Google+

ITALIA: PAROLA D’ORDINE RUBARE – RUBARE – RUBARE


clicca qui per le news su Kayenna.com

ITALIA: PAROLA D’ORDINE RUBARE – RUBARE – RUBARE Venti anni di Berlusconismo hanno modificato indubbiamente gli italiani.

Si è passati da tangentopoli, dove a rubare erano solo una ristretta classe politica ed imprenditoriale che versava più che altro fondi nelle casse dei partiti dai quali ogni tanto politici di spicco traevano vantaggio, ad una generale ricerca del furto aggravato e continuato ai danni della popolazione.

Le cronache degli ultimi anni dimostrano un continuo passaggio di soldi nelle tasche degli amministratori pubblici.

Diventa oramai impossibile contare tutti i Comuni commissariati per malaffare, i fondi distratti in Province e Regioni alla cosa pubblica per arricchire amministratori che li usano per affari privati, compresi festini poco edificanti.

E’ tutto un rincorrere a chi riesce ad intascare di più e quando vengono pescati con le mani nel sacco si indignano e sbraitano contro coloro che li denigrano e che osano pretendere una totale trasparenza nella gestione del denaro pubblico.

Trasparenza, parola abusata in ogni sede, parola che fa venire l’orticaria ai nostri governanti, prova ne è la ridicola figura del nostro Parlamento unanimemente contrario al controllo dei conti da parte di enti esterni, poi raffazzonata in qualche modo dopo che il Presidente Fini ha fatto notare che era una pubblicità negativa arroccarsi ancora sul privilegio di potersi certificare da soli in un momento di totale malcontento della popolazione nei confronti della Casta politica che la sta soffocando.

La Regione Lazio è solo l’ultimo devastante esempio del senso di impunità che pervade la nostra classe politica.

Nel frattempo il premier Monti cosa fa?

Continua a parlare di austerità e che la parola d’ordine è rigore.

Ma tutti oramai sanno che in Italia la parola d’ordine della Casta è una sola:

                                    RUBARE – RUBARE – RUBARE

RR

Articoli correlati

fbPixel