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Cultura e spettacolo

Galleria Toledo teatro stabile d'innovazione: IO MAI NIENTE CON NESSUNO AVEVO FATTO

Martedì 06 Gennaio 2015 17:18


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Galleria Toledo teatro stabile d'innovazione: IO MAI NIENTE CON NESSUNO AVEVO FATTODopo aver vinto la V° edizione della rassegna teatrale per nuove creativitĂ  “STAZIONI D’EMERGENZA”, tornano a Galleria Toledo i Vucciria Teatro.  

Dal 9 al’11 gennaio 2015 saranno in scena con ben due spettacoli: “Io, mai niente con nessuno avevo fatto” – con cui hanno vinto anche il Roma Fringe Festival nel 2013 e hanno ottenuto larghi consensi di pubblico e critica al New York Fringe Festival del 2014 – e “Battuage”.

Vucciria Teatro rappresenta una interessante realtà della scena teatrale italiana. Fondata da Joele Anastasi ed Enrico Sortino, la compagnia propone una nuova autorialità volta a stimolare l’incontro fra drammaturgia originale e ricerca attoriale attiva.
La poetica è incentrata su un ”essenzialismo scenico” visto come spinta propulsiva all’azione dei personaggi, gli interpreti sono come “animali”, che scandagliano gli aspetti più oscuri dell’essere umano.

"Io, mai niente con nessuno avevo fatto", interpretato dallo stesso Anastasi, è una storia ambientata in una Sicilia cruda e violenta dove la purezza d’animo del giovane  protagonista veicola la sua passione, il suo amore per il maestro di danza Giuseppe in uno scenario d’istinto e brutalitĂ .

“Battuage”, interpretato da Joele Anastasi  - con Enrico Sortino, Federica Carruba Toscano e Simone Leonardi – è il racconto di quel sottobosco di realtĂ  che, da nord a sud, si fanno ricerca di sesso in tutte le sue declinazioni e perversioni. Un autentico affresco di una dimensione violenta e brutale, ma che allo stesso tempo ci fornisce l’assolutezza di “mastodontiche solitudini” e l’agghiacciante certezza di come in questo cinico scambio di corpi ci sia la morte del desiderio. La storia di Salvatore, protagonista dell’opera, ci mostra la bestia che è dentro ognuno di noi e ci conduce in uno spazio che diviene metaforicamente un “obitorio per vivi”.

 

Personale fotografica di John B. Arnold. Una New York inedita e senza misteri

Domenica 14 Dicembre 2014 10:05

Personale fotografica di John B. Arnold. Una New York inedita e senza misteriFoto inedite in bianco/nero e a colori su pellicola, stampate in proprio. La mostra di John B. Arnold rappresenta una fetta di vita quotidiana della New York degli anni '90. Le persone che si incontrano tutti i giorni sono i soggetti di questa raccolta di foto scattate tra il 1993 e il 1998. Nato e cresciuto a New York, l’artista immortala un periodo durante il quale la città era alla portata di tutti, prima del boom di Wall Street e della caduta delle Torri.

Biografia:
John B. Arnold nasce a New York City, in un ambiente di artisti. Il nonno compositore Hoagy Carmichael, al quale dobbiamo brani celebri in tutto il mondo come Stardust, Georgia on My Mind e Heart And Soul per citarne alcuni, insieme a sua madre modella e stilista, gli hanno conferito una solida base artistica, spingendolo verso le arti ad un'età precoce. John cresce principalmente come musicista e compositore nel mondo del jazz e della musica elettronica. A 21 anni compra la sua prima macchina fotografica e inizia un periodo di sperimentazione con il maestro Harrison Hurwitz, con cui lavorerà nel mondo della pubblicità e delle riviste di moda della “grande mela”. Partecipa in varie mostre fotografiche insieme ad altri artisti, sia nella sua città natale sia a Berlino, dove ha vissuto dal 2006 al 2009. Questa di Calcata è la sua prima “personale”.

La mostra sarà visitabile nel Palazzo Baronale del Parco Valle del Treja, a Calcata, da sabato 13 dicembre a domenica 28 dicembre, nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 9-13; lunedì e giovedì anche 15-17; sabato 16-19; domenica 11-19. Ingresso libero.

 

International photography awards 2014, il fotografo italiano Maurizio Marcato fra i premiati

Giovedì 11 Dicembre 2014 16:00

International photography awards 2014, il fotografo italiano Maurizio Marcato fra i premiati Sono stati resi noti i vincitori degli IPA 2014, international photography awards, la competizione annuale di fotografia a livello mondiale considerata una delle più ambiziose ed importanti al mondo. Ogni anno sono circa 10.000 le adesioni che IPA riceve per gli international photography awards. Quest’anno si riconferma tra i premiati il fotografo Italiano Maurizio Marcato, che ha ricevuto la menzione d'onore nella categoria Advertising, con l'immagine "l'oggetto del desiderio".
Come nasce l’oggetto del desiderio ce lo spiega proprio l’artista. “Un po’ abituati al palcoscenico, appassionati e avvezzi a tecnologie che rendono reali i mondi virtuali, ma anche un pò sorpresi dagli effetti prodotti da questo diffuso utilizzo da scorribanda corsara del virtualizzato e del photoscioppato, ci siamo divertiti a sconfessare, non senza una buona dose di autoironia, quell’immagine che comunica, con grande e devota convinzione di una gran parte di utenti, uno status immaginario composto di desideri (e oggetti dei desideri) “extraordinaire”.
L’immagine è stata creata per la copertina di un’importante rivista di design. “Per capire è necessario scaricare l’app e puntare il telefono sull’immagine dove il racconto continua (in “realtà aumentata”) con il nostro mondo affascinante fatto d’invenzione, ricerca e creatività, che trascina un numero sempre maggiore di persone realmente poco attente all’enorme numero d’immagini simili a queste immesse sul mercato e che invece, in maniera inversamente proporzionale, sono molto più coinvolte dal (quasi sempre) realistico backstage, dal racconto di “come succede”, bramose di creare, inventare, assetate di potenziali crescenti illimitate possibilità offerte dalla tecnologia. Se si presenta uno spot e in parallelo il suo backstage sul web è sicuro che le visite interessate diano ragione assoluta al backstage con prevalenza netta. II che lascia intuire che in futuro il vero prodotto non sarà il sogno di “essere possessore dell’oggetto”, ma quello di “essere protagonista della costruzione dell’oggetto” ha concluso Maurizio Marcato.

 

Teatro Sannazaro di Napoli La Festa di Montevergine di Raffaele Viviani

Martedì 09 Dicembre 2014 17:31

Teatro Sannazaro di Napoli La Festa di Montevergine di Raffaele VivianiIl Teatro Sannazaro di Napoli, per tutto il periodo delle festività, non ospiterà i tavolini e la complice atmosfera del Cafè Chantant, come accade tradizionalmente da diversi anni, bensì le luminarie, i taralli, il vino e le suggestioni senza tempo de La Festa di Montevergine di Raffaele Viviani, che sarà in scena da venerdì 12 dicembre 2014 alle ore 21.00 (in replica fino al 6 gennaio 2015):
Questo spettacolo, che si avvale di un nutrito di attori, torna in scena a distanza di un anno, dopo aver ottenuto l’unanime consenso di pubblico e critica e per soddisfare le numerose richieste del pubblico, nonostante sia stato lungamente in programmazione.
Lara Sansone, interprete e regista dello spettacolo, ha creato un allestimento originale, speciale, che coinvolge tutta la struttura teatrale in un percorso da vivere in modo totale, sostituendo le poltroncine rosse della sala con i tavolacci, dove sarĂ  possibile degustare vino rosso e i mitici taralli napoletani.
La sala, inoltre, sarĂ  adorna di luminarie e bancarelle tipiche, per entrare ed essere avvolti nella rumorosa atmosfera di questa grande festa del sud, che ha regalato gioia e divertimento a intere generazioni.
«Sono quasi tutte esaurite in prevendita – sottolinea Lara Sansone - le repliche previste in calendario, e già si pensa a trovare orari e giorni per programmare repliche straordinarie. Superfluo dire che sono entusiasta, perché credo sia la rivincita della tradizione, quella sana, genuina, spontanea, fatta da attori bravi e talentuosi, che fanno questo mestiere da sempre, per amore. E’ un po’ la rivincita del mio mondo, quello che conosco e vivo da sempre, fatto di rispetto per il pubblico e di dedizione totale, per un mestiere artigiano, anche se spesso ingrato».
La Festa di Montevergine disegna perfettamente, attraverso tipi e situazioni, una delle piĂą antiche feste del sud, per diventare un autentico documento di costume, un panorama di varia umanitĂ  napoletana e popolare: sfarzo, vanitĂ , piccole truffe, il traffico delle grazie, le sfide dei declamatori, i giochi da osteria, i canti a dispetto, le risse, gli inni sacri, le processioni, il fanatismo religioso nei suoi eccessi. E, al centro di tutto, una storia.
Il ritorno in scena di questo fortunato allestimento, unitamente al più recente successo di Annella di Portacapuana, al Cafè Chantant e al Festival delle tradizioni che fanno turismo nel mondo, rappresenta un altro tassello, che convoglierà nella creazione un vero e proprio repertorio del Teatro Sannazaro di Napoli, in cui sarà fondamentale la scelta dei testi e degli autori da “portare” in scena.
«Credo sia il percorso piĂą appropriato - continua la Sansone – per il Teatro Sannazaro, nonchĂ©  preferito dai nostri spettatori. E sono tanti e differenti, per etĂ , formazione, cultura e, spesso, nazionalitĂ . Cosa che m'inorgoglisce particolarmente. Sì, perchĂ© da noi vengono moltissimi turisti, alla ricerca dell’essenza del popolo partenopeo, della tradizione. Ed è pensando a loro, turisti e naturalmente napoletani, che amiamo creare progetti».

La Festa di Montevergine, uno spettacolo di Lara Sansone

Napoli, Teatro Sannazaro - dal 12 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015

Info, orari e prenotazioni ai numeri 081411723, 081418824

email info@teatrosannazaro.it internet www.teatrosannazaro.it

 

REGISTI ON THE ROAD: l’inizio del viaggio - prima tappa - Napoli.

Martedì 09 Dicembre 2014 17:22

REGISTI  ON THE ROAD: l’inizio del viaggio - prima tappa - Napoli.Registi on the road - Lessico di futuro è un progetto di respiro nazionale, ideato dal giovane regista milanese Alberto Oliva e dalla regista spagnola e residente a Milano Carolina De La Calle Casanova, ed è solo il primo incontro di un itinerario conoscitivo, che li condurrà in molte città italiane. E' un evento che intende riunire in un dibattito comune tutte le realtà del teatro e gli organismi che, a vario titolo, gravitano attorno ad esso (istituzioni amministrative, stampa, sindacati, scuole e università, etc.), identificando tematiche e problematiche relative alla drammaturgia contemporanea - artistiche e non solo - che aiutino a tracciare un identikit dello stato della cultura sul nostro territorio nazionale. Al termine di questo percorso lungo un anno si avrà un’immagine più chiara di quello che si definisce lo "stato dell'arte", visto dalla prospettiva del teatro italiano e dei suoi operatori, e sarà stilato un manifesto di richieste comuni.
I territori non sono solo luoghi fisici, sono soprattutto i luoghi in cui interagiscono società e cultura, siano essi centrali o marginali alla città, ed è proprio per questo che abbiamo accolto con entusiasmo questa proposta, di primaria importanza e oramai improrogabile a tutti gli effetti:
Galleria Toledo si fa promotrice di Registi on the road - prima tappa – Napoli, perché ritiene che il mondo della cultura - e del Teatro in particolare – ne abbia bisogno, alla luce della diffusa difficoltà che questi tempi storici impongono.
Registi on the road, nel suo appuntamento napoletano, permetterĂ  di intraprendere una discussione, si spera permanente e  costruttiva, dove far emergere necessitĂ , difficoltĂ  e aspirazioni del territorio, così fortemente penalizzato nel corso di questi ultimi anni. Da quanto accade attorno a noi, in Italia, ci rendiamo conto che non siamo i soli a vivere il disagio del precariato culturale. Abbiamo assistito in questi anni alla destrutturazione e al depauperamento della nostra ricchezza culturale, con politiche penalizzanti in tutti i contesti della cultura, da devastanti riforme scolastiche, fino all’abbattimento dei sostegni economici al settore dello spettacolo; si è sindacalmente indifesi, immersi una condizione di precariato endemico, privi di contratti di categoria, soggetti quotidianamente a una sorta di qualunquismo culturale, pur vantando radici ricche e fertili. Per queste ragioni vi chiediamo di partecipare propositivamente, in maniera solidale, che solo l’unione delle nostre forze porterĂ  a un riconsolidamento e alla riappropriazione di quanto è stato tolto o svilito. C’è la necessitĂ  di ascoltare le realtĂ  emergenti e sostenere quelle esistenti. Bisogna rivendicare il diritto di operare nella cultura, per alimentare le future nuove energie.
Noi non sappiamo dove quest’avventura ci condurrà, sicuramente in giro per l’Italia, in ascolto di tutte le voci che vorranno levarsi.

Galleria Toledo - Lavinia D’Elia

 

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