Teste tra le nuvole. Racconto tributo a Steve Jobs
Giovedì 06 Ottobre 2011 16:20
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Driiiiiiiiiiiiiiinnnn
Jobs: Pronto!?
Meucci: Benvenuto, Steve, sono Antonio Meucci
Jobs: Grazie
Meucci: Ho sentito che sei arrivato con uno strano apparecchio
Jobs: Si, l’unico che mi è stato consentito portare, si chiama I Phone 4(S)
Meucci: E’ in bakelite nera?
Jobs: E’ nero si, ma non è bakelite, è di metallo e vetro
Meucci: Preferisco il classico,
poi mi entusiasma la calma della ghiera numerica quando formulo i numeri
Jobs: Il mio ti confido,non lo conosco ancora bene in tutte le sue funzioni, l’ho trovato affianco al letto in cui ero, negli ultimi attimi terreni
Meucci: Allora perché hai scelto lui come oggetto da condurre?
Jobs: Bha, non sapendo cosa aspettarmi nel Dopo, ho pensato che scoprirne le nuove funzioni e parlare con la "segretaria virtuale" a comando vocale, sarebbe stato un ottimo passatempo-traghettamento, invece, mi son trovato in questa spiaggia di luce e cielo, per un attimo ho creduto di essere al sole della California, poi ho inteso!
Meucci: Ti senti spaesato è vero! Ricordo anche io quel lontano 1889, quel momento, quella sensazione. Non so Te, ma io nonostante il genio, sono morto in povertà, figurati che ho saputo di una notizia che gira, giù da voi, ci sono voluti 122 anni per riconoscermi Padre del telefono e della comunicazione
Jobs: Ma dimmi Antonio…
Meucci: Cosa?...
Jobs: E Graham Bell, l’ha saputo?
Meucci: Quello spocchioso, maleducato,
l’altra mattina ci siamo incrociati all’angolo del Viale delle Nuvole, e lui, ha girato la faccia,
l’ha saputo, l’ha saputo!!...ahahahaha….
Jobs: Ehm modestamente, spero di averti onorato con le mie idee in campo di comunicazione
Anche se credo, che i ragazzi a Cupertino, sentiranno la mia mancanza!
...ahahah...
Meucci: Sei stato bravo!!
Ho sentito quel discorsetto che facesti per incoraggiare i neo-laureati di Stanford, bisogna credere nei giovani, sostenerli nelle idee, incoraggiarli
Jobs: Già, bisogna pensare differente!
Meucci: Piuttosto Steve, ragguagliami sulle innovazioni raggiunte, ho sempre creduto nei potenziali miglioramenti della società, grazie alla comunicazione
Oggi sarete penso, nella frenesia, comunicativi e liberi al massimo!
Jobs: Sono trapassato in un momento difficile, fatto di dualismi disequilibrati e contraddittori direi, un mondo, dove la velocità della comunicazione potrebbe essere la stessa della luce, ma è bloccata dalle limitazioni imposte alla libertà al comunicare,
questo mi rattrista, mi rattristano i bavagli alle parole!!
Meucci: E’ triste si, non immaginavo,
a proposito di libertà…qui sarai ripagato, dai un giro poi mi dirai...e che colori! Ci sentiamo, ah vedi che possiamo anche non usare i telefoni qui, basta l’intenzione a metterci in contatto, io alzo la cornetta lo so, sono un romantico-nostalgico. Ti saluto Steve, ancora benvenuto!
Jobs: Grazie Antonio, a presto!
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Valeriano Forte
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