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Dopo 9 anni di occupazione gli Stati Uniti lasciano l'Iraq, affamato e devastato


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Gli Stati Uniti si ritirano dall'Iraq La cerimonia dell'ammainabandiera americana si è tenuta questa mattina a Baghdad, due settimane prima del completo ritiro di 4.000 militari ancora presenti nel paese, prevista per il 31 dicembre. Gli Stati Uniti hanno quindi ufficialmente dichiarato la fine della guerra in Iraq, dopo nove anni dall'invasione che spodestò Saddam Hussein dal potere.
Al culmine della guerra vi erano circa 170.000 soldati in Iraq stabiliti in più di 500 basi. Ora sono rimaste operative solo due basi e 4.000 soldati che torneranno a casa prima della fine del 2011.

Il lungo conflitto ha rappresentato per gli Iracheni soprattutto una devastante scia di sangue con oltre 100.000 civili uccisi e 4.800 militari della coalizione deceduti in combattimento; l'insicurezza e la distruzione del paesaggio urbano sono la prima cosa che si nota nel paese.
Nessuno parla di democrazia, di libertà, tutti i cittadini Iracheni hanno negli occhi solo sangue, rovine e morti da ricordare. Il paese deve ancora affrontare sacche di rivolta diffuse in tutto il paese, tensioni fra le varie fazioni e l'instabilità politica, l'Iraq è un paese diviso.
La caduta di Saddam ha permesso agli sciiti di occupare posizioni di potere dopo essere stati oppressi per decenni dal  Partito Baath del dittatore che ha governato.
Anche il governo di coalizione di al Maliki a guida sciita, è paralizzato  e su molte questioni importanti non si riesce a raggiungere un accordo.

La disoccupazione è imperante, oltre il 15% della popolazione non riesce a trovare lavoro; inspiegabilmente dopo nove anni di occupazione manca ancora l'energia elettrica e l'acqua potabile, l'economia è in ripresa grazie all'apertura delle frontiere ma in realtà è quasi totalmente dipendente dalle esportazioni di petrolio.

Baghdad aveva chiesto a Washington di lasciare almeno 3.000 soldati, ma i colloqui su questo tema sono falliti, dopo il 31 dicembre, resteranno solo 150 tra soldati americani e contractor civili che avranno la responsabilità di insegnare alle forze irachene l'utilizzo di armi pesanti lasciate nelle basi.

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