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Michael Jackson si sarebbe suicidato; la tesi dei legali del dott. Murray


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Michael Jackson, morto lo scorso giugno per un attacco cardiaco, si sarebbe suicidato iniettandosi una dose letale di Propofol mentre il suo medico, il dottor Conrad Murray, era in bagno; questa è la linea difensiva che i legali del medico personale di Jackson stanno tenendo al processo che lo vede indagato per omicidio colposo (The Sun). L'autopsia ha stabilito che il cantante è morto a causa di un quantitativo eccessivo del potente anestetico, immesso nel suo organismo proprio dal medico per aiutarlo a combattere l'insonnia; secondo un documento presentato dal padre del cantante contro Murray, i servizi di emergenza riuscirono a far 'resuscitare' Michael un’ora dopo che il polso aveva smesso di battere. (El Mundo), per dieci minuti il cuore del cantante, avrebbe continuato a battere in maniera debole per poi fermarsi definitivamente.

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