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Stefano Gugliotta scarcerato, poliziotto indagato con l'accusa di "lesioni volontarie aggravate"


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Stefano Gugliotta esce dal carcere Roma. Oggi. Il Procuratore aggiunto, Pietro Saviotti insieme al sostituto procuratore Francesco Polino, hanno ottenuto dal gip Aldo Morgigni la scarcerazione di Stefano Gugliotta (25 anni). Il ragazzo fu arrestato lo scorso 5 maggio a Roma, sera della finale di Coppa Italia. Portato nel carcere di Regina Coeli vi é rimasto fino a questa mattina. I magistrati hanno finalmente stabilito che il giovane é stato  "vittima di un atto arbitrario" e così oggi i genitori e i parenti hanno potuto riabbracciarlo all'uscita dal carcere.

Ma non é finita qui; é stato invece inscritto nel registro degli indagati il poliziotto che lo picchiò, per "lesioni volontarie aggravate".Le lesioni volontarie commesse dall'agente (il pugno...) sono infatti aggravate dal fatto che si tratta di un pubblico ufficiale del Reparto Mobile della Polizia di Stato di Roma. Interrogati ieri  anche gli altri agenti intervenuti quella sera, avrebbero testimoniato così: "Non cercavamo uno a caso, per noi il ragazzo è uno degli scalmanati che si sono dispersi verso viale del Pinturicchio dopo gli scontri con le forze dell'ordine in piazza Mancini...", ma questo evidentemente non é valso a giustificare l'atto di violenza commesso dal poliziotto in servizio(uno solo, parrebbe, fin'ora). I Reparti Mobili della Polizia di Stato dipendono dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza quindi sotto diretta responsabilità del Ministero dell'Interno. Il Viminale, dunque,  in caso di esito positivo dell'accertamento delle responsabilità dell'agente, potrà e dovrà costituirsi parte civile. Il che é quanto ha fatto sapere oggi il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito.

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