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Libia, Gheddafi riprende posizioni, la Comunità internazionale tace.


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Ultime notizie dalla Libia In Libia si combatte, di giorno e di notte; i ribelli, male armati, con le munizioni che scarseggiano, riescono ad avere la meglio solo con il buio, in azioni di guerriglia e difesa del territorio. Con la luce del sole la situazione si ribalta.

I ribelli, sottoposti a bombardamento da terra, aria e mare cercano di fermare l'esercito nella parte orientale della Libia, la lotta è impari.

In una settimana, gli insorti hanno perso il controllo di 160 km di territorio e sono ora raggruppati nella città di Ajdabiya, una postazione strategica ma ardua da difendere.

La Libia è sempre più insanguinata e la comunità internazionale è complice degli stermini che quotidianamente coinvolgono la popolazione libica che si è ribellata al tiranno.

La Libia è un paese che nuota nell'oro nero, quel petrolio ha consentito al tiranno Gheddafi, alla sua famiglia e ad una ristretta oligarchia di arricchirsi a dismisura a danno del resto della popolazione che vive in quartieri miserabili in condizioni disperate. Per questo motivo lo strapotere di Gheddafi è difficile da combattere, egli ha affamato il suo popolo che oggi, dopo oltre 40 anni di dittatura, ha il coraggio ma non la forza di reagire e soprattutto, non ha l'appoggio concreto della comunità internazionale che sembra piuttosto impaurita dal tiranno Libico , tanto da non riuscire a pronunciarsi sulla tanto attesa No Fly Zone che potrebbe consentire ai ribelli di tirare un sospiro di sollievo.

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