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BERLUSCONI ED ALFANO STACCANO LA SPINA AL GOVERNO LETTA


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Vicepremier ALFANO Prima la minaccia di dimissioni in massa dei Parlamentari del Pdl, adesso le dimissioni dei ministri dello stesso partito.

Alfano annuncia questa decisione a seguito dell’ordine partito dal suo leader Silvio Berlusconi non contento della decisione del premier Enrico Letta di addivenire ad un chiarimento nella maggioranza direttamente con un voto di fiducia in Parlamento.

La scusa quasi puerile è il mancato decreto per bloccare l’aumento dell’ IVA dal 21 al 22%, aumento che a questo punto diventa esecutivo dal primo di ottobre.

Si apre così una crisi di Governo tanto esecrata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma che potrà portare, forse, alla creazione di un vero esecutivo di emergenza nazionale scevro della presenza e del ricatto della compagine guidata da Silvio Berlusconi, compatta solo nel cercare di salvare il proprio leader dal pagare con la decadenza da Senatore e con gli arresti domiciliari quella che oramai è una colpa riconosciuta da una sentenza in giudicato.

Quali scenari si aprono?

Napolitano dovrà verificare la possibilità di formare un Governo da parte di un esponente che riesca ad ottenere i voti del PD, che ha la maggioranza assoluta alla Camera, ma soprattutto di convincere una quota di Senatori al di fuori dello stesso partito a votare la fiducia. Senatori che a questo punto potranno essere annoverati sia nelle fila dei fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle che delusi dal comportamento del Pdl stesso.

Vedremo nei prossimi giorni come si evolverà la situazione.

Come sempre a patire per gli interessi privati del leader del centro destra saranno tutti gli Italiani.


RR

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