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Teatro Festival Italia - La città di dentro


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La città di dentro Teatro Festival Italia - La città di dentro

 A margine del Napoli Teatro Festival Italia resta forte l'emozione dei luoghi "altri" della rappresentazione che raccontano di una Napoli che mette in scena i suoi palcoscenici nascosti e segreti per spettacoli in successione ed in contemporanea. E' il caso dello splendido cortile interno del Real Orto Botanico dove si è rappresentato "La città di fuori" e "La città di dentro" tratte dal romanzo La città ideale di Angelo Petrella. Nel secondo spettacolo con l'intrigante regia di Giuseppe Miale Di Mauro che firma a due mani con Angelo Petrella anche la scrittura,si rinnova lo sposalizio Shakespeare-Napoli già splendidamente celebrato da più di un decennio (Shakespeare re di Napoli) da Ruggero Cappuccio.
Su un trono innalzato al centro, su una scoscesa pedana (Golgota e precipizio) nel cortile e tra le due porte di un castello, si svolge e si consuma l'eterna tragedia del potere che si alimenta e si rappresenta col sangue.
E' il rituale della camorra che impone le sue spietate regole di morte come antistato in perenne guerra contro uno stato che, tuttavia, lascia trasparire collusioni ed ambiguità.
Attraverso una mattanza sempre più progressiva fatta di corpi che si scontrano in un abbraccio di sesso e di morte, la fisicità animalesca ed istintuale dei protagonisti è il tratto dominante dello spettacolo.
La conquista del potere porta un'inevitabile scia di sangue ma è frutto anche di una spontanea trasmissione dello stesso. Il Boss Sarracino, come il Duca Vincentio in Misura per misura di Shakespeare, cede spontaneamente il potere al giovane e già collaudato Sanguetta. Il cerchio si chiude.Tragedia di una città (Napoli) e tragedia di un popolo che non potrà intravvedere spiragli di luce né speranze di resurrezione.
Bravi, pur tra qualche giovanile ingenuità, i protagonisti.


Attilio Bonadies

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