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Piano Antimafia. Berlusconi e gli "interlocutori" a Reggio Calabria.


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Conferenza Berlusconi Maroni Alfano Reggio Calabria E’ terminata la conferenza stampa sul Piano Antimafia, approvato dal Governo in Consiglio dei Ministri. Circa i contenuti della conferenza e del successivo dibattito, Berlusconi ha detto: ”Mi affido ai professionisti dell’informazione...che si smettano di fare fiction...queste fiction hanno danneggiato l’immagine del Paese.”
Ed eccoci qua: il Piano Antimafia istituisce “l’Agenzia nazionale” per i beni sequestrati. Il disegno di legge prevede:"strumenti di aggressione ai patrimoni dei mafiosi"..."nuove misure per il contrasto all’ecomafia".. Sono inoltre introdotte nuove misure di sostegno alle vittime del racket e dell’usura, una "mappa informatica delle organizzazioni criminali"...Altre norme prevedono anche il potenziamento delle azioni antimafia nel settore degli appalti truccati (questo punto specifico e’ stato un po’ oscuro), contro le criminalità transnazionale e altre misure di contrasto al crimine... Durissimo si e’ mostrato Angelino Alfano, attuale Ministro della Giustizia, nell’enunciazione del piano.
Il nostro Presidente del Consiglio ha poi aggiunto, riferendosi a se stesso: “L’Italia vera e’ quella che da’ la fiducia al proprio Presidente del Consiglio con un 51% di gradimento e noi ci affidiamo ad i professionisti dell’informazione affinché questi dati vengano considerati in tutta la loro importanza attraverso tutti i media...e ringraziamo anche il gradimento che i Calabresi hanno avuto nell’avere ospite per un giorno a Reggio Calabria il Governo del Paese. In particolare-continua- ringrazio il sindaco di Reggio Calabria che sarà presto impegnato in altri incarichi e gli faccio gli auguri piu’ cordiali per tutti i progetti che ha, nella mente e nel cuore , che possa realizzarli.” A questo punto Silvio Berlusconi ha sciolto la seduta per “mancanza di interlocutori”, son giunte pero’, giusto in tempo, le domande di alcuni “interlocutori”.
Circa le sue aspettative riguardo all’efficacia dell’ azione del governo contro il crimine organizzato il Premier ha risposto cosi: “ Soltanto il nostro Governo ha fatto degli interventi efficaci, il governo della sinistra nella 13° e 15° legislatura non ha fatto nemmeno un provvedimento in queste materie; e poi io – continua- rivolgendomi al Ministro degli Interni gli dissi: se vuoi passare alla storia devi fare questo risultato, devi riuscire a sconfiggere le organizzazioni criminali” dice guardando Maroni e sorridendogli ... Alla domanda da parte di altro “interlocutore” circa lo scontro tra istituzioni ed al punto fino a cui ci si e’ spinti, (in riferimento forse anche al perenne rifiuto del Premier di confrontarsi sul piano legale e giuridico con gli organi competenti) Berlusconi ha risposto cosi’: “ Da parte “nostra” non c'è nessuno scontro con nessuna istituzione e non c'è mai stato, se poi -continua- si vogliono fraintendere le parole che “abbiamo” detto in diverse occasioni, allora questa e’ altra cosa...” Il ministro Alfano, poi alla domanda sulle proteste della Magistratura in concomitanza con l’inaugurazione dell’anno giudiziario risponde cosi’: “noi siamo servitori dello Stato e andremo ad inaugurare l’anno giudiziario, che non si inaugura per i magistrati, ma per noi , cittadini che attendono giustizia, altri -continua – cioè l’Anm , hanno scelto invece di inaugurare la campagna elettorale (?) per il Csm, perché è opportuno sapere che in primavera si voterà per il Csm e dunque noi pensiamo che trattasi di manifestazione elettorale.”

Dulcis in fundo, e’ arrivata la domanda dell’ ultimo "interlocutore" al Premier: “Posso farle una domanda sulla criminalità e la politica in Calabria? -chiede C.M.(Corriere della Sera)- questa e’ una regione dove spesso ci sono dei legami tra la criminalità che conta, quella vera, e la politica: non e’ che si potrebbe fare una norma a livello nazionale per evitare queste collusioni? Collusioni che in questa terra sono tante e tali?” Silvio Berlusconi sorridendo:” mi perdoni ma le do una risposta un po’ ingenua: se fossero noti  questi collusi non sarebbero nelle schiere del più grande partito italiano che si chiama Popolo della Libertà “ . Il Premier qui ringrazia e se ne va.

a.d


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