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Festa Nazionale del 17 Marzo. Povera Italia


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17 marzo, l'Italia unita ma pagano i lavoratori dipendenti E' ufficiale. La Festa Nazionale per l'Unità d'Italia qualcuno la pagherà. E quel qualcuno saranno ovviamente i lavoratori dipendenti.

Infatti in base al decreto legislativo promulgato dal Governo, per venire incontro alle esigenze degli imprenditori, uomini santi, che lamentavano la perdita di una giornata lavorativa, le ore verranno drenate dalle ex festività ed esattamente eliminando per un anno quella del 4 Novembre.

Ora viene da chiedersi, ma ai lavoratori lo ha chiesto qualcuno se erano d'accordo? La risposta è ovvia: NO.

Cosa importa a chi comanda questo paese oramai allo sbando se le forze lavorative, che contribuiscono loro malgrado ad arricchirli sempre più, sono o no d'accordo sull'istituzione di una festività che toglie loro la possibilità di usufruire delle ore in un momento più utile? Niente, i sudditi devono subire in silenzio, non vanno neanche interpellati.

E notare che, a differenza di molti rappresentanti del nostro Governo, vedi Lega, io non sono contrario a festeggiare un momento storico sicuramente fondamentale per il nostro Paese e che rappresenta la liberazione dal giogo straniero e l'unificazione della penisola italiana, ma questo non si deve fare sempre a spese dei lavoratori.

Ancora una volta il nostro Governo pecca di supponenza nei confronti delle classi inferiori e di sudditanza nei confronti delle classi più agiate.

Altro che festa dell'Unità Nazionale, viene proprio da dire: POVERA ITALIA.

RR

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