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Si è dimesso oggi Antonio Piazza, il dirigente che usò il posto di un handicappato e gli squarciò le gomme


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Parcheggia la Jaguar sul posto del disabile poi gli taglia le gomme Lecco - Dirigente, presidente dell'Azienda lombarda per l'edilizia residenziale, politico del Popolo delle Libertà, Antonio Piazza è stato tempista, ma soprattutto un tantino prepotente.

Alcuni giorni fa il PdL aveva chiesto le dimissioni del dirigente in seguito ad un episodio di vergognosa inciviltà.
"Le mie dimissioni non sono assolutamente giuste, non le ho certo date volontariamente. Il mio comportamento è sempre stato improntato nella massima correttezza nel ruolo che ho svolto fino ad oggi nell'azienda lombarda per l'edilizia residenziale. Spero che l'assessore lombardo nelle prossime ore le respinga" aveva commentato il presidente Piazza. Ma cosa aveva fatto per meritare cotanto castigo? In parte ciò che in troppi, abusando anche di tesserini di parenti disabili e quant'altro, quotidianamente fanno.

Antonio Piazza ha parcheggiato la sua Jaguar nello spazio destinato agli invalidi, poco prima dell'arrivo del legittimo titolare del posto auto, portatore di handicap appunto. Il disabile bene ha fatto a chiamare i vigili che non hanno potuto esimersi dal multare il dirigente,  in quanto automobilista e cittadino scorretto. Il gravissimo affronto al presidente dell'Aler avrebbe potuto costare il prezzo delle ruote allo sventurato disabile: infatti il Piazza, recidivo nella propria folle arroganza e prepotenza, al momento opportuno si è vendicato, col danneggiamento, bucandogli le gomme dell'automobile. E invece no, il tesserato del PdL dovrà pagare anche i danni e risarcire la parte offesa, perchè ad immortalare le sua bravata c'erano alcune telecamere di sorveglianza. Oggi, 3 ottobre, l' " Aler Lecco comunica che in data odierna il signor Antonio Piazza ha rassegnato le proprie dimissioni dalla presidenza dell'Aler di Lecco". Con l'addio alla dirigenza sono arrivate poi anche le scuse al partito ed al Presidente di Regione Formigoni, quindi alla moglie, alla figlia e da ultimo alla  vittima, l'invalido avente diritto al posto auto. La domanda oggi però sorge spontanea: e se non vi fossero state le immagini a testimoniare il bruttissimo gesto di Antonio Piazza? Le scuse le avremmo sentite ? Chi lo sa, non ci resta che ringraziare le benedette telecamere di sicurezza.

In Lombardia d'altronde si sa: la tecnologia funziona.
Redazione online Milano
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