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Lunedi' 11. Palazzo Grazioli...


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Palazzo Grazioli Nessun segno sul volto, molta serenita', ed una gran voglia di rimettersi all'opera. E' cosi' che e' apparso questa mattina Silvio Berlusconi appena tornato nella capitale.

Il 22 Novembre 2009, il nostro Premier Silvio Berlusconi in una sua nota, divulgata dal portavoce della Presidenza del Consiglio, aveva dichiarato: "È inverosimile che io abbia mai pensato e mai chiesto al Ministro della Giustizia Alfano di fare un decreto avente ad oggetto il processo breve. È nota infine a tutti la stima e la considerazione del Presidente -(parlando di se stesso)- nei confronti del Ministro Alfano".  I tempi pero' sono cambiati.

Proprio in queste ore il Premier ha dato il via libera al maxiemendamento sul processo breve, secondo fonti interne al Pdl, e la riunione tra membri della maggioranza e' da poco terminata a Palazzo Grazioli (residenza romana del leader).  Il provvedimento sul processo breve sarà dunque in Aula da domani a Palazzo Madama. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha appena riferito la decisione presa dal vertice di maggioranza con Silvio Berlusconi: "Andiamo avanti con i disegni di legge gia' calendarizzati alla Camera e al Senato, cioe' sul progetto per assicurare tempi certi ai cittadini impelagati nelle maglie della giustizia e sul legittimo impedimento, che non e' nient'altro che il diritto a governare". Intanto Berlusconi stamattina poco prima del vertice coi colleghi del Pdl, aveva respinto l’accusa di lavorare a leggi ad personam (cioe' di pensare ai propri interessi), accusa rivoltagli da piu' parti e non ultimi, da "quelli dell' opposizione".  Il Premier, infatti, tornato a Roma oggi come promesso, a quasi un mese dal suo ferimento, ha detto: “Non voglio più parlare di leggi ad personam: sono leggi ad libertatem; mi indigno soltanto a sentire queste cose e non voglio indignarmi. Bisogna pensare a fare le riformeâ€. A proposito di riforme, il meeting di questo pomeriggio ha dato priorita' assoluta al vaglio delle pendenze giudiziarie del Premier e prevederebbe due leggi ordinarie: una sul processo breve ed una sul legittimo impedimento. Un legittimo impedimento causato dall'impossibilità per il premier di partecipare ai suoi processi a causa ed in virtu' dei propri impegni politici. Ma durante il vertice di oggi sono state necessarie alcune modifiche sul ‘processo breve’, per renderlo più accettabile al Consiglio Superiore della Magistratura. Il CSM infatti lo aveva già definito incostituzionale. La maggioranza poi vorrebbe anche riproporre un Lodo bis, puntando sull'immunità parlamentare.

Il Leader dell'opposizione Pier Luigi Bersani ha commentato cosi' le intenzioni del Presidente del Consiglio: "il Goveno in questo modo mettera' in crisi il rapporto tra Parlamento e Magistratura..." Non e' procedendo ad oltranza in questo modo, dunque secondo Bersani, anche se "a testa bassa", che si potra' argomentare una discussione sistematica sulle riforme, invece importanti, da attuare in Italia. Riguardo alle domande sull'attuazione delle fondamentali riforme fiscali, il Premier aveva gia' risposto stamattina, in prima battuta, cosi': “Non lo so, c’è da lavorare. Spero si possa fare quest’anno. Soprattutto se c’è la volontà di tutte le parti. Penso si possa fareâ€.

A.D. (DDC)

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