Google+

"OPERAZIONE BROKER": Fastweb e Telecom Italia Sparkle nel ciclone.


clicca qui per le news su Kayenna.com

Operazione broker é il nome dato all'inchiesta partita tre anni fa sul riciclaggio di soldi da"ripulire". Si tratta di una gigantesca frode da oltre due miliardi di euro per cui e' stato chiesto l'arresto di 56 individui. Il riciclaggio avveniva attraverso una rete internazionale di illecite attività finanziarie. Tutti proventi da finte operazioni commerciali, e da un evasione fiscale che oltrepassava i 400 milioni di euro. I tre anni di lavoro dei Ros e Guardia di Finanza hanno portato all' accusa di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di capitali illegalmente acquisiti. La custodia cautelare e' stata chiesta tra gli altri per il Presidente e fondatore di Fastweb Silvio Scaglia, ed il suo amministratore delegato Stefano Parisi. Una maxi frode con fatture false per servizi telematici fantasmi. La Fastweb e la Telecom Italia Sparkle, avrebbero poi agito evadendo il pagamento dell'iva e riciclando poi il denaro sporco con l'acquisto di beni immobili, preziosi...
Nella sessa inchiesta l'altro nome di spicco per cui il giudice per le indagini preliminari ha emesso ordinanza di custodia cautelare e' il senatore Di Girolamo. Le accuse: associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e la violazione della della normativa elettorale, con l'aggravante mafiosa prevista dall'articolo 7 della legge del '91.

Dalle indagini sarebbe emerso, infatti, come spiegato oggi dal Procuratore della  Direzione distrettuale antimafia di Roma Giancarlo Capaldo, che "nel corso della passata campagna elettorale, esponenti della 'Ndrangheta in particolare gli "Arena di Isola di Capo Rizzuto", si sono recati in Germania, nel collegio di Stoccarda, ed hanno raccolto i certificati elettorali dei nostri immigrati. In questo modo hanno poi espresso i voti in favore di Di Girolamo". Tra i capi di imputazione per il Di Girolamo c'é quindi l'aver "attentato ai diritti politici dei cittadini...ma anche falsa dichiarazione a pubblici ufficiali sulla propria identità, falso ideologico in atti pubblici...ecc.
Oggi al termine della conferenza stampa in cui e' stata illustrata ad i giornalisti questa inchiesta , il capo della Procura nazionale antimafia, Piero Grasso ha concluso parlando di strage. "La strage della legalità", ha detto.

DDC

Articoli correlati

fbPixel