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Mostra fotografica di Giuseppe Grossi Notti islandesi, cieli irlandesi, albe italiane
Cultura e spettacolo
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I cieli sono intensi e mutevoli, le onde del mare spumeggianti, le sponde dei laghi riposanti, le acque delle cascate fluenti… Sono le foto di Giuseppe Grossi, in mostra da sabato 13 settembre al Palazzo Baronale del Parco Valle del Treja, a Calcata.
25 foto, di grande formato, che ci regalano infinite pianure e cieli maestosi, ghiacci, nevi, boschi, in una composizione dove una natura integra accoglie nessuno o pochissimi segni della presenza dell’uomo, spesso quasi invisibili. Ne discende un paesaggio possente e naturale, dove l’uomo è l’intruso. La terra degli albori raccontata con le tecnologie più avanzate, ma con un metodo che antepone il pensiero all’atto fotografico.
Foto così nascono dalla conoscenza dei luoghi e delle situazioni. Per fare buone foto infatti bisogna indagare, analizzare, studiare bene ciò che si fotografa. È un approccio che si concede il lusso di una buona preparazione e la profusione del tempo.
Giuseppe Grossi è un fotografo professionista che sembra viaggiare a ritroso nel tempo, alla ricerca di spazi incontaminati e primordiali. Le sue immagini, oltre la perfezione formale e le suggestioni dei luoghi, evocano anche una speranza per una società che ritrovi l’equilibrio tra uomo e natura.
La mostra sarà visitabile nel Palazzo Baronale del Parco Valle del Treja, a Calcata, da sabato 13 settembre a domenica 5 ottobre, nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 9-13; lunedì e giovedì anche 15-17; sabato 16-19; domenica 11-19. Ingresso libero.
Crash
Racconti
Crash, una parola che dà l'idea di un suono.
Cos'è crash?
E' un attimo in cui la vita cambia. Così, senza avvertimenti e avvertenze.
E ricordo esattamente un attimo prima chi ero, e un attimo dopo cosa sono diventato.
Crash, un suono univoco, di quelli che quando ti capita di sentirli vien fuori un tonfo nello stomaco.
Crash, la vita dopo ti appartiene ancora se hai avuto la forza di lottare per conquistare una cosa che già ti appartiene. Come un invasore che vuole fotterti la terra, come uno stronzo qualsiasi in discoteca che vuole soffiarti la ragazza, come il respiro, è già tuo, ma qualcuno vuole togliertelo, perché quella sera non ha di meglio da fare.
Le due di notte.
Che fai normalmente a quell'ora? Niente di straordinario se non una vasca di movida nelle vie del centro, una dopo l'altra, senza senso, avanti e indietro come un lobotomizzato commerciale. E quando sei fuori di testa abbastanza, realizzi che sei anche abbastanza fatto da poter andare a letto, certo non ti passa per la testa che alcool e cocaina non sono buoni compagni di viaggio!
Auto.
La strada diventa una linea da percorrere su di un filo, tagliando curve, col pedale giù a tavoletta… perché fa più figo! Fa più figo anche se sei solo in macchina, solo tu e i folletti della testa, frutto dell'alcool e della cocaina. Crash.
Le due di notte.
Che si fai normalmente a quell'ora? Se non puoi permetterti la movida, sarai senz'altro uno di quegl'altri che nei fine settimana lavora come cameriere in pizzeria. Infatti tornavi da lavoro a quell'ora, le due di notte. Ed eri anche abbastanza felice a pensarci. Non eri particolarmente stanco. Fumavi una sigaretta, sorridevi, facevi entrare il vento dal finestrino per refrigerare l'estate che, tanto dal caldo, sembrava essere tutta nella macchina.
Era finita la settimana, la calda stagione alle porte… si prospettava una bella settimana, e poi avevi anche un mezzo appuntamento con una tipa. Non ti potevi di certo lamentare. Eravate in tre in auto, come ogni sera.
Guardi avanti e vedi due fari di fronte, lontani. Tranquillo, abbassi la testa per scrollare la cenere nel portacenere, avverti lievemente uno sbandamento dell'auto, e sorridi sornione per un attimo pensando ad uno scherzo del guidatore. Invece.
Invece crash.
Vedi la luce dei lampioni. Provi a capire cosa è successo perché non hai visto i folletti di alcool e cocaina in compagnia del conducente dell'auto su cui viaggi. Già, dimenticavo, non sei tu a guidare, tu sei di fianco, avanti. E non puoi vederli i folletti di alcool e cocaina, perché non vi siete andati a divertire. Voi tornavate a casa da lavoro.
Crash.
Le luci dei lampioni iniziano a sbiadirsi, qualcosa si sta offuscando, certo non la tua voglia di vivere. E non capisci se è il sangue sugl'occhi, o qualcosa di più pesante che preme giù le palpebre, per cercare una strada verso gl'inferi.
Hai sentito un vetro andare in frantumi sulla tua faccia, e hai sentito un calore sulla fronte, tranquillo, era il cofano motore.
Non hai ancora capito cosa è successo. Non lo vorresti capire, non ti è chiaro. Non siete caduti giù per la scarpata, non state ancora cadendo o non avete preso sicuramente un palo.
Non ti è chiaro come mai sull'unico punto di rettilineo di questo tratto di strada qualcuno abbia confuso senso di marcia della corsia. Non vuoi pensare che qualcuno non aveva altro da fare che drogarsi proprio stasera per venirvi in faccia, non ti è chiaro perché un attimo prima fossi felice e soddisfatto della tua vita, e un attimo dopo, non sai neanche per quanto ancora ce l'avrai una vita.
Per un attimo pensi a come farai per avvertire la tipa, che non potrai andare a nessun appuntamento per un bel po', ci pensi per quell'attimo in cui non sei padrone più della tua vescica...
Le macchine non si fermano, hanno paura dei morti, ma qui non ce ne sono, ma hai paura che il primo sarai tu. E ti sforzi con tutte le tue forze di vedere ancora la luce di quel lampione, perché non sia una luce funesta a mezza via, ma la tua ancora, che ti dia la certezza che ci sei ancora, sei ancora qui.
Tutto questo mentre lo stronzo ubriaco e drogato nella macchina parcheggiata dentro la vostra vettura si lamenta perché ha un naso rotto, si lamenta come se stesse morendo. Mentre tu non sai davvero se hai ancora qualcosa d'intero, mentre i tuoi compagni d'auto non stanno certo tanto meglio di te.
E dopo tanti anni da quella notte e ti guardi allo specchio cercando in fondo al cuore una striscia di perdono, ti chiedi ancora cosa rimane.
Cosa rimane?
Rimane la paura dalla strada, dalla macchina, dal sangue che faceva paura guardare, che faceva paura capire a chi appartenesse.
A te.
Rimane la paura di una notte che rivivrai mille volte, in ogni sogno, in ogni giorno, in ogni frenata improvvisa che sentirai ancora per strada... avrai quel senso di vuoto nello stomaco che non andrà più via.
Avrai un dolore vivo nella carne ogni volta che racconterai cosa accadde quella notte, e ricorderai chi da quel momento non c'è più, e s'è portato via con sé anche parte della tua vita.
Non avrai più lacrime per piangere un momento della tua vita in cui senti d'aver combattuto davvero per difendere la stessa, come se l'avessi difesa dai lupi, per una notte intera.
Non c'è rabbia contro il mondo che ha costruito quello stolto, non c'è rabbia contro sempre quel drogato che non sapeva che fare quella notte se non correre a 140km/h in salita e contromano; quello che rimane ancora è solo la rabbia di una vita che non ha altro che paura di spegnersi, continuamente.
Senza motivo.
Lino Grimaldi Avino
IL DJ ANTISBALLO LANCIA APPELLO: "RAGAZZI NON MIXATE ALCOL E DROGHE E FATE GUIDARE CHI NON BEVE"
Cronaca e attualità
«Basta veramente poco per superare indenni questa pausa estiva, Ferragosto compreso, uno strano giorno dove, inspiegabilmente vige l'anarchia alcolica più assoluta, il mio appello è rivolto soprattutto ai ragazzi, "cari giovani, non mixate alcol e droghe, festeggiate in strutture professionali dove possono soccorrervi in caso di bisogno ed andate a piedi oppure fate guidare chi non ha bevuto o prendete un taxi"». È l’accorato appello che lancia dj Aniceto, uno dei dj più impegnati nel sociale, membro della Consulta Antidroga presso il Dipartimento governativo a Palazzo Chigi, dopo l’ultima drammatica tragedia che sabato scorso ha coinvolto un uomo di 32 anni, morto sulla spiaggia di Jesolo per un mix di droghe sintetiche dopo aver ballato ad una festa con un dj internazionale.
«I ragazzi possono divertirsi e magari anche essere ribelli, senza necessariamente rischiare la propria vita e quella degli altri, che è una e preziosa». «Amo le feste di ferragosto sul mare, organizzate in lidi e strutture professionali e spero che se ne facciano sempre di più, ma dobbiamo stare attenti e non trasformare in tragedia quella che dovrebbe essere la notte più divertente e spensierata dell'anno!. – sottolinea Dj Aniceto, promotore di campagne antidipendenza su facebook e twitter, testimonial dei sani valori in tv con Piero Chiambretti e protagonista di tante notti in discoteca, dal Nord al Sud d’Italia. “Trovo che sia davvero triste cercare la spensieratezza della bella età nello stordimento dell’alcol e della droga e non in quel che di bello il mondo ha ancora da offrire; mi piacerebbe, inoltre, che tutti gli addetti ai lavori e sto parlando anche dei troppi politici del nostro Paese – spiega Dj Aniceto – si passassero una mano sulla coscienza e tra una crisi e una spending review trovassero il tempo per lanciare iniziative e messaggi concreti soprattutto in questi giorni di festa, per ribadire un secco no a sostanze dannose come le droghe e i superalcolici a favore del sano divertimento!».
Canta ancora il mare
la Biro Labirinto
Ho indigestione di vuoto
avendo scavato il pieno
per cercare senza sapere
e amare dove prima era nero
Abbiamo piantato semi nel cemento
irrorato con sofferenze gioia e pianto
Deposto croci e costruito cattedrali
analizzato passati e dipinto stole
ricavando ancora dal nero colore
e colore a volte stintosi in nero
e mani su mani e carne abbracci
strette e fame di noi nel domani
un domani generazionalmente
incerto e sprotetto da affrontare
eretto e folle fatto di Amore
di cio’ che chiamavamo Amore
di ore che non passano
di treni che non passano
di passi che non s’odono
e silenzio assordante
di bicchieri aggiunti
di ruote quadrate
di fiumi in secca
di occhi asciutti
per l’ultimo boccone di energia
e già parole confuse
contratte
astratte
problemi che non ci sono
ci chiudiamo a scrigno
pagando a caro pegno
calpestando un sogno
pregno un tempo
mentre ora sbaglio
o forse è un raglio
di un testardo illuso
solitario clown
fatto per ridere
su di una quinta
fatto per piangere
dietro un sipario.
--Valeriano Forte--
Il riccio: Come evitare la strage sulle nostre strade
Servizi agli animali
Il riccio in genere ispira simpatia. È piccolo, inoffensivo, tondeggiante. Soprattutto alla nascita presenta i caratteri tipici che nell’uomo inducono tenerezza.
È un animale che è una sorta di termometro biologico, un bioindicatore. La sua presenza ci dà la misura della qualità dell'ambiente, dello stato di salute dei nostri territori. Con considerazioni che si possono spingere alla valutazione della presenza e degli effetti inquinanti, di sostanze talvolta usate in agricoltura, oppure degli effetti conseguenti ad alterazioni dell'ecosistema, o alle manipolazioni delle catene alimentari.
Si tratta di un animale notturno, che si nutre di uova di serpenti, vipere, larve di insetti, in genere ritenuti dannosi per gli orti e i giardini. Già l’idea che mangi le vipere ce lo fa sembrare un alleato, contro un serpente temutissimo – spesso ingiustamente – dall’uomo. Il suo comportamento tipico in caso di pericolo è quello di chiudersi a palla. Immobile con gli aculei fuori. Una difesa quasi sempre invalicabile per i suoi predatori, ma purtroppo poco efficace rispetto alle macchine. Le automobili che sfrecciano nella notte diventano una delle principali cause di morte del riccio, come si può vedere bene percorrendo a piedi una qualsiasi strada, specialmente in questo periodo.
“Nessun antropomorfismo disneyano – sottolinea Guaita, il Direttore del Parco del Treja – ma certo la strage dei ricci ha un che di assurdo e raccapricciante. Basterebbe poco per evitarla: andare più adagio in auto (che è sempre bene) e fare attenzione a dove si mettono le ruote. Siamo certi che molti automobilisti concorderanno.”
Il mare
Racconti
Maree… e mare in tempesta. Mare superbo, mare turbato, mare in tumulto, mare mare, di spuma, mare oleoso, mare sporco, mare di qualcun altro.
Foto di tramonti sul mare, disegni di fondali di mare, relitti di mare e sepolti in mare.
Mare che prende e mare che sorprende, la burrasca e sei perso, meglio rimettere la propria anima a chi più ne capisce, tanto sarà persa in mare, sarà proprietà del mare. E ti vendo l'anima oh mare che non sei altro!
Non ti rispetto, perciò ti rigetto, e ti adorno di bottiglie di plastica, tappi di metallo e lattine colorate, e sei scontato, sei sempre lì e sempre ci sarai, ti prendo io l'anima fotografandoti 10 100 un milione di volte, catturando tutti i colori che il Sole ti lascia in cresta.
Mare che plachi la mia paura di vivere.
E sono uomo, superbo e arrogante uomo. Ingenuo. Sprovveduto ancor più alla tua voce. Mi armo di navi sempre più grandi che alle tue mani son scialuppe in tempeste, ramoscelli che non sono al numero della resistenza. Voglia di cavalcarti e domarti come si doma un cavallo, ma anche di esclamare il mio sapore di vittoria nel giorno dopo la tempesta, quando nuvoloni spremuti si specchiano in te e ti chiedon perdono… io lì ad esultare d'esser vivo, pensando di averla fatta franca, no… tu mi hai risparmiato, tu mi hai salvato, tu mi hai fatto dono della tua suprema natura.
Mi dai musica, mi dai coraggio, mi dai scena di conquista, e mi dai silenzio quando capisco finalmente, abbassando il capo e senza dir nulla… ammiro semplicemente il tuo mondo, lo rispetto, ma lo guardo come uno spione, con l'occhio indagatore, come un grande fratello, guardo facendomi i fatti di pesci molluschi granchi e paguri, pettini di mare e di posidonie, lo rispetto, lo ammiro e rimango in disparte, appena ai margini, in posizione privilegiata per poter guardare un mondo che non mi appartiene e che invidio, guardo, con la presunzione di poter ritrarre il tuo aspetto in disegni dove catturare la luce di un Sole che ti penetri e che arricchisca la tua penombra di scogli submarini, di alghe, e di anime prese.
Lungomari creati ad arte per sedurre in lunghe passeggiate il cuore della donna, ma mare finisci per sedurre il cuor mio di uomo quando mi ritrovo a chiedere quanto sia lungo il mio cammino, perché io son essere limitato e credo che la grandezza sia nel cercare la via delle verità; ma tutto tace dinnanzi a te, e nel silenzio di una noiosa onda che non sa che fare se andare e tornare, solitaria e posseduta dalla monotonia di un movimento senza scampo, un suono univoco e distante dalla mia imperfetta natura.
Lino Grimaldi Avino
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I giochi online non smettono mai di stupire gli appassionati: Black jack online
Società e costume
I giochi online non smettono mai di stupire gli appassionati, con evoluzioni grafiche e di fruibilità di gioco che invogliano ancor di più gli utenti a cimentarsi con le slot machine, con le roulette, con il poker e quant’altro. Fra tutte gli altri giochi di carte, molto interessanti e remunerativi, c’è il Blackjack, con il web che, grazie a grafiche curate nei minimi dettagli ed effetti del tutto realistici, permette di rivivere perfettamente l’esperienza di una partita dal vivo. Inoltre, a questo, come a tutti gli altri giochi online, sono legati numerosi bonus casino, utili agli utenti per incrementare la somma già depositata, in maniera da avere più capitale da investire per ottenere un consistente ritorno. Ma non è tutto, infatti esistono speciali siti, come ad esempio www.bonusricchi.com, che danno l’opportunità agli utenti di giocare al Blackjack senza effettuare alcun deposito e dunque regalando crediti di gioco, che se ben usati, possono trasformarsi in moneta sonante e reale.
Risulta dunque ovvio come un giocatore sia invogliato a tentare la fortuna con queste opportunità messe a disposizione, ma perché scegliere di cimentarsi proprio nel Blackjack?
I motivi per apprezzarlo sono tanti, in primis il fatto che si tratta di un gioco semplice da recepire, infatti lo scopo è quello di aggiungere punti alla propria mano in maniera tale da arrivare il più vicino possibile a quota 21, senza però superare questa soglia. La vincita si otterrà superando il punteggio del mazziere, infatti, a differenza di quanto accade nei tornei, nelle normali partite online si gioca in 2, appunto utente e dealer. Questo è sicuramente un vantaggio per il giocatore, in quanto non necessita di abilità professionali per cimentarsi nel Blackjack ed inoltre non si troverà di fronte professionisti pronti a sfruttare ogni suo errore, come invece ad esempio può accadere nel poker.
In ogni caso per incassare la vincita, come detto prima, bisogna battere il mazziere e chiaramente per massimizzare il proprio punteggio si potranno pescare carte, sapendo quello che è il punteggio assegnato ad ogni carta, nello specifico:
- l’asso può valere da 1 fino a 11, si ha discrezionalità nell’assegnargli il valore più utile al proprio scopo;
- le figure valgono 10, mentre le altre carte rispecchiano il loro valore nominale, quindi 9 vale 9, 8 vale 8 e così via.
Insomma, si tratta di un gioco facile ed eccitante che chi ama giocare non può fare a meno di provare almeno una volta.
DJ ANICETO alla Molo Street Parade , l'evento dell'anno per i DJ a Rimini.
Cultura e spettacolo
Dj Aniceto, uno dei dj più popolari ed impegnati nel sociale, testimonial dei sani valori in tv anche per Piero Chiambretti, membro della Consulta per le politiche antidroga a Palazzo Chigi, sarà uno dei dj di punta del piu' importante evento nazionale per i dj, la Molo Street Parade che si terra' al Porto di Rimini Sabato 28 giugno 2014.
La Molo Street Parade è una originalissima manifestazione che coniuga musica, mare e palato: piu' di 70 dj si esibiranno dalle consolle allestite su 12 pescherecci coinvolti, mentre sulla banchina 100 pescatori ai fornelli cucineranno 10 quintali di pesce azzurro. Un viaggio sull’acqua fra stili sonori diversi dove il passato, dal rock al pop al liscio, s’interroga sul presente e sugli scenari futuri: deep house, indie, afro, dubstep, chill out. La zona del porto di Rimini, che l’anno scorso ha visto 200.000 persone darsi appuntamento, si trasformerà in un momento di festa e musica, senza dimenticare il piacere del palato grazie al pesce servito dai pescatori.
Dj Aniceto sarà uno dei protagonisti della notissima kermesse, insieme ad altri importantissimi dj di fama internazionale come Wyclef Jean, il famoso rapper ex leader dei Fugees, Junior Jack, Porcelain Black, Alioscia Aka Bbdai, Tortured soul, Supernova, Rame, Dino Angioletti, Double Think, Ricky L, Molella, Gianni Morri, Alex Nocera e Mozart.
Dj Aniceto si esibira' dal peschereccio 'Lady Cristina' dalle 21 alle 22.30 e il suo intervento prevede un dj set sui sani valori dove proporra' i più grandi successi dance dell'estate, Edm ed House Music.
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