A Giovanni Pascoli
Giovedì 17 Novembre 2011 23:54
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Quando irata e cattiva mi risuona
la vasta eco del mondo ne la mente,
è allor che m'abbandono dolcemente
ai sensi della tua anima buona.
il mio conforto è là dove ragiona
d'affanno la tua rima quietamente
e commette allo spirto umano assente
una parola tenera: Perdona!
Ora, solo una fronda di cipresso
vigila il sonno del tuo inquieto spiro
per entro a la serena ombra di morte.
Pace, fratelli! Ma il tuo mite amplesso
ricinse il vuoto con un gran sospiro
e rimaser deluse le man porte.
                 Giuseppe Stolfi
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