La Libia brucia, Gheddafi promette "Sarà un inferno"

Domenica 20 Marzo 2011 12:23

Dopo il bombardamento alleato di ieri sera e di questa mattina, il leader libico Muammar Gheddafi, ha lanciato un messaggio di sfida alle potenze coinvolte nell'operazione militare Odissea all'alba. "Voi non ci potete sconfiggere", ha gridato in un messaggio trasmesso via radio alla nazione, ha urlato che il popolo libico, è tutto con lui, e combatterà contro l'"alleanza dei crociati" per vincere.

Ha annunciato che fornirà armi ai libici per difendere il paese e che è "inevitabile la sconfitta dell'occidente". Nel frattempo, Tripoli brucia, una base aerea è stata colpita da 40 bombe sganciate dagli stealth, Usa; sarebbero almeno 48 le vittime dei raid occidentali, 150 i feriti.

L'opposizione ha commentato l'annuncio del dittatore come un segno di debolezza senza alcuna consistenza, parole di retorica che servono solo per dare coraggio ai suoi uomini.

Nel suo discorso, Gheddafi ha definito "terroristici" gli attacchi annunciando che le forze occidentali saranno annientate. Ha detto che sta preparando il popolo libico per una "lunga guerra", "Noi non rinunceremo alla nostra terra, alla libertà,".

La televisione pubblica ha trasmesso il discorso senza immagini del dittatore, con lo sfondo di una scultura con una mano che schiaccia un aereo militare degli Stati Uniti.

Ieri pomeriggio, 20 caccia francesi hanno iniziato l'offensiva alla periferia di Bengasi, la seconda città e capitale dei ribelli. Più tardi, gli aerei degli Stati Uniti e Regno Unito, hanno lanciato un centinaio di missili su obiettivi strategici a Tripoli. Il ministero della Difesa britannico ha riferito che i suoi attacchi aerei si sono concentrati sulla contraerei intorno alla capitale. Testimoni hanno detto che uno degli obiettivi è stata una piccola base militare nei pressi dell'aeroporto di Tripoli. Durante la notte, altri bombardamenti, Gheddafi ha tentato di respingere l'attacco aereo utilizzando la contraerei, senza apparenti risultati.

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