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Sono indignato

F-35 CONFERMATO IL RIDIMENSIONAMENTO DEGLI ORDINI

Mercoledì 15 Febbraio 2012 10:31


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F-35 CONFERMATO IL RIDIMENSIONAMENTO DEGLI ORDINI Il Governo per bocca del Ministro della Difesa Di Paola ha confermato la riduzione della commessa di acquisto dei caccia Joint Strike Fighter meglio conosciuti come F-35 da 131 a 90, con una diminuzione ancora più cospicua di quella già preventivata nel nostro precedente articolo del 12 Gennaio (http://www.kayenna.net/sono-indignato/1971.html).

Tale riduzione permetterà allo Stato di risparmiare circa 6 miliardi di euro che non sono pochi in questo momento di crisi in cui si chiedono sacrifici a tutti gli Italiani, soprattutto i meno abbienti.

Altra significativa riduzione sarà quella dei quadri dell'esercito dove il personale si ridurrà di 43mila unità con ulteriori risparmi che passeranno dai costi agli investimenti in modo da modernizzare e mantenere competitive le nostre forze armate rispetto a quelle dei partner europei e della Nato.

Siamo lieti di aver contribuito a tenere alta l'attenzione su questo tema, così come fatto da milioni di utenti del Web, così da aver fatto capire al Governo la necessità di ridurre le spese militari.

RR

 

MOODY'S TAGLIA IL RATING DELL'ITALIA

Martedì 14 Febbraio 2012 12:17

MOODY'S TAGLIA IL RATING DELL'ITALIA Ci risiamo, un nuovo taglio del rating è arrivato da parte di Moody's. L'Italia passa da A2 ad A3 e la motivazione è sempre la stessa, incertezza nella tenuta del debito pubblico a causa della mancanza di riforme strutturali.

Ovviamente siamo in buona compagnia poichè tutti in Europa vengono declassati o indicati con outlook negativo.

Quindi neanche il Governo Monti, indicato in Europa e perfino dal Presidente degli USA Obama come la persona giusta al posto giusto, riesce a far ricredere le agenzie americane che continuano a gettare scompiglio nei mercati con queste loro valutazioni.

Continuiamo a pensare che dietro, più che una vera e propria valutazione di merito, ci siano interessi non proprio puliti.

Innanzi tutto le misure prese dal Governo in carica, ma anche quelle del precedente, cominceranno a dare i loro frutti nell'arco dell'anno, e non potrebbe essere altrimenti, diversamente si doveva mettere le mani in tasca degli italiani con retroattività ed in alcuni casi si è fatto.

Ci è stato imposto l'innalzamento dell'età pensionabile ed è stato fatto, si è attenuato seppur di poco il costo della politica, si è fatto un decretto sulle liberalizzazioni per cercare di rilanciare il mondo del lavoro, si è operato sulle semplificazioni, si discute la riforma del lavoro.

In poco più di due mesi il Governo ha prodotto più risultati, di quelli richiesti dall'estero, di quanti operati dai governi degli ultimi 20 anni.

O danno il tempo al Professor Monti ed ai suoi compari di lavorare o altrimenti lo dicano chiaramente che mirano a minare la stabilità dei paesi europei onde trarre vantaggi per la loro economia.

Sarebbe l'ora che i mercati passassero a valutazioni più attendibili di quelle di questi signori che aumentano e diminuiscono la credibilità dei paesi a loro piacimento.

L'economia reale è qualcosa di diverso da quella artefatta creata ad hoc da queste famigerate agenzie di rating.

RR

 

MONTI - FORNERO - MARTONE ED ORA CANCELLIERI

Lunedì 06 Febbraio 2012 15:07

MONTI - FORNERO - MARTONE ED ORA CANCELLIERI Dopo il Ministro Fornero e l'articolo 18, Martone con gli studenti sfigati, Monti con la monotonia del posto fisso ecco entrare nella top ten delle dichiarazioni infelici anche la ministro Cancellieri che sostiene che i giovani vogliono il posto fisso e vicino alla mamma.

A questo punto viene spontaneneo chiedersi a che pro tutte queste dichiarazioni che sembrano dettate più dall'incapacità di gestire la notorietà da parte di questi tecnici, piuttosto che dall'accensione del cervello prima di parlare.

Semplice, si butta carne sul fuoco della polemica e più se ne mette più si riuscirà a far digerire altre leggi impopolari soprattutto e sempre a sfavore della classe dipendente.

Lentamente si cerca di convincere che esiste una migliore possibilità di vita e di lavoro per i giovani. Infatti mentre le statistiche dimostrano impietosamente che i giovani non trovano impiego cosa fanno i nostri rappresentanti di Governo? Minano le basi ai lavoratori attualmente con impiego, tentativo di riforma dell'art. 18, aumentano l'età pensionabile così che i posti disponibili si libereranno con svariati anni di ritardo, e con l'ultima dichiarazione del Ministro dell'Interno minano anche l'ultimo baluardo di certezza ossia il welfare familiare.

Proprio così caro ministro Cancellieri, i nostri figli hanno proprio nei loro genitori l'appoggio che gli può consentire di vivere con lavori precari ed a basso stipendio, e lei vuol far credere che starebbero meglio allontanandosi da casa per trovare opportunità lavorative?

Con quali contratti? Con quali stipendi? Con quali prospettive di vita?.

Lontano da casa bisogna mantenersi, pagare un affitto, arrangiarsi per mangiare, senza contare i trasporti per andare sui luoghi di lavoro, tutte cose che la famiglia copre gratuitamente.

Certo i vostri figli non hanno questi problemi, loro possono stare fuori casa a studiare, a lavorare e di sicuro con le vostre raccomandazioni non hanno problemi a trovare posti di lavoro molto ben remunerati. Quindi si allontani i suoi di figli da casa e non vada a rompere i già fragili equilibri delle famiglie italiane, loro non possono permetterselo.

RR

 

MONTI ED IL POSTO FISSO

Giovedì 02 Febbraio 2012 14:38

Mario Monti e il posto fisso Durante la trasmissione televisiva Matrix il premier in pectore Mario Monti ha definito il posto fisso noioso.

Lasciando perdere facili risposte a questa affermazione quali "lo vada a dire ai precari ed ai disoccupati" si pùò considerare che in una società come la nostra, con livelli occupazionali scadenti e sempre più difficoltà a trovare un lavoro il posto fisso è una garanzia di sopravvivenza, notare non per il singolo, ma per tutta la sua cerchia familiare.

Diverso è il discorso se lo si valuta dal punto di vista della varietà del lavoro e della volontà di migliorarsi e di competere.

Dal 1950 ai primi anni '80, in pieno sviluppo economico, l'offerta di lavoro era ai massimi e creava quindi grandi opportunità per chi aveva voglia di cimentarsi in cambiamenti e crescita professionale. Ad un operaio specializzato capitavano diverse opportunità e poteva permettersi di scegliere condizioni migliori spostandosi tra diverse fabbriche. Per un giovane che si avviava al lavoro spesso bastava un titolo di studio ottenuto con un buon profitto per essere al centro dell'attenzione di più aziende e quindi valutare la soluzione migliore per il proprio futuro.

Ovviamente, come in ogni epoca, c'erano anche coloro che una volta piazzati in un posto a tempo indeterminato, tiravano i remi in barca e vivacchiavano sino al raggiungimento della pensione di anzianità.

Dai primi anni novanta la situazione si è capovolta. Sempre meno opportunità di lavoro, aziende ad inventare crisi e necessità di riorganizzazione onde diminuire il personale, maggior numero di disoccupati.

Cosa è successo? Semplice gli imprenditori di una volta vedevano come primaria la produzione dei beni da vendere e lavoravano su quantità e qualità degli stessi, aumentandone il numero e quindi espandendo le proprie imprese.

Dopo sono arrivati i finanzieri, ossia coloro che depauperano il patrimonio delle aziende e le riducono al minimo della sopravvivenza se non al fallimento onde arricchire se stessi ed i maggiori azionisti, quasi sempre banche ed assicurazioni.

Quindi l'offerta di lavoro si è ridotta drasticamente e la possibilità per i lavoratori di cambiare è quasi scomparsa.

E' chiaro che con un tale scenario pensare che i lavoratori debbano pensare di cambiare continuamente attività diventa improponibile.

Inoltre per l'ennesima volta le parole di un esponente governativo hanno cercato di creare una guerra tra poveri, ossia tra chi ha precarietà e difficoltà nel trovare un lavoro e chi invece una occupazione ce l'ha.

Smettetela di portare l'attenzione su falsi problemi. Create posti di lavoro per tutti. Quando ci sarà ricchezza di opportunità, la mobilità verrà da sola perchè chi si sente stretto ed annoiato nel suo ruolo potrà provare l'ebbrezza del cambiamento. Ma sino a che la situazione del nostro Paese sarà quella attuale, caro Monti, la smetta di fare uscite fuori luogo e si rimbocchi le maniche per risolvere seriamente il problema dell'occupazione, non colpendo chi lavora, ma creando i presupposti per l'eliminazione della precarietà e la crescita occupazionale.

Meno parole e più fatti.

RR

Marco Travaglio: professori del governo carenti nella logica (2 febbraio 2012)

 

GIAMPAOLO PANSA: CARTA STRACCIA

Martedì 31 Gennaio 2012 10:25

GIAMPAOLO PANSA: CARTA STRACCIA Caro Giampaolo Pansa, le anticipo che sono un suo assiduo lettore sin dai tempi di "Il gladio e l'alloro", ho sempre pensato che lei non sbagliasse nello scrivere libri che portassero alla luce alcune nefandezze perpetrate da sedicenti patrioti durante la Guerra Civile Italiana.

Notevoli infatti sia "Il sangue dei vinti" che "Sconosciuto 1945" i quali mostravano come molte persone sparite ed assassinate nel periodo immediatamente successivo la fine della seconda Guerra Mondiale, fossero vittime di omicidi che nulla avevano a che fare con l'aver avuto qualche ruolo nel regime fascista.

Ogni persona di buon senso e non schierata ideologicamente sa che nelle guerre si consumano anche tragedie che esulano dalla normalità, quindi è plausibile che molti avvenimenti debbano avere una lettura che si discosti da quella che i partiti politici vincitori vogliono che si inculchi nelle menti del popolo.

Bene quindi ha fatto nel mettere in luce veri e propri omicidi ed anche il protezionismo che i partiti e le associazioni della Resistenza hanno mantenuto nei confronti, soprattutto, degli assassini più vicini a loro.

Dopodichè in lei è successo qualcosa. Gli attacchi cui è stato sottoposto hanno modificato la sua obiettività e le hanno fatto perdere quella equidistanza necessaria quando si tratta di argomenti così delicati.

Negli ultimi libri sull'argomento, vedi "La grande bugia" - "I gendarmi della memoria" -  "Il revisionista" - "I vinti non dimenticano", ha evidenziato infatti una maggioranza di rese dei conti che, pur essendo condannabili, erano  normali per il momento storico che si viveva, ed inoltre si è più concentrato ad attaccare chi la tacciava di aperto revisionismo piuttosto che di portare nuovi fatti e testimonianze.

L'apice di questa sua rivalsa lo ha raggiunto in "Carta straccia". Infatti in quest'ultimo libro lei attacca tutto ciò che è il giornalismo di sinistra, settario, fomentatore d'odio, violento. Continua a definirsi lei stesso un uomo di sinistra, ma quale sinistra?

In Carta straccia lei attacca sempre e solo una parte politica, taccia Repubblica di essere un giornale partito, tutti i giornalisti che attaccano l'ex premier Berlusconi sono settari.

Giustifica e considera grandi professionisti solo i direttori e gli ex direttori del Giornale e di Libero Feltri e Bel Pietro. Per non parlare di Sallusti e Ferrara. Non una parola contro i telegiornali schierati pro Berlusconi che vanno dallo scandaloso TG4 di Emilio Fede al TG1 targato Minzolini. Lei attacca Travaglio, Santoro, Lerner e chiunque in questi anni ha sparato contro l'uomo di Arcore. Non le sembra di essere anche lei molto schierato?

Capisco che dopo aver sempre scritto per i giornali su cui oggi sentenzia gli unici che lo hanno accolto sono quelli dell'ex premier, ma questo non giustifica il suo livore contro persone che ad oggi non sono state smentite dai fatti su ciò che hanno raccontato, proprio al contrario di coloro che lei ammira nel suo manoscritto e che hanno inventato falsi scoop e dossier per controbbattere le trombe di sinistra.

Nello stesso componimento lei si dice contrario ad ogni forma di violenza, sia verbale che fisica, la prima porterebbe alla seconda, come non essere d'accordo? Ha ragione però spesso le manifestazioni violente sono conseguenza non delle parole di questo o quel rappresentante politico, ma del disagio e della sofferenza delle popolazioni che, giunte al culmine della sopportazione si abbandonano a gesti che in una società normale e legale non si sognerebbero mai di fare.

In conclusione caro Pansa lei predica bene ma razzola male, se avesse attaccato la carta stampata e le trasmissioni televisive con equidistanza sarebbe stato molto più credibile. Del resto si sa si nasce rivoluzionari e si muore conservatori.

RR

 

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