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Sono indignato

RIFORMA DELLA GIUSTIZIA PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA

Venerdì 25 Febbraio 2011 08:55


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La democrazia italiana
La necessità del capo del Governo italiano e dei suoi sodali di fermare la macchina della Giustizia nei loro confronti è sempre più impellente.

Sul tavolo del Consiglio dei Ministri starebbe per arrivare una riforma che comporterebbe una mini prescrizione per chiudere i processi Mills e Mediaset, ma soprattutto l'eliminazione dell'azione penale obbligatoria. Inoltre il Csm dei pubblici ministeri sarebbe soggetto al Guardasigilli, i procuratori eletti dal popolo, i togati del CSM ridotti ad un terzo e sorteggiati, l'allargamento  del numero dei laici a due terzi, ed infine lo stesso Csm  non potrà più dare pareri sulle leggi né  fare documenti di indirizzo politico.

Insomma mani legate, altro che mani pulite di ormai antica memoria.

Se davvero passasse tale riforma, per l'Italia sarebbe l'inizio di una nuova Repubblica, quella dell'istituzionalizzazione del malaffare. Proprio così, nel paese in cui imperano le mafie e la corruzione, andremmo anche a fermare l'unico mezzo per osteggiarle, la Magistratura.

I cittadini non possono restare insensibili di fronte a questo tentato Golpe del Governo, i parlamentari sani, di qualsiasi schieramento, devono impedire che si realizzi. Dobbiamo fare appello al buon senso di chi dovrebbe votare questa "riforma" in  Parlamento. Dobbiamo sperare che l'ultimo baluardo della Democrazia, ossia il nostro Presidente della Repubblica, conservi la forza di dire no ad ogni tentativo di deriva da parte di questo Governo che difende, con tutto ciò che gli rimane, la politica del malaffare, in contrapposizione a quelle che sono le vere necessità del paese e dei cittadini.

E' quanto mai necessario poter tornare alle urne prima possibile, è a rischio la nostra Democrazia.

RR

 

Federalismo,Terrori e Terroni

Giovedì 03 Febbraio 2011 15:51

Federalismo Fiscale e Meridionalismo Ci siamo: sta per arrivare il tanto temuto federalismo che, (sembra essere opinione comune), quantomeno al sud, piomberà come l'ennesima sciagura sulle teste dei poveri Terroni. La notizia è di quelle forti, di quelle che lasciano strascichi importanti e danno adito a commenti di ogni genere. Ma, a chi si chiedesse come questo sud ha intenzione di reagire, la risposta è presto data. .

Il sud è rassegnato! Provato come è dalla sua storia, recente e passata, da amministrazioni fallimentari ,da anni passati in "un limbo" che ha sempre avuto più il sapore dell'inferno che del paradiso , costantemente in bilico tra il rilancio e il baratro. E cosi, mentre il paese corre, cercando di evolversi, questa parte d'Italia se ne sta stesa su un comodo letto di indolenza, come una bellissima donna, “nobile decadutaâ€, svogliata, altezzosa, che, rimembrando i fasti di un tempo (ormai lontanissimo) aspetta che qualcuno le porti la colazione a letto. Appare, dunque, difficile e doloroso capire come un popolo che ha fatto dell'intraprendenza e del lavoro uno stile di vita e che, proprio grazie a quel lavoro ed a quell'intraprendenza ha reso grande il nostro ed altri paesi, sia eternamente fermo ai blocchi di partenza. Appare difficile e doloroso capire come un popolo che, grazie al sacrificio ed all'abnegazione, si è "guadagnato" l'appellativo di TERRONE, possa essersi ridotto a questa immobilità di muscoli e pensiero, continuando ad usare, come alibi, seppur tremendamente reale e concreto, la criminalità organizzata ed a considerare, per questo,il federalismo come una sciagura.

Questo mostro chiamato "federalismo fiscale", invece, potrebbe essere l'ultima, oltre ad essere sicuramente l'ennesima possibilità di rilancio. C'è bisogno, però, di fiducia, c'è bisogno di coraggio, c'è bisogno di lungimiranza e di reale coscienza dei proprio mezzi per far si che questa bellissima ed apatica donna si scuota dal torpore, si alzi dal letto e vada a lavorare.

Antonio D'Arco

 

Arbitri serie minori: categoria in pericolo

Lunedì 20 Dicembre 2010 20:12

Aggressioni sui campi di gioco La giornata del 19 Dicembre non è stata buona per gli arbitri delle serie minori della Liguria. Nella provincia di Savona un arbitro esordiente in terza categoria è stato aggredito e malmenato da alcuni giocatori che lo ritenevano reo di chissà quali abnormità (avevano solo perso 5-0). Il ragazzo, classe '89, veniva raggiunto da due calciatori che dopo averlo colpito alla nuca con un pugno lo riempivano di calci procurandogli lesioni al collo ed al cocige diagnosticate al pronto soccorso della città di Savona.

Nella stessa giornata su un altro campo della stessa provincia un arbitro all'esordio in seconda categoria veniva ripetutamente insultato ed aggredito da un massaggiatore della squadra di casa e non finiva malamente solo grazie all'intervento dei dirigenti della squadra stessa che lo trattenevano ed allontanavano.

A questo punto viene da chiedersi a che prò questi ragazzi devono rischiare la propria salute, se non la vita, per andare a far disputare queste partite tra trogloditi e non tra sportivi.

Il calcio è uno sport sempre più esasperato, mamme inviperite che urlano contro tutto e tutti per le partite di bambini dagli otto anni in su. Padri inferociti e convinti che tutti gli errori siano degli arbitri, non notando i propri figli sbagliare clamorosamente i gesti tecnici più elementari. Allenatori e dirigenti sempre propensi a colpevolizzare la categoria arbitrale, anzichè valutare onestamente l'operato della stessa, e le capacità proprie e dei propri giocatori.

 

Pompei crolla: Bondi rassicura?

Mercoledì 01 Dicembre 2010 17:54

Pompei crolla, Bondi rassicura
Se le rassicurazioni arrivano dal ministro Bondi povera Pompei. Quali sono le competenze in beni culturali ed ambientali dell'attuale ministro? Forse quelle di aver attraversato tutto l'arco parlamentare pur di assicurarsi un posto in un governo, e di essere diventato il più strenuo difensore del premier.

Tornando a Pompei è allarmante l'atteggiamento di minimizzare ciò che accade da parte dei rappresentanti del governo, alcuni dei quali, vedi Lega, hanno addirittura negato la possibilità di stanziare fondi per proteggere il sito archeologico, evidenziando come sia molto più importante intervenire nel Nord-Est a seguito delle recenti alluvioni.

Indubbiamente il problema alluvioni non è da poco, ma perchè analoghe dichiarazioni non sono state fatte per quelle avvenute in Liguria ed in Toscana o come dimenticare la Calabria? Dimenticavo non sono grandi bacini di voto per il partito del Nord.

Vorrei rammentare alle istituzioni italiane che il sito archeologico di Pompei è uno dei più importanti al mondo, con un numero di visitatori di alcuni milioni l'anno, con conseguenti benefici per l'industria turistica del nostro paese, che se ben sfuttata porterebbe molti posti di lavoro e un aumento del PIL nazionale. Ma come sempre in Italia Ã¨ un settore che non desta grandi appetiti, per cui non vale la pena investirvi.

E pensare che la soprintendenza della regione Campania negli ultimi anni ha anche lavorato per rendere più moderna la visita degli scavi, ad esempio facendo osservare i tecnici al lavoro tramite passerelle sospese e tecnologie multimediali, oppure visitare alcune domus, vedi quella di Giulio Polibio, con un percorso didattico con l'ologramma del padrone di casa che accompagna il visitatore ed altre innovazioni che se fosse per i vari Bondi, Calderoli e compagnia bella non si sarebbero mai realizzate.

Auguriamoci che al più presto ci sia qualcuno di veramente competente a difendere la ricchezza artistica e culturale del nostro paese.

RR

ARTICOLI CORRELATI:I nuovi crolli di Pompei e le rassicurazioni del Ministro Bondi.

 

ELEZIONI nel 2011?: speriamo!!!

Lunedì 22 Novembre 2010 12:10

Elezioni anticipate - l'Italia è alla frutta Sono sempre più insistenti le voci di elezioni anticipate nel 2011. Le vuole ovviamente l'opposizione, la quale spera di scalzare l'attuale maggioranza, le vuole la Lega, che spera in caso di vittoria di aumentare la propria compagine e quindi di essere ancora più discriminante nelle scelte di governo, con ovvio grave danno per tutto il paese. Chi non si capisce ancora se le desidera è il nuovo partito di Fini, Futuro e Libertà, tra le cui fila ci sono come sempre falchi e colombe ossia chi non vuole uscire dalla maggioranza con Berlusconi, e chi invece si rende oramai conto del fatto che mai si potrà veramente governare con chi cerca solo di cambiare le leggi e la costituzione del nostro paese solo per il proprio tornaconto personale, soprattutto dal punto di vista giudiziario.

Andare quindi alle elezioni, dopo aver varato la legge finanziaria dimostrando senso di responsabilità nei confronti del paese.

 

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