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La Matematica del Parlamento italiano


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Il bello della matematica Dopo che l’UNESCO ha proclamato il 2000 “anno della matematica”, il 2001 il National Council on Education and the Disciplines pubblica un documento dal titolo: “Mathematics and Democracy: The Case for Quantitative Literacy” (Matematica e democrazia: argomenti per un'alfabetizzazione quantitativa”.

Secondo la definizione di David M. Bressoud, presidente della Mathematical Association of America, l'alfabetizzazione quantitativa è “la capacità e l'abitudine mentale di cercare informazioni quantitative, considerarle criticamente, riflettere su di esse, e applicarle nella vita pubblica e professionale”.
In sintesi un cittadino del terzo millennio per poter fare scelte consapevoli deve saper leggere la realtà che ci circonda e, soprattutto, interpretare correttamente i messaggi che i nostri politici, responsabili delle scelte che riguardano noi tutti, ci inviano quotidianamente con intenti mistificatori. Come difenderci? Bisogna avere la capacità di ragionare sulle “quantità”, con semplici ragionamenti “matematici” si scopre l’inganno e aumentano le informazioni “buone” di cui abbiamo bisogno. La  democrazia si sviluppa aumentando le nostre competenze matematiche, come saper leggere e scrivere.
Un esempio? Il 10 marzo 2010 il ministro Maroni, rispondendo ad una interrogazione parlamentare afferma: "...(...) inoltre, i tempi medi assoluti di conclusione del procedimento si sono progressivamente ridotti, si è passati dai 303 giorni del 2007 (tempi medi per il rilascio del permesso) ai 271 del 2008, ai 101 del 2009, con una riduzione del 67 per cento rispetto al 2007 e del 63 per cento rispetto al 2008, quindi, di oltre il 120 per cento in due anni....".
La matematica ci aiuta a interpretare questa informazione : il 120% di 303 è circa 363 giorni; ma il tempo non può diminuire del 120% altrimenti i permessi, in media, verrebbero ora rilasciati con 60 giorni di anticipo sulla richiesta! Impossibile, ma non per Maroni, sembra.

Prof. Domenico Cariello

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