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Il costo della DEMOCRAZIA. Il senatore Lusi racconta: soldi per prestiti, immobili e investimenti in Canada.


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Il costo della DEMOCRAZIA: Il senatore Lusi racconta, soldi per prestiti, immobili e investimenti in Canada. Il senatore Luigi Lusi si è allontanato stremato dalla Procura di Roma, quando, martedì sera ha subito sei ore di interrogatorio davanti ai magistrati Alberto Caperna e Stefano Pesci; da quell'incontro ne è scaturito un verbale di sei pagine dove, l'ex tesoriere della Margherita  ha ricostruito il suo ruolo e un presunto patto di spartizione dei fondi residui del defunto partito tra le due correnti dei Rutelliani e Popolari, una valanga di soldi sottratti al popolo italiano per interessi privati, prestiti, investimenti all'estero:

Ecco un significativo estratto dall'interrogatorio: “Dal 2007 c'era necessità di mettere al sicuro i beni dei rimborsi elettorali. Io non volevo nascondere nulla perché questo modo di gestire serviva a proteggere le operazioni fiduciarie. Non volevo truccare i bilanci. Io operavo come fiduciario e per fare queste operazioni ho usato le società Luigia ltd e TTT srl. Le operazioni fiduciarie sono quelle sugli immobili, dunque l'acquisto della villa di Genzano e della "nuda proprietà" di quella di Ariccia oltre all'appartamento di via Monserrato a Roma. Inserisco in questo elenco di operazioni fiduciarie anche la ristrutturazione delle case di Capistrello, i tre milioni di euro che sono stati depositati sul conto di mia moglie e alcuni prestiti infruttiferi fatti ad alcuni miei familiari. In particolare uno a mio fratello di 100 mila euro, a mio nipote 120 mila, a due miei amici 360 mila euro, a un altro nipote 130 mila... La società Filor l'ho costituita nel 2007 e sta realizzando un immobile in Canada. Questa non è un'operazione fiduciaria, mia moglie non sa nulla sull'utilizzo dei fondi della Margherita, pensava che fossero miei risparmi. Non lo sapevano i miei nipoti che mi hanno fatto soltanto un favore, lo stesso vale per mio cognato. In Canada ho trasferito un milione e 600 mila dal conto di mia moglie alla Filor, 270 mila dalla TTT... I viaggi sono spese inserite nel sistema di cui ho parlato. Per quanto riguarda i soldi che ho speso voglio precisare che, terminato l'incarico di tesoriere avrei fatto la differenza tra quanto speso e quanto era da restituire alla cassa del partito”.

Lusi ha raccontato ai pm dell'accordo, "di cui ero considerato garante, per la ripartizione dei fondi e delle spese tra Popolari e Rutelliani, i Popolari sapevano bene come le risorse erano tra loro distribuite. Lo sapeva anche Rutelli, mentre i Popolari non sapevano quanto aveva lui. Forse tra le due compagini Rutelli ha avuto qualcosa in più, perché eravamo da sempre in sodalizio politico stretto e perché era comunque il presidente del partito".

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