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Ieri sera a Roma: la "Earth Hour" italiana


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alt Ora della Terra Roma. 27 Marzo ore 20.30. Fontana di Trevi si è spenta.

 L'«Ora della Terra» è l'iniziativa che partì da Sydney quattro anni fa con la partecipazione di oltre 2 milioni di cittadini, aziendea pubbliche e private, che spensero per un ora la luce allo scopo di sensibilizzare tutto il mondo sulle tematiche ambientali. L'anno seguente ( il 2008)  50 milioni di cittadini del nostro Pianeta aderirono in oltre 36 Paesi che diventarono quasi cento l'anno scorso. Quest'anno l'iniziativa e' partita dalla città di Auckland che ha dato il via alla staffetta alle 7.45 di ieri seguita da 4000 città. L'umanità intera si e' mobilitata per il bene dell'intera umanità'. Il  commento del Wwf che ha voluto l'evento in Italia: "Dopo l’esito deludente del vertice di Copenaghen, continuiamo a chiedere obiettivi concreti e davvero consistenti di riduzione delle emissioni di gas serra». Il Wwf si e' anche auspicato che "questo impegno non si limiti ad un solo  giorno da parte nostra «ma che che si tramuti in uno stile di vita quotidiano nel risparmio dell’energia...Spegnere la luce per un'ora è più di un gesto simbolico, è un'occasione per riflettere su quanto possiamo fare".

A dare il via all'evento italiano partito ieri sera da Roma: il presidente onorario del Wwf Fulco Pratesi e l’attore e regista Ricky Tognazzi che hanno spento l'interruttore di Fontana di Trevi. La meraviglia di tanta bellezza e' rimasta illuminata solo dal cielo.

"Da questo luogo così evocativo e carico di storia, auguriamo alla nostra Terra una 'dolce vita' ha detto Prates, invitando poi la popolazione italiana a "spegnere simbolicamente le luci per un'ora in nome del risparmio energetico e della lotta al cambiamento climatico".
Ban Ki-Moon, Segretario generale dell’ONU, ha inviato un messaggio di adesione: “I cambiamenti climatici rappresentano un problema che ci riguarda tutti. Questo è l’Anno Internazionale della Biodiversità. Nonostante gli impegni presi per rallentare il tasso di estinzione entro il 2010 le specie della terra, gli ecosistemi da cui dipendiamo per la nostra sopravvivenza, lo sviluppo economico e il benessere continuano a declinare. I cambiamenti climatici ne sono una delle principali cause. Le soluzioni sono nelle nostre mani e possono essere messe in atto da individui, comunità, mondo degli affari e governi di tutto il pianeta”, parole che seguono purtroppo anche il recente flop dell'ultimo Vertice internazionale sul clima in cui la Cina e gli Usa stentarono fino all'ultimo a siglare un intesa.

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