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Sono indignato

MONTI: PAROLE, PAROLE, PAROLE

Mercoledì 11 Gennaio 2012 08:56


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Mario Monti: parole, parole, parole. Prendendo in prestito un vecchio adagio di una canzone, di cui memorabile una vesione di Mina con Alberto Lupo, potremmo così descrivere l'attuale momento politico del Governo Monti:

PAROLE - PAROLE - PAROLE

Infatti anche l'austero professor Monti si è fatto prendere dalla sindrome dei politici di casa nostra. Anzichè lavorare sodo alla risoluzione dei problemi del Paese, salta da un intervista all'altra ad anticipare cosa avrebbe in mente di realizzare.

Anticipare, esatto, ossia gettare un pò di scompiglio con parole che come reazione hanno subito il compattamento delle lobby in difesa dei diritti acquisiti e da loro ritenuti imprescindibili.

Quindi perchè non buttare giù i decreti e mettere il Parlamento di fronte alla scelta se accettarli o no?

A cosa serve continuare a parlare di liberalizzazioni, di riforma del lavoro, degli ammortizzatori sociali, di sostegno all'economia, ecc... se poi non si passa ai fatti?

Serve a far sì che ogni categoria osteggi il cambiamento. Infatti nessuno accetta di fare un passo indietro da solo.

Ascolti un consiglio professor Monti, la smetta di parlare e cominci ad agire, siamo tutti certi che la sua azione sarà indigesta per molti, ce ne siamo già accorti con la sua prima manovra che tutto era tranne che equa, parola da lei molto abusata, ma lei è stato chiamato al Governo per gettare le basi del cambiamento del nostro Paese.

Non perda l'occasione, in futuro potrebbe essere ben ricordato dai cittadini italiani.

RR

 

INPS: NEL 2011 CASSA INTEGRAZIONE IN CALO, AUMENTA LA DISOCCUPAZIONE

Mercoledì 04 Gennaio 2012 15:34

Dati Inps sulla cassa integrazione Secondo i dati divulgati dall'INPS nel 2011 le ore di cassa integrazione sono diminuite del 29,7%.

Nello stesso periodo sono aumentate le domande per l'assegno di disoccupazione del 2,3%.

Dati importanti nel momento in cui il Governo Monti si appresta a presentare la modifica della legge sul lavoro e sugli ammortizzatori sociali che già tanto preoccupa le parti sociali.

Infatti si parla già di aumentare a tre anni la disoccupazione con il pagamento di una percentuale decrescente dello stipendio da parte dell'impresa che licenzia il dipendente senza giusta causa (modifica dell'art. 18). e di riformare la cassa integrazione eliminando la dualità tra ordinaria (a carico delle imprese) e straordinaria (pagata con i fondi dei lavoratori) due anni la prima e tre la seconda.

Inoltre si punta alla sparizione della CIG in deroga a carico dello Stato ed alla diminuzione della mobilità (di solito precedente alla pensione) da un massimo di quattro anni ad un massimo di tre.

Dubito che le imprese accetteranno di accollarsi oneri ulteriori per gli ammortizzatori sociali, già oggi cercano di sfruttare al massimo la CIG in deroga che scarica sullo Stato l'onere degli stessi.

Se la legge riuscisse a passare, e nutriamo pochi dubbi visto le parole del Premier Monti che ascolterà le parti sociali solo a livello di indicazioni ma poi farà ciò che viene richiesto dalla Comunità Europea,  aumenterà considerevolmente il dato relativo alla disoccupazione.

RR

 

SPRECHI D'ITALIA: 131 NUOVI F-35 ORDINATI DAL GOVERNO PER LE FORZE ARMATE

Martedì 03 Gennaio 2012 08:34

Sprechi italiani In un periodo di crisi in cui si chiedono lacrime e sangue agli Italiani ecco l'ennesimo spreco.

Il Ministero della Difesa ha ordinato 131 Joint Strike Fighter, meglio conosciuti come F-35, cacciabombardieri più costosi della storia e meno funzionali tanto da non poter essere usati in scenari quali l'Afghanistan.

La cifra è di circa 120 milioni di euro ciascuno, senza contare che il progetto della Lockheed ha subito così tante variazioni che il prezzo lieviterà sicuramente intorno ai 200 milioni di euro a pezzo.

Ma per il Ministro della Difesa, Ammiraglio De Paola, sono assolutamente necessari, e quindi mentre in apertura di mandato confessava che gli organici del suo ministero sono sicuramente in esubero con 180000 effettivi a fronte di una necessità, se va bene, della metà, firmava l'acquisto di una prima parte di questi mezzi, oltre all'ordine di dieci nuove fregate per la sua amata Marina Militare.

Insomma più di una finanziaria del Governo se ne va in spese militari assolutamente necessarie, secondo l'Ammiraglio, assolutamente sconsiderate agli occhi dei cittadini italiani chiamati a tirare la cinghia.

Ma caro professor Monti era proprio necessario mettere alla Difesa un militare di carriera? Queste cose le facevano all'epoca del Regno e non della Repubblica.

Come sempre ognuno difende gli interessi di parte e lei se ne è già accorto quando in sede di manovra non le hanno permesso di toccare le lobby e gli interessi dei politici.

Quindi come pensa di giustificare al popolo lo spreco delle risorse di una manovra finanziaria per l'acquisto di mezzi che nella maggior parte del mondo stanno valutando come non affidabili e troppo costosi?

Come può chiedere sempre maggiori sacrifici ai ceti più deboli del paese e contemporaneamente sperperare risorse nel campo militare, neanche fossimo in una costante guerra mondiale?

Abbiamo già espresso più volte la contrarietà alla partecipazione del nostro paese alle cosidette "Missioni di pace" che comportano bombardamenti e scontri a fuoco con le popolazioni invase. Partecipazione che costa al nostro Stato risorse che potrebbero essere molto meglio utilizzate per la ricerca scientifica, l'istruzione, i servizi sociali, gli ammortizzatori sociali, la creazioni di opportunità di lavoro, l'abbattimento del debito pubblico.

Ma lei cosa fa professor Monti? Riesuma L'ICI per la prima casa, aumenta l'IVA, aumenta l'IRPEF regionale, aumenta le accise sui carburanti, aumenta l'età pensionabile, diminuisce le pensioni, aumenta i bolli sui depositi, inventa l'imposta aggiuntiva del 6% sulle vincite ed i premi (che sono già tassate alla fonte), aumenta il canone RAI, aumenta energia, gas e pedaggi autostradali, aumenta le rendite catastali con conseguente aumento dell'IRPEF sugli immobili e mille altri innumerevoli balzelli.

Ed a fronte di ciò butta quasi 20 miliardi di euro in inutili e poco funzionali mezzi militari.

Il nostro Paese ha bisogno di risparmio, ma il risparmio si deve fare sulle cose futili come questa, non sulla pelle delle persone.

Vergogna.

RR

 

ART. 18 SUL LAVORO CE LO ASPETTAVAMO

Martedì 20 Dicembre 2011 08:02

ART. 18 SUL LAVORO CE LO ASPETTAVAMO Come avevamo già previsto si è acceso il dibattito sull'art. 18, ossia sulla possibilità da parte delle grandi imprese di licenziare senza giusta causa i dipendenti.

Infatti cosa poteva servire alle imprese dopo il prolungamento dell'età pensionabile? Come avevamo già predetto la possibilità di licenziare i lavoratori che non gli servono più, magari quelli con più anzianità e quindi con stipendi più elevati.

La miccia la ha accesa il Ministro del Lavoro Fornero che dopo le fasulle lacrime per i pensionati e pensionandi ora parte all'attacco dichiarando che l'art. 18 non può essere un tabù. Alla risposta piccata dei sindacati la stessa Fornero ribatte di essere rammaricata e che si risentono parole che ricordano tempi che non devono tornare.

Come se le legittime rivendicazioni e le lotte che hanno intrapreso i lavoratori negli anni 60 e 70 fossero state una rivoluzione violenta.

Ovviamente la Confindustria, intervenuta immediatamente per bocca della Presidente Marcegaglia, si è subito unita all'appello del Ministro, ribadendo che l'articolo 18 non deve e non può essere un tabù.

Vorrei vedere la super impellicciata Marcegaglia dall'alto dei suoi miliardi di euro come poteva non richiedere di poter mandare a casa qualche centinaio di migliaia di lavoratori a medio/basso reddito?

Ancora una volta, dopo l'affaire pensioni, sembra che il problema del Paese e della sua crisi siano i dipendenti.

Da quando si è affermata la teoria che per far crescere i profitti si deve diminuire il personale tutte le aziende si sono uniformate, infatti per ogni uscita, oggi tramite pensioni, mobilità e casse integrazioni, non un assunzione. Immaginiamoci per un attimo una riforma del lavoro che consenta alle aziende di licenziare i lavoratori. Accadrebbe che molte imprese userebbero tale possibilità per sostituire i propri dipendenti più anziani e costosi con giovani sottopagati.

Che dire poi delle dichiarazioni per mettere contro le generazioni, per creare una invidia sociale tra chi lavora ed i giovani disoccupati. Non è con questo che si risolvono i problemi di crescita del Paese.

Il problema italiano è la sua classe politica e manageriale ingorda e corrotta, che a furia di intascarsi l'impossibile ha ridotto il Paese alla stregua di quelli più arretrati e ad essere il fanalino di coda dell'Europa in tutto, dai servizi sociali alle paghe, dai diritti delle famiglie al diritto allo studio.

Le nostre Università sono le più care d'Europa, per la diagnostica si è costretti, per anticipare i tempi, a pagare, i farmaci diventano sempre più a pagamento anche quelli obbligatori per determinate patologie, i mezzi pubblici sono pochi ed il prezzo è talmente lievitato da far preferire comunque i mezzi privati.

Ma con tutti questi problemi di cosa si dibatte della possibilità da parte delle imprese di poter licenziare.

Sapete a cosa serve? Ad aumentare gli utili da dividersi tra i ricchi che ne posseggono le quote. La spirale che hanno creato è quella di un abbattimento del conto economico a scapito anche di una riduzione della produzione, tanto se ci sono sempre più disoccupati chi potrà comprare?

Complimenti è proprio il modo giusto per far ripartire il Paese, ma del resto alla impellicciata Marcegaglia cosa importa, per Natale sicuramente andrà a festeggiare al mare in qualche meraviglioso paese esotico.

RR

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SPREAD BTP-BUND OLTRE I 500 PUNTI

Lunedì 19 Dicembre 2011 11:04

SPREAD BTP-BUND OLTRE I 500 PUNTI Nonostante la manovra economica Monti sia già passata al vaglio della Camera con il voto di fiducia della scorsa settimana, ed il Senato prometta di votarla prima di Natale, la fiducia nel nostro Paese non aumenta e lo spread tra i nostri BTP ed i BUND tedeschi riprende ad aumentare.

Questa mattina ha già raggiunto i 518 punti.

Cosa pensare? Forse che tutti si aspettavano qualcosa di più stabile dalle scelte del nuovo Governo? Si può continuare a pensare che l'unico problema del paese sia l'età pensionabile e l'importo delle pensioni erogate?

Non sarà che forse il Mondo economico si aspettava dei tagli ad un apparato statale troppo esoso e avido di denari?

Fate un giro sui siti dei ministeri ed alla voce trasparenza (che poi tanto trasparente non è) troverete stipendi da capogiro per gli innumerevoli dirigenti ed alla voce consulenze altri pagamenti per personaggi che spesso fanno parte della stessa pubblica amministrazione, quando non sono già annoverati tra i dirigenti dello stesso Ministero.

Molti nomi poi ricordano stranamente quelli di politici attuali e del passato. Sarà un caso.

Inoltre se ci sono così tante persone a dirigere cosa servono tutte le consulenze indicate? I casi sono due:

1) I dirigenti sono degli incapaci

2) I consulenti servono solo a distribuire soldi ad amici.

Ai lettori l'ardua sentenza.

Casualmente lo spread aumenta quando vengono alla luce alcuni fatti:

1) I politici rimandano sine die l'abbattimento dei costi a loro ascritti

2) Le liberalizzazioni vengono osteggiate e rimandate (notare non bastano le dichiarazioni dei Ministri che si faranno, oggi si chiedono fatti).

3) Non si fanno grossi passi avanti nella lotta all'evasione fiscale.

4) La manovra colpisce i ceti deboli con una diminuzione dei consumi e quindi della crescita economica del Paese.

Che fare?

Mandiamoli tutti a casa, ma poi alle prossime elezioni non permettiamogli di rientrare, perchè sono solo lì ad impinguare le loro già grasse finanze sulle spalle di tutti gli Italiani, e notare proprio tutti anche quelli che credono di beneficiare da tale stato di cose, poichè a lungo andare la crisi la pagheranno tutti anche quelli che si credono furbi.

Eliminare i privilegi della CASTA sarebbe un beneficio per tutti.

RR

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