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MERKEL E SARKOZY IMPONGONO MISURE ALL'ITALIA

Sono indignato


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merkel sarkozy meeting I Premier Francese e Tedesco commissariano l'Italia. Questo il risultato del consiglio europeo tenutosi a Bruxelles ed al quale ha partecipato il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Quando gli parlano del nostro Premier i due ridono e rispondono di "aver fiducia nell'insieme delle autorità italiane".

Cosa chiedono i così perfetti tedeschi e francesi all'Italia? Misure di crescita e riduzione del debito.

Innanzi tutto sembra che come sempre il problema siano le pensioni. Si chiede sempre più insistentemente al nostro Paese di eliminare l'anzianità e di portare l'età pensionabile a 67 anni. Come se non esistessero altri modi per far risparmiare lo stato, vedi eliminare le consulenze degli amici, invii per posta di comunicazioni inutili (ad esempio quella dell'ultima ora per l'esenzione dei ticket sanitari), l'eliminazione di tutte quelle commissioni che servono solo a riempire le tasche di chi vi partecipa senza giungere mai a conclusioni utili, l'eliminazione di false agenzie di controllo che non hanno poteri e quindi esistono solo per assicurare dei posti agli amici, eliminare gli sperperi di Stato quali la maggior parte dei benefit che i nostri politici sfruttano per se e per i loro famiglie.

Ma il problema sono le pensioni.

Tutti riconoscono che in passato si è commesso l'errore di permettere a troppe persone di accedere alla pensione troppo presto, ed infatti le pensioni baby sono state eliminate. Adesso però si vogliono punire coloro che non hanno usufruito di questi benefici per recuperare gli errori del passato.

Facciamo un esempio. Un diplomato degli anni 80 ha iniziato la sua attività lavorativa a 19 anni, con il sistema in vigore in quel momento avrebbe avuto accesso alla pensione di anzianità a 54 anni, con le varie modifiche successive si è arrivati a 61 anni, quindi 42 anni di lavoro e 13 di studi, per un totale di 55 anni su una vita media stimata di 78, nei primi anni di vita è stato mantenuto dai genitori e non dallo Stato togliamone altri 6, rimangono 17 anni in pensione. Pochini se raffrontati ai 42 anni di versamenti di contributi allo Stato.

Passiamo ora all'ipotesi di pensione a 67 anni. Aggiungendo altri 6 anni di lavoro e versamenti di contribuzione la media di anni in pensione scende a 11, quindi la domanda sorge spontanea, in undici anni mi vengono restituiti i contributi versati? Sicuramente no, quindi la contribuzione diventa non più un modo per avere accantonato i fondi per la propria pensione, MA UNA TASSA.

Inoltre ribadiamo un'altra volta che questo fantomatico aumento dell'età dovuto alla medicina, ma anche alla diminuzione della mortalità infantile, non ha fatto sì che tutti arrivino alla vecchiaia in forma perfetta, ma spesso si trascinano tra problemi fisici e mentali. Infatti c'è un boom di malattie quali la demenza senile che sono divenute un costo enorme per famiglie e Stato. Inoltre non sono poi così tanti coloro che arrivano molto oltre i 67 anni di età, soprattutto fra i dipendenti che hanno svolto nella loro vita lavori usuranti, così lo Stato non restituirebbe nulla di quanto versato.

Siamo quindi contrari ad una riforma che porterebbe la maggior parte delle persone a non potersi godere un pò di meritato riposo dopo tanti anni di lavoro, considerando che le cose avverrebbero in modo naturale per la maggior parte dei giovani, i quali non trovando un posto fisso prima dei 26/27 anni, con quarant'anni di lavoro arriveranno ai fatidici 67 già con le norme attuali, e siamo già stati ottimisti per loro.

RR

TICKET SANITARI: ULTIME NOVITA'

Sono indignato

Aumento ticket sanitari 2011 Novità sul fronte dei ticket sanitari. Sino ad oggi per dichiarare il non raggiungimento dei limiti di reddito, e quindi l'esenzione dal pagamento, bastava apporre la prorpia firma sulla ricetta rilasciata dal medico curante.

Da oggi invece su disposizione dei Ministeri della Salute e dell'Economia, ogni cittadino che, dai dati in possesso dello stato, risulta al di sotto di un certo reddito riceverà direttamente a casa il certificato di esenzione, e questo avverrà ogni anno.

In un periodo di crisi, in cui si cercano disperatamente i fondi per risanare il debito pubblico, cosa fa il Governo? Si inventa l'ennesimo sistema mangia soldi. Sì perchè cosa significa ogni anno controllare tutti gli aventi diritto ed inviare una comunicazione via posta a milioni di cittadini Italiani?

UNA SPESA.

Quindi mentre si chiedono agli Italiani sacrifici e tasse, il Governo non trova nulla di meglio che fumarsi alcuni milioni di euro in controlli e spese di spedizione. Viene da chiedersi, chi sarà l'amico degli amici che ci guadagna questa volta?

Non ci sono parole. COMPLIMENTI

RR

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GOVERNO: FIDUCIA ALLA CAMERA OTTENUTA

Sono indignato

Il rigurgito di dignità, come previsto non c'è stato. Oggi si è verificata l'ennesima tragicommedia all'italiana.

Il Governo va avanti, come non si capisce, ma va avanti. Si era già capito in mattinata sentendo le dichiarazioni di voto di quelli che avrebbero potuto affossarlo.

Voto si, ma si deve cambiare, hanno dichiarato alcuni deputati tra cui Scaiola, ma cambiare cosa? Ciò che richiedono i cosi detti dissidenti è di accantonare il ministro Tremonti ed altri a favore di un avvicinamento alle posizioni dell'UDC.

Ieri avevano già avuto la risposta del Premier, un chiaro no.

Allora cosa si aspettano che cambi? Che improvvisamente questo Governo partorisca una legge di crescita per il paese che sino ad oggi non è riuscito a fare?

L'impressione è che mai più che in questo momento i deputati della maggioranza siano ben radicati alla poltrona, anzi alcuni di loro sperano di rimediarne anche di più prestigiose.

Nel frattempo il paese cade a pezzi, la produzione diminuisce, gli acquisti sono in caduta libera, si perderanno posti di lavoro.

A nulla sono valsi gli appelli, anche degli industriali, il Governo prosegue nel portare il nostro Paese verso il peggior momento della sua storia.

RR

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GOVERNO: IL VOTO DI FIDUCIA ALLA CAMERA

Sono indignato

Domani il Governo Berlusconi chiederà l'ennesimo voto di fiducia alla Camera dei Deputati.

Ieri il voto che ha bocciato l'articolo 1 del bilancio dello Stato, oggi il discorso del Premier di fronte ad un Parlamento orfano delle opposizioni, tutte tranne i Radicali.

Cosa ha detto? Come sempre niente.

Continua a ribadire che questo è l'unico Governo possibile, che lui non si tira indietro, che ha la ricetta per uscire dalla crisi.

Neanche una parola di quelle tanto attese da Scajola, Pisanu e altri, anche perchè non può inimicarsi la Lega.

A questo punto cosa succederà domani?

Se gli scaiolani tenessero fede alle loro richieste la fiducia verrebbe rigettata ed il Governo andrebbe a casa. Ma immaginiamo che non andrà così. Il Governo incasserà l'ennesima fiducia dalla sua instabile maggioranza e poi si continuerà con debacle sui singoli articoli dei dl e ddl presentati in Parlamento.

La speranza del premier? Andare avanti per quanto possibile cercando di intascare qualche legge contro la Magistratura, ancora una volta indicata come il male maggiore del Paese, e sulle intercettazioni, la Stampa libera quale altro eversore, quindi preparare una campagna elettorale fatta dei soliti spot per raggirare come sempre gli elettori.

Noi speriamo sempre in un rigurgito di dignità da parte di chi dice di rappresentarci, anche se le speranze sono sempre più ridotte al lumicino.

RR

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Teste tra le nuvole. Racconto tributo a Steve Jobs

la Biro Labirinto

Racconto tributo a Steve Jobs Racconto tributo a Steve Jobs


Driiiiiiiiiiiiiiinnnn

Jobs: Pronto!?

Meucci: Benvenuto, Steve, sono Antonio Meucci

Jobs: Grazie

Meucci: Ho sentito che sei arrivato con uno strano apparecchio

Jobs: Si, l’unico che mi è stato consentito portare, si chiama I Phone 4(S)

Meucci: E’ in bakelite nera?

Jobs: E’ nero si, ma non è bakelite, è di metallo e vetro

Meucci: Preferisco il classico,

poi mi entusiasma la calma della ghiera numerica quando formulo i numeri

Jobs: Il mio ti confido,non lo conosco ancora bene in tutte le sue funzioni, l’ho trovato affianco al letto in cui ero, negli ultimi attimi terreni

Meucci: Allora perché hai scelto lui come oggetto da condurre?

Jobs: Bha, non sapendo cosa aspettarmi nel Dopo,  ho pensato che scoprirne le nuove funzioni e parlare con la "segretaria virtuale" a comando vocale, sarebbe stato un ottimo passatempo-traghettamento,  invece, mi son trovato in questa spiaggia di luce e cielo, per un attimo ho creduto di essere al sole della California, poi ho inteso!

Meucci: Ti senti spaesato è vero! Ricordo anche io quel lontano 1889, quel momento, quella sensazione. Non so Te, ma io nonostante il genio, sono morto in povertà, figurati che ho saputo di una notizia che gira, giù da voi, ci sono voluti 122 anni per riconoscermi Padre del telefono e della comunicazione

Jobs: Ma dimmi Antonio…

Meucci: Cosa?...

Jobs: E Graham Bell, l’ha saputo?

Meucci: Quello spocchioso, maleducato,

l’altra mattina ci siamo incrociati all’angolo del Viale delle Nuvole, e lui, ha girato la faccia,

l’ha saputo, l’ha saputo!!...ahahahaha….

Jobs: Ehm modestamente, spero di averti onorato con le mie idee in campo di comunicazione

Anche se credo, che i ragazzi a Cupertino, sentiranno la mia mancanza!

...ahahah...

Meucci: Sei stato bravo!!

Ho sentito quel discorsetto che facesti per incoraggiare i neo-laureati di Stanford, bisogna credere nei giovani, sostenerli nelle idee, incoraggiarli

Jobs: Già, bisogna pensare differente!

Meucci: Piuttosto Steve, ragguagliami sulle innovazioni raggiunte, ho sempre creduto nei potenziali miglioramenti della società, grazie alla comunicazione

Oggi sarete penso, nella frenesia, comunicativi e liberi al massimo!

Jobs: Sono trapassato in un momento difficile, fatto di dualismi disequilibrati e contraddittori direi, un mondo, dove la velocità della comunicazione potrebbe essere la stessa della luce, ma è bloccata dalle limitazioni imposte alla libertà al comunicare,

questo mi rattrista, mi rattristano i bavagli alle parole!!

Meucci: E’ triste si, non immaginavo,

a proposito di libertà…qui sarai ripagato, dai un giro poi mi dirai...e che colori! Ci sentiamo, ah vedi che possiamo anche non usare i telefoni qui, basta l’intenzione a metterci in contatto, io alzo la cornetta lo so, sono un romantico-nostalgico. Ti saluto Steve, ancora benvenuto!

Jobs: Grazie Antonio, a presto!

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                                                                                                              Valeriano Forte


"100mila Poeti per il Cambiamento", una settimana dopo!

Cultura e spettacolo

«La forza non deriva dalla capacità fisica, deriva da una volontà indomita». (Gandhi)

Per farvi il punto della situazione, devo sicuramente citare per prima cosa le cifre di questo importantissimo giorno del 24 settembre 2011, la più grande giornata poetica mondiale mai organizzata nella storia della poesia;

700 eventi,  550 città, 95 nazioni: Italia, Stati Uniti, Australia, Asia, India, Colombia, Zimbawe, Argentina , Albania, Afghanistan, Austria, Bolivia, Botswana, Brasile, Bosnia e Herzegovina, Armenia, Canada, Bulgaria, Cile, Costa Rica, Repubblica Ceca, Egitto, Finlandia, El Salvador, Spagna, Francia, Gambia, Gran Bretagna,  Germania, Grecia, Guatemala, Ungheria, Costa d’Avorio, Giappone, Jamaica, Kosovo, Malawi, Malaysia, Malta, Filippine, Portogallo, Perù, Paraguay, Turchia, Venezuela, Thailandia, e moltissime altre.

La Poesia ci riporta alla nostra condizione umana, restituisce quella dimensione a volte smarrita, di appartenenza alla Terra, all’esistenza, all’esistenzialismo, come piacerebbe a molti sopraffini, ma credo, che più di esistenzialismo, si può parlare di presa di coscienza, di responsabilizzazione, di passi calcati su di una sabbia, che è la Storia contemporanea, che le maree del tempo cancelleranno, ma i suoi passi resteranno nel racconto di testimonianza di una quotidianità difficile, che è quella che ci troviamo a vivere attualmente.

Se ci fermiamo a riflettere su un dato, che è quello dei 700 eventi avuti nel mondo il 24 settembre 2011, possiamo sicuramente abbozzare un sorriso, non di compiacimento fine a se stesso, ma di una unione poetica attraverso una Poesia impegnata e attraverso soprattutto la costituzione del World Poetry Movement, che ha deciso di prendersi le sue responsabilità, nei confronti di un genere umano sfruttato, umiliato, di una Vita mortificata nella sua attuazione e comprensione, di un amore e di una pace spesso occultati.

Ecco, credo che il compito della Poesia, è quello di farsi portavoce di tutte le ingiustizie perpetrate dall’uomo-non uomo contro l’Uomo, un uomo fatto di dubbi, di abitudini stanche, di meccanismi alienanti che l’hanno distratto attraverso un pro-durre, inteso come condurre a favore di o di cosa?

Nella nostra misera visione, forse abbiam perso l’obiettivo fondamentale del Vivere, può sembrare retorico, ma il tacere, il darsi il pizzico a voce muta, l’annichilimento dei sentimenti conduce alla rovina, Noi non siamo delle braccia operose senza un sentimento d’Amore, ma siamo dei costruttori di Vita e di qualità futura di Vita, per questo invito tutti coloro che ancora fossero in dubbio, a farsi carico del proprio piccolo compito di cambiamento. Se non ora quando?

 

Salerno ha risposto meravigliosamente all’invito dei "100mila Poeti per il cambiamento", tenutosi presso la Sala del Gonfalone del Comune, con una grande affluenza di pubblico, giovane e meno giovane, per costruire attraverso la propria partecipazione, un mattone di speranza  nel grande pilastro dell’amore che deve sostenere le nostre Vite e la nostra Terra.

La partecipazione di Poeti e di lettori, non di attori, ha voluto dimostrare che il Poeta è un essere umano, con tutti i suoi limiti e imperfezioni, ma Vivo, nessun frutto scenico, nessuna costruzione, semplicemente dire che il Poeta è qui, in mezzo alla Vita, come tutti, e prende atto di una consapevolezza, si fa portavoce anche attraverso una lettura imperfetta, mi riferisco a tutti coloro che hanno partecipato ad una lettura in pubblico per la prima volta, regalando comunque una testimonianza, mettendosi in discussione senza vergogna, questo credo sia il primo passo umile da farsi, il mettersi in discussione per divenire strumento.

"100thousand Poets for Change", si ripeterà nel 2012, Salerno ha dato già conferma della sua presenza, e lotterà affinchè l’evento rimanga libero da ogni possibile tentativo di strumentalizzazione e politicizzazione, perché la Voce e le Parole, possano librarsi sempre alte nei cieli della sordità.  

http://www.youtube.com/watch?v=und2zSH26qs&feature=share  (video serata 24/09/2011) 

http://www.bigbridge.org/100thousandpoetsforchange/?cat=733 (pagina ufficiale di 100Thousand Poets for Change)

http://www.wpm2011.org/  (sito ufficiale del WPM)

                                                                                                                                         

                                                                                                                                     Valeriano Forte

 


 

MANOVRA ECONOMICA: ANCORA NON BASTA

Sono indignato

Nonostante i molteplici interventi da parte del Governo Berlusconi in materia economica, il nostro Paese continua ad essere declassato e le sue stime di crescita scendono.

La borsa crolla, il valore delle nostre aziende pure, lo spread con i titoli tedeschi continua ad aumentare.

Possibile che sia solo speculazione?

La sensazione è che venga punita la scelta governativa di non operare misure strutturali, ma come può farlo una maggioranza che ha come scopo la protezione degli interessi di tutte le categorie che meno pagano in Italia?

I tentativi ci sono stati. Ad esempio l'eliminazione di alcune province, la diminuzione di posti nei consigli regionali, provinciali e comunali, l'accorpamento di alcuni comuni. Tutto abortito e rimandato.

L'unica cosa rimasta è l'innalzamento anticipato dell'età pensionabile per le donne.

Non basta dare come obiettivo ai ministeri l'abbattimento delle spese, tanto non lo rispettano mai, anzi questa volta l'inadempienza verrà pagata dai dipendenti con il blocco delle tredicesime. Come se gli stessi potessero bloccare gli sperperi perpetrati dai vari ministri grazie a consulenze milionarie a favore dei propri amici e parenti.

L'Europa ed il Mondo danno un segnale chiaro:

NON SI FIDANO DELL'ITALIA

Non ci viene riconosciuta la capacità di prendere seri provvedimenti per rilanciare il nostro paese.

Solo la caduta di questo Governo e la sostituzione con uno tecnico che chiami a raccolta le migliori menti del paese, impegnandole nel trovare le giuste soluzioni e le riforme necessarie, soprattutto per abbattere i costi inutili connessi con le clientele politiche, potrebbe risollevare il nostro Paese da questa crisi. Crisi negata per anni da chi è stato alla guida del Paese solo per i propri interessi personali.

RR

 

LIBIA: Amnesty International chiede di fermare rappresaglie e arresti arbitrari

Cronaca e attualità

Libia, Amnesty International denuncia violazioni da ambo le parti Un voluminoso rapporto redatto da Amnesty International e pubblicato oggi dimostra come le forze di entrambe le parti nel conflitto in Libia hanno commesso crimini di guerra ed esposto il paese a un possibile ciclo di violenza, sangue e rappresaglie.

Il rapporto, di 107 pagine, intitolato "La battaglia per la Libia: uccisioni, sparizioni e torture", denuncia che durante il conflitto le forze pro-Gheddafi hanno commesso crimini di diritto internazionale su vasta scala, ma accusa anche le forze leali al Cnt di violazioni dei diritti umani che in alcuni casi si configurano come crimini di guerra.

Amnesty International quindi non limita il suo rapporto alle violazioni dei diritti umani commesse dagli uomini del colonnello Muammar Gheddafi, condanna altresì le forze militari di opposizione e avverte che il crollo del capo libico dopo 42 anni al potere è degenerato in un "vuoto istituzionale e di sicurezza" in grado di far precipitare il paese in una catena uccisioni per vendetta e di torture. Pertanto, AI si affretta a chiedere alle autorità del Consiglio nazionale di transizione (CNT) di mettere in primo piano nel nuovo governo i crimini e le violazioni dei diritti umani.

"Le nuove autorità devono girare completamente pagina rispetto alle violazioni degli ultimi quattro decenni e introdurre nuovi standard per porre i diritti umani al centro della loro agenda" - ha dichiarato Claudio Cordone, senior director di Amnesty International. "Ora spetta al Cnt comportarsi differentemente, porre fine alle violazioni e avviare riforme sui diritti umani,  urgentemente necessarie. Una grande priorità dovrà essere valutare le condizioni del settore giudiziario e iniziare le riforme, assicurare processi equi e garantire alle vittime accesso alla giustizia e alle riparazioni".


 

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