia Martini evidenziando come si può distruggere una carriera e una vita con il pregiudizio e la superstizione. Un talento che si è visto buttare addosso una delle più infamanti malevoli colpe che in una comunità si può attribuire ad una persona: iettatrice, colei che porta male.

 

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