Maria Rosaria Ferraioli muore a Scafati in ospedale. Era incinta di otto mesi
Lunedì 25 Aprile 2011 18:11
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Maria Rosaria era in procinto del suo primo parto, aveva 23 anni ed aspettava due gemelli attesi tra un mese, che i medici non sono riusciti a salvare.
La dinamica della tragedia inizia con l'arrivo della giovane presso la struttura sanitaria intorno alle 20 del giorno di Pasqua. La primipara presentava un piccolo ascesso sulla coscia destra, per il quale è stata sottoposta ad un brevissimo intervento chirurgico e poi trattenuta in osservazione...Maria Rosaria entra dunque in ospedale domenica 24 aprile e muore durante la notte, in seguito a crisi respiratoria. Ora del decesso: 03.30 presso l'U.O. di Rianimazione e Terapia intensiva.
Gli avvisi di garanzia riguardano sei sanitari (tra cui il ginecologo di turno e l'ostetrica), prestanti servizio presso Pronto Soccorso ed i reparti di Anestesia e Rianimazione e di Medicina generale dell'ospedale Mauro Scarlato. L'altra informazione di garanzia è stata notificata invece al ginecologo di fiducia della 23enne, che era nata nell'88 a Castellammare di Stabia (Napoli) e risiedeva nell'agro nocerino sarnese, ad Angri (Salerno) . L'ipotesi di reato per tutti è omicidio colposo.
Sono stati sentiti, in qualità di testimoni, dalle forze dell'ordine, una decina di infermieri che prestavano servizio proprio nelle ore in cui la donna è stata accettata, operata all'inguine e poi trattenuta in regime di ricovero. Con lei c'era anche la mamma, Luigia Giordano, nonna dei due gemellini, che, disperata, è riuscita a testimoniare come ha fatto il padre di Maria Rosaria, il signor Gerardo Ferraioli che ai giornalisti ha dichiarato che sua figlia non aveva nulla, se non un “ brufolo†che “il suo ginecologo ha detto di far vedere all'ospedale di Scafatiâ€, il nosocomio distante appena più di un chilometro dalla casa della giovane.
E' stato il marito Luigi Di Martino ad avere il sangue freddo, all'alba, di sporgere immediatamente denuncia, cosicché già nella mattinata di oggi è avvenuto il sequestro della cartella clinica da parte del magistrato di turno del Tribunale nocerino. Il giudice ha quindi disposto l'autopsia sul corpo della ragazza, mentre i sette indagati potranno nominare un consulente medico legale, di parte, affinché rappresenti i loro interessi in sede di esame autoptico.
Il direttore sanitario dell'ospedale, Alfonso Giordano, intervistato sulla vicenda, al Tg2 ha detto: †L''idea che ci siamo fatti è che è stata una crisi respiratoria probabilmente dovuta ad un embolia polmonare, però queste sono cose che, diciamo così, devono essere accertate con l'autopsiaâ€. Dovrà , infatti, essere il corretto svolgimento delle indagini, avviate anche internamente con l'apertura di un'inchiesta, ad accertare eventuali negligenze omissioni o, peggio, imperizie.
Assunta Di Vito
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