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Violento terremoto in Turchia, centinaia le vittime. Ovunque distruzione


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Terremoto in Turchia del 23 ottobre 2011 Edifici crollati, centinaia di morti, distruzione ovunque, questo il bilancio provvisorio del terremoto che ha colpito nel pomeriggio la Turchia.

La scossa, violentissima,  ha superato i 7,2 gradi della scala Richter; non è ancora chiara la portata della catastrofe, ma le prime stime indicano un numero di vittime superiore a 1000. I feriti sono centinaia, molti in condizioni disperate, tanti i dispersi; gli edifici completamente crollati sono oltre 25, tra di essi una residenza universitaria.
L'epicentro del sisma è stato individuato nei pressi di Tabanli, una città a 30 miglia da Van, la capitale della provincia e vicinissima al confine con l'Iran. Colpite anche le province di Bitlis, Batman, Diyarbakir, Hakkari.

Secondo il centro sismologico dell'Università della Kandili Bosforo a Istanbul, il "terremoto avvenuto vicino alla superficie", a circa 5 miglia di profondità, nei pressi dell'epicentro il terremoto è stato avvertito come di magnitudo 8-9 gradi ".

Dopo la forte scossa iniziale se ne sono succedute altre di assestamento che hanno raggiunto i 5,5 gradi.

L'area interessata dal terremoto è disseminato di piccoli centri di difficile accesso, le case sono costruite in maniera rudimentale, per questo i terremoti causano sempre danni significativi. Le autorità non hanno ancora valutato i danni in queste località decentrate,  il panico scaturito dopo il terremoto ha portato le strade al collasso, ostacolando l'arrivo delle ambulanze.

La Turchia è un paese che si trova tra due placche tettoniche. I terremoti sono molto comuni. Nel 1999 un terremoto di magnitudo 6,8 della scala Richter uccise oltre 180.000 persone nella Turchia occidentale. Nel maggio di quest'anno un altro terremoto nel nord-est ha ucciso 2 persone e causato 79 feriti.

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