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Sono indignato

Montezemolo: intervenire sul fisco

Martedì 04 Maggio 2010 13:34


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Montezemolo: intervenire sul fisco

Luca Cordero di Montezemolo, auspica un fisco più equo e un maggior contrasto all'evasione fiscale

L'ex presidente di confindustra Luca Cordero di Montezemolo ha dichiarato che necessita intervenire sul fisco per equità e contrasto all'evasione. Ha inoltre aggiunto che non si possono abbassare le tasse, ma che devono pagarle tutti. Sembra la scoperta del secolo, ma ad oggi tutte le ricette non hanno sortito l'effetto sperato, ultimi gli studi di settore. Quindi la domanda è: qual'è la sua ricetta Sig. Montezemolo? Tanto per cominciare se non si abbassano le tasse ai ceti meno abbienti e soprattutto al ceto medio, oggi il più tartassato e rappresentato da tutta una fascia di lavoratori dipendenti, di sicuro non si esce dalla crisi e non si aiuta l'economia a ripartire. Inoltre  solo invogliando con un abbassamento di aliquote e vigilando, punendo effettivamente gli evasori, si può aumentare il gettito, portando chi oggi non paga a versare il dovuto. Un esempio è la tassa sull'acquisto di un immobile, se invece che il 3% si dovesse pagare l'1% in caso di prima casa, anzichè dichiarare un prezzo di acquisto di 600mila euro si potrebbe dichiarare il vero ossia 1milione 700mila euro. Ovviamente in Italia si pensa: bene così pago solo l'1% dei 600mila, e questo avviene perchè nessuno riesce a costringere chi è preposto al controllo ad effettuarlo seriamente. Quindi non è un problema di leggi, le quali esistono e sono anche troppe e confuse, ma un problema di applicazione delle stesse da parte degli organi vigilanti. Inoltre forse con tasse più basse si invoglia maggiormente a pagarle, soprattutto se si è consci che diversamente si può incorrere in dure sanzioni. Certo che se come oggi tanti hanno la certezza di non essere sanzionati a nulla servirà qualsivoglia riforma.

RR

 

Scajola si è dimesso

Martedì 04 Maggio 2010 11:23

ex ministro Claudio Scajola A suo dire vittima di un processo mediatico il ministro Scajola ha rassegnato le dimissioni, cosa rara in un governo Berlusconi. Risulta strano credere che si arrivi a tale decisione solo per il tam tam dei media, la sensazione é che le prove ci siano e stiano mettendo in difficoltà il potente uomo ligure che qualche giorno fa era stato invitato dal presidente del consiglio a resistere ad oltranza sulla sua poltrona. Diamogli comunque atto di aver avuto la coerenza di questo passo sempre più raro in un paese dove la cosa più importante resta l'inamovibilità dalle posizioni raggiunte. Adesso restiamo in attesa degli sviluppi giudiziari di questa vicenda.

RR





 

Scajola, i testimoni e le carte lo accusano

Venerdì 30 Aprile 2010 08:17

Il Ministro Scajola Un altro chiaro caso di abuso di potere. Il ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola è accusato di aver frodato il fisco nell'acquisto dell'appartamento di Roma da lui effettuato nell'anno 2004 dalle sorelle Papa. Oltre a ciò pare che 900mila euro provenissero direttamente dalle tasche del costruttore Diego Anemone, figura ormai nota poichè legata a tutti i lavori commissionati per le grandi opere. Il valore reale di acquisto è stato di 1 milione e 700mila euro, il valore dichiarato 600mila euro.

Cosa c'è di strano? Il ministro si è comportato ne più ne meno come la maggioranza degli italiani di fronte al notaio all'atto dell'acquisto della casa, ossia ha dichiarato meno del pattuito per pagare meno tasse allo Stato. Ma a differenza degli altri lui rappresenta lo Stato, e se quelli come lui truffano lo stesso, come si può pretendere che i cittadini abbiano rispetto per le istituzioni e siano ligi nelle dichiarazioni e nel pagamento delle tasse?

Soprassediamo poi sulla lauta regalia del costruttore, ormai queste cose non ci meravigliano più, così come non ci meraviglia l'attegiamento del Presidente del Consiglio il quale non ha trovato di meglio che consigliare al ministro di difendersi con i denti da questo attacco al potere come se la casta non dovesse rispondere del proprio operato a nessuno.

Ci chiediamo: finirà mai questa supponenza di chi ci governa, questo senso di impunità oramai diffuso che porta questi personaggi ad ergersi al di sopra della legge?

Speriamo che qualcuno all'interno della maggioranza si renda conto che il paese non può sopravvivere a lungo a questo scempio.

RR

 

Bossi: "Fine dell'alleanza con il Pdl"

Venerdì 23 Aprile 2010 13:31

Fine del PDL  Bossi: "Fine dell'alleanza con il Pdl"  Questa la dichiarazione di Bossi alle ore10.27 di questa mattina. Sarà tutto vero?
L’alleanza si sgretola solo perché un gruppo di parlamentari del P.d.L. si
dichiara non appiattito sulle posizioni della Lega?

Sembra l’ennesima provocazione di un uomo che ha fatto degli slogan la sua ragione di vita. Provocazioni continue, minacce di reazioni anche violente, adesso la minaccia di far cadere il governo. Ma come fino ad ieri il miglior amico e fedele alleato di Berlusconi ed oggi improvvisamente possibile esecutore del governo.

L’uomo della Padania ha sempre approfittato della sua posizione di ago della bilancia per pretendere provvedimenti invisi a parte della maggioranza, soprattutto a quella che ancora crede nell’unità del nostro paese. Non poteva questa componente continuare a fingere che tutto andasse bene, portando il paese verso la deriva antidemocratica tanto cara a Bossi e compagni.

Auguriamoci che la parte sana della politica nazionale rinsavisca riportando nei giusti termini il dialogo politico il quale dovrebbe essere fatto di sano confronto di programmi e che permetta di effettuare quelle riforme necessarie al paese. Notare che tali riforme non sono necessariamente quelle inerenti la forma di governo, la quale interessa solo a chi vuole governare a proprio piacimento, ma soprattutto quelle che aiuterebbero il paese a modernizzarsi, semplificare la legislazione e la promulgazione di leggi necessarie alla ripresa economica, civile e morale della nostra nazione.

RR

 

IL GESTO DI TOTTI

Venerdì 23 Aprile 2010 11:48

Il gesto di Totti Si fa un gran parlare del gesto di Totti alla fine del derby con la Lazio. Chi stigmatizza e chi minimizza. Adesso interviene la società  A.S. Roma che sul suo sito definisce Totti un patrimonio di tutti.

A questo punto potremmo far intervenire anche l’UNESCO e farlo dichiarare patrimonio dell’umanità così il cerchio sarà completato.

Se dobbiamo commentare l’avvenimento si potrebbe dire che se tutti gli addetti ai lavori del mondo del calcio evitassero di fare gesti o commenti inappropriati darebbero meno adito ai vari facinorosi che frequentano gli stadi e meno alibi agli stessi per compiere quei gesti sconsiderati di cui si riempiono le cronache.

Inoltre la Sensi sostiene che Totti sia un benefattore ed una persona da portare ad esempio dei nostri figli. Mi sento di dissentire in quanto è facile con i lauti e facili guadagni di questo personaggio ergersi a paladino dei deboli ed inoltre ai nostri figli cosa insegna? Che non serve l’intelligenza e lo studio per avere successo nella vita, ma che basta riuscire ad entrare nel mondo dello show-business, di cui fa parte anche il calcio. Purtroppo i modelli per i giovani sono sempre più quelli che emergono dai vari reality che ci vengono propinati dalla TV generalista e per i genitori diventa sempre più complicato far intendere che con la conoscenza e l’applicazione si può cercare di emergere. Ma certo questo è un concetto meritocratico che poco si addice alla società moderna fatta di falsi miti e di persone che devono il proprio successo solo all’esposizione mediatica e non alle proprie capacità.

Auguriamoci che con il tempo sempre più persone si rendano conto che il bene di tutti si ottiene solo con dei comportamenti consoni al vivere civile.

RR

 

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