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ITALIA: UN PAESE DI SAGGI


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Ilpaesedeisaggi Il Presidente della Repubblica Napolitano per sbloccare la situazione governativa del Paese ha avuto bisogno dell’opera di dieci saggi.

Il Presidente del Consiglio Letta per le riforme costituzionali ha bisogno di 35 saggi.

Insomma in Italia c’è un gran bisogno di saggi.

Ma cosa sono i saggi?

Teoricamente persone avvedute e capaci con grande conoscenza della materia da poter dare consigli da seguire senza possibilità di smentita ed in grado di scrivere regole che possano andare bene a tutti.

Praticamente, come sempre in Italia, amici degli amici, protetti da partiti politici, vecchi che dovrebbero oramai godersi le pensioni d’oro di cui sono dotati, incapaci dipinti da menti eccelse.

Ma se l’Italia ha sempre avuto cotanti saggi, come mai si ritrova a questi punti di decadenza?

Non potevano intervenire prima e dare impulso ad un rinnovamento?

La verità è che come sempre nel nostro Paese si tende a prendere tempo.

Napolitano lo prese con la nomina dei dieci saggi per giungere alla rielezione.

Letta per cercare un’intesa tra le varie anime del suo Governo dell’inciucio.

Sono oramai decenni che si discute sulla necessità di fare delle riforme costituzionali, ma non si è arrivati mai ad una conclusione e le motivazioni sono molto semplici: interessi di parte.

I partiti cercano di fare delle variazioni alla nostra Costituzione solo ed esclusivamente a loro vantaggio, vedi il Presidenzialismo.

Cosa importa ai cittadini del Presidenzialismo?

Nulla.

Ai cittadini premerebbe avere un Parlamento più snello, con una sola Camera che legifera, con meno rappresentanti da pagare, con la possibilità di una legge elettorale che permetta di scegliere in prima persona chi li deve rappresentare e la facoltà di poterne giudicare l’operato tramite il voto ed i referendum.

Per fare questo non serve nessun saggio, ma solo la volontà di votare in Parlamento, volontà che manca a chi pensa solo di dovervi restare ben saldo e di cambiare solo se ciò va a proprio favore.

Ai politici invece interessa la governabilità, ossia la possibilità da parte di chi vince le elezioni di poter fare ciò che vuole indipendentemente dalle necessità del Paese.

In conclusione i saggi sono solo un ulteriore perdita di tempo in uno Stato con una disoccupazione alle stelle che per recuperare ai livelli ottimali calcolano che ci vorranno 60 anni, con imprese disperate che chiudono lasciando a casa ulteriori disoccupati, con il fisco che opprime e non permette di far ripartire l’economia.

Per cui anziché perdere tempo pensate ad aiutare gli Italiani a sopravvivere, perché a ridurli in questo stato siete stati Voi con la vostra incapacità e malafede.


RR

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