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Sono indignato

RIFORMA FISCALE: ELIMINARE IL DENARO CONTANTE

Giovedì 24 Novembre 2011 09:43


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Riforma fiscale, eliminare i contanti Avevamo già lanciato giorni fa la proposta di una riforma del fisco che permettesse di dedurre dal reddito gli acquisti effettuati da ogni famiglia (http://www.kayenna.net/dovere-di-cronaca/1780.html), misura che avrebbe aiutato la lotta all'evasione e spostato il peso della tassazione sulle imposte indirette, garvando in tal modo su chi può permettersi di spendere di più.

Un altro sistema di lotta all'evasione potrebbe essere l'eliminazione del denaro contante.

Infatti incentivando i pagamenti elettronici si otterrebbe ugualmente lo scopo di far emergere i guadagni di coloro che non dichiarano i propri redditi.

Vi immaginate se andando da uno medico specialista all'atto del pagamento si facesse una strisciata di carta di credito o bancomat anzichè pagare in contanti? Lo stesso non potrebbe più fare il giochetto di chiedere una cifra più alta in presenza di ricevuta, ma sarebbe costretto a farla e quindi a dichiararla.

Stesso discorso per meccanici, idraulici, muratori e tutte le categorie che possono permettersi di lavorare in nero.

Eliminando il lavoro nero automaticamente aumenterebbero le partite IVA ed il versamento di tale tassa per ogni prestazione.

Sembra che il Governo Monti stia pensando di introdurre questa modalità, ma la riforma nascerebbe già monca poichè interesserebbe i pagamenti al di sopra di una certa soglia (300 - 500 euro o più) non recependo che la maggiore evasione si ha soprattutto su tante parcelle di cifra più bassa ed inoltre l'applicazione di una soglia permetterebbe di pagare comunque dilazionando e quindi perdendo la tracciabilità del denaro.

L'unico modo per stanare gli evasori ed aumentare il gettito fiscale nelle casse dello Stato è trovare soluzioni che consentano di seguire i flussi di denaro, e l'eliminazione del denaro contante è una di queste.

RR



 

GOVERNO MONTI: GRANDE ATTENZIONE AI GIOVANI, MA I MINISTRI SON TUTTI VECCHI

Mercoledì 16 Novembre 2011 15:19

I nuovi ministri son tutti vecchi E venne il giorno del Governo Monti. 18 Ministri tutti datati, in pensione o vecchi professori. Il più giovane è del 1962. Indubbiamente persone di grande esperienza, speriamo non troppo bolliti, che come aveva detto in conferenza stampa durante le consultazioni avranno un occhio di riguardo per i giovani, perchè dobbiamo pensare al futuro dei nostri figli, come se i suoi avessero problemi.

Infatti si è fatto un gran riempirsi la bocca della necessità di eliminare i privilegi a favore dei più giovani, poichè oggi si va in pensione troppo presto dopo difficilmente ci si andrà.

Ecco il problema tutto li. Si scopre che i privilegiati sono i lavoratori dipendenti che vanno troppo presto in pensione e non coloro che hanno fondi infiniti a loro disposizione.

Alla domanda se farà la patrimoniale Monti ha risposto "la chieda lei". Il segno è inequivocabile, tante belle parole, ma a pagare saranno sempre gli stessi.

Attenzione ai giovani, ma per il momento non premiamone nessuno dandogli la possibilità di entrare nelle stanze dei bottoni e dare un contributo di novità ad una compagine che sembra nata solo per fare gli interessi, come sempre di industriali e finanzieri.

Lo avevamo promesso vigileremo giorno per giorno.

RR

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Mario Monti: l'effetto sui mercati è già finito?

Martedì 15 Novembre 2011 13:58

Al secondo giorno dopo aver ricevuto il mandato dal Capo dello Stato l'efetto Monti sui mercati è già finito.

Infatti la borsa è tornata a crollare e lo spread ha più che sforato la quota 500 attestandosi a 520 con l'interesse dei Btp al 7%.

Ci si potrebbe chiedere come mai. Ieri Mario Monti nella conferenza stampa ha dichiarato che i mercati sono pazienti e che comunque i tempi costituzionali vanno rispettati, da quì la lunga trafila delle consultazioni con i gruppi parlamentari a cui è dovuto giustamente sottostare.

Oggi ha completato il tutto e si è recato al Quirinale, si spera per accettare l'incarico, del resto ha ottenuto il via libera da tutti tranne che dalla Lega, e per stilare al più presto la formazione del suo Governo.

Come mai i mercati non premiano più? La motivazione si può trovare sia nel fatto che comunque non si è ancora messo mano a nessuna legge o riforma, sia nella speculazione che continua.

Vedremo se veramente basterà la presenza dei soloni dell'economia nazionale a far si che si fermi la bolla speculativa.

La sensazione è che questa continuerà sino a che il Governo ombra dell'economia mondiale non avrà ottenuto ciò che brama. Uno Stato debole e privo di risorse, vedi vendita del patrimonio immobiliare, dei terreni agricoli, delle aziende statali e municipalizzate e possibilmente di tutto ciò che oggi rappresenta lo stato sociale dal quale i cittadini meno abbienti traggono un aiuto per sopravvivere.

Cosa succederebbe se le strutture ospedaliere passassero in mano ai privati? Un dramma sociale.

Il debito pubblico si potrebbe anche risanare, ma a che prezzo? Al prezzo dello scontro sociale tra i più ed i meno abbienti.

Ieri Monti ha parlato di equità, di sacrifici ma non di lacrime e sangue.

Ci auguriamo che sia così e che i tagli non colpiscano sempre gli stessi, poichè in tal caso prima o poi la corda si spezzerà.

RR

 

SILVIO BERLUSCONI SI E' DIMESSO

Sabato 12 Novembre 2011 21:34

Dopo essere salito al Quirinale ed essersi intrattenuto con il Capo dello Stato Napolitano, Silvio Berlusconi ha rassegnato le sue dimissioni da Capo del Governo Italiano.

Si chiude così uno dei periodi più controversi della Storia del nostro Paese, un periodo costellato di scandali, processi per corruzione, e inattività politica sul fronte economico.

Finisce il Governo che, a differenza di quanto aveva promesso, ha tartassato gli Italiani, ha sottovalutato una crisi economica mondiale ed ha portato l'Italia sull'orlo della bancarotta.

Adesso vedremo se le forze politiche appoggeranno il Governo che si andrà formando, presumibilmente, sotto la guida di Mario Monti, partiti che nelle ultime ore cercano di dettare condizioni, cosa che farebbero meglio ad evitare tutti visto lo stato di degrado del nostro Paese, della nostra economia e della vita dei più che hanno loro e solo loro provocato.

Niente condizioni, il nuovo Governo dovrà nascere con pieni poteri per poter arginare la deriva in cui L'Italia si trova.

RR

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FIDUCIA ALLA CAMERA SULLA LETTERA ALL'UE

Martedì 08 Novembre 2011 11:08

Lettera di Berlusconi all'Unione Europea Oggi la Camera dei Deputati voterà la fiducia al Governo Berlusconi sulla lettera inviata la settimana scorsa all'UE.

Ancora una volta la fiducia passerà e questa volta è d'obbligo. Infatti il Paese non può rischiare di scontentare l'Europa e non mantenere fede agli impegni presi durante il G20.

Quindi neanche le opposizioni hanno oggi l'interesse di sfiduciare il Governo, il quale si basa su questo per proseguire nella sua distruzione del Paese. Però il modo ci sarebbe. La maggioranza perde i pezzi, altri sette deputati sono passati al Gruppo misto ed all'UDC. Quindi se oggi la fiducia passasse con l'astensione dei dissidenti, il Premier sarebbe costretto a prendere atto che non ci sono più i numeri per governare e quindi rimettere il mandato nelle mani del Capo dello Stato aprendo la crisi.

Come sempre tutto dipenderà dalla lettura che si darà agli avvenimenti, anche perchè il più grande mistificatore della Storia D'Italia, riesce sempre a volgere a suo favore tutto ciò che accade non ammettendo che in questo momento dal Parlamento non escono leggi, che il Paese è completamente bloccato a causa dell'impossibilità di governare da parte sua e che in queste condizioni è inutile pensare in una ripresa economica da parte dell'Italia.

Continuiamo a pensare che per il bene del nostro Paese questo Governo dovrebbe lasciare il posto ad uno meno politicizzato, con meno problemi giudiziari da risolversi e con meno interessi privati.

RR

 

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