Crisi Fiat: la polizia sgombera il presidio di Pratola Serra

Domenica 21 Febbraio 2010 19:03

500 agenti in tenuta anti sommossa contro i lavoratori dello stabilimento Fiat di Pratola Serra (Av) per rimuovere il blocco che da giorni è stato istituito dagli operai della FmA (Fabbrica motori Avellino). Gli agenti hanno rimosso il presidio, senza l'utilizzo della forza, per permettere ad alcuni tir di caricare i motori destinati agli stabilimenti del gruppo a Cassino e in Turchia. Gli operari hanno poi bloccato i camion, usciti dallo stabilimento, nei pressi della Novolegno, un'azienda a 300 metri dalla FmA, ma la polizia è intervenuta per rimuovere anche questo blocco. Non si sono comunque registrati scontri tra scioperanti e forze dell'ordine.

La protesta nell'avellinese va avanti da lunedì: lo scopo è di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sui problemi dell'azienda del gruppo Fiat, dove buona parte dei 1.700 dipendenti è stata messa in cassa integrazione straordinaria. Dall'inizio del 2010 la fabbrica ha infatti avuto solo 14 giorni di lavoro in due mesi. Dura la reazione del coordinatore nazionale auto della Fiom-Cgil Enzo Masini, indignato per l'atteggiamento della Fiat che risponde alle richieste dei lavoratori facendo intervenire la polizia, mentre secondo Gianni Rinaldini, segretario generale Fiom, la Fiat "ha superato ogni limite di decenza".

Intanto ieri sera Maurizio Costanzo ha invitato sul palco dell'Ariston 3 operai della Fiat di Termini Imerese per far conoscere agli italiani la situazione dello stabilimento siciliano: fischiati i successivi interventi del segretario Pd Bersani e del ministro Scajola. Sempre stamattina una delegazione dei lavoratori della Fiat di Imola ha dato inizio ad un mini presidio davanti all'Hotel che a Bologna ospita la Juventus, squadra sponsorizzata dal gruppo torinese.