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Cronaca e attualità

Egitto: annullate le elezioni. Fratelli musulmani: è un golpe.

Giovedì 14 Giugno 2012 18:25


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Egitto: annullate le elezioni. Fratelli musulmani: è un golpe.La situazione in Egitto diventa di ora in ora più complicata da quando la Corte Costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità della legge elettorale che aveva consentito l'elezione dell'Assemblea del popolo; la decisione è stata resa nota dal presidente della Corte, Farouk Sultan, uomo del deposto Mubarak. Ora resta da capire quali saranno le mosse dei vertici dell'esercito che attualmente guida il paese; il Consiglio supremo delle forze armate, “preso atto del giudizio della Corte” non ha annunciato ancora provvedimenti, nel frattempo, il vice presidente della Camera, ha fatto sapere che solo la Corte di Cassazione potrà sciogliere il Parlamento. I fratelli musulmani che avevano vinto le elezioni sono in rivolta, Mohamed Beltagui del comitato esecutivo del partito lancia una chiara accusa: “La sentenza della corte costituzionale egiziana rappresenta un colpo di stato che annulla 16 mesi di storia della patria”. La situazione nel paese è così complicata perché mancano solo due giorni alle elezioni presidenziali, il deputato dei Fratelli musulmani El Erianle lancia il suo anatema: “Se il parlamento verrà sciolto, il paese finirà in un tunnel”. Il prossimo fine settimana sarà dunque decisivo per gli egiziani che credono sempre meno ad una definitiva svolta democratica.

 

Terremoto, ultima scossa oggi alle 6.08, sale il bilancio delle vittime in Emilia: Liviana non ce l'ha fatta

Mercoledì 06 Giugno 2012 05:09

Terremoto Cavezzo in Emilia muore Liviana LatiniCavezzo ( Modena) - E' salito a 26 il bilancio delle vittime del terremoto che insieme all'inarrestabile sciame sismico ha investito l'Emilia Romagna e che sta ancora facendo tremare tutto il Nord Italia. Si chiamava Liviana e viveva a Cavezzo, la scossa del 29 maggio l'aveva sepolta sotto le macerie della sua casa, ma lei ha resistito, estratta viva dai vigili del fuoco guidati dal suo richiamo, ha vissuto ancora sei giorni in terapia intensiva. Liviana Latini, sessantenne, si è spenta ieri pomeriggio all'ospedale di Modena.
La casa di Liviana era già stata dichiarata inagibile dopo il 20 maggio, ma lei, che aveva vissuto lì per anni continuava a sentirla propria e martedì 29 maggio aveva voluto rientrare nella palazzina di 4 piani per prendere qualcosa in cantina; 4 i piani che le sono crollati addosso.
Ed è ancora terremoto al Nord, mentre scriviamo, la notizia di un'altra forte scossa di magnitudo 4.5 della scala  Richter verificatasi alle 6.08 di oggi con epicentro in mare ad oltre 25 km sotto la superficie terrestre al largo delle coste romagnole ( Mar Adriatico) in provincia di Ravenna. Il terremoto ha scosso Ravenna, Cervia e Alfonsine fino alle Marche... Turisti e residenti tutti illesi stando all'ultimo bollettino della protezione civile.

 

Oggi lutto nazionale, scuole chiuse tra Modena e Mantova dopo la terza forte scossa di ieri sera

Lunedì 04 Giugno 2012 01:33

3 giugno 2012 torre dell'orologio crollata a Novi Oggi lutto nazionale, scuole chiuse tra Modena e Mantova dopo la terza forte scossa di ieri sera Dopo la morte di 17 persone, tra Ferrara, Bologna e Modena a due settimane dalla prima scossa ne è arrivata un'altra di quelle che han fatto tremare gran parte del Nord Italia: tutto il Milanese fino al Veneto.. La scossa ha avuto epicentro nel Modenese ad oltre 9 km di profondità tra Novi e Mirandola. E' la terza forte scossa dopo le centinaia di assestamento che fino a ieri (l'ultima ancora stamattina) i sismografi hanno registrato nella Bassa modenese.

Erano le 21,20 di ieri domenica 3 giugno quando quest' altra forte scossa di magnitudo Richter 5.1 ha fatto tremare la terra e crollare altre case, anche la torre dell'orologio di Novi, già inagibile e pericolante dopo il sisma del 29 maggio, è crollata. Nessun morto stavolta, ma sale l'ansia e la paura per quel che sarà domani, tra gli sfollati nelle tendopoli.
M.D.

 

Fenomeno migrantes, 65 naufraghi a bordo di un gommone in avaria salvati dalla Guardia Costiera italiana

Mercoledì 30 Maggio 2012 23:17

Migrantes Canale di Sicilia - Oggi l' Italia e Malta hanno soccorso un gommone di circa 12 metri con 65 migrantes a bordo. L'imbarcazione era partita dalla costa libica ed era già stata segnalata alla Guardia Costiera maltese per le pessime condizioni di navigazione.
Il gommone, in drammatica avaria per la rottura di un tubolare, stava ormai affondando e imbarcando acqua a 70 miglia da Malta, quando è stato soccorso da una nave della Guardia Costiera Italiana  ed una motovedetta della capitaneria maltese. La dinamica del salvataggio si è svolta con l'allarme dato dal pattugliatore italiano all'autorità marittima maltese, nelle cui acque territoriali era entrato il natante con a bordo i migranti tra l'isola di Malta e quella di Lampedusa. Questa sera dunque 65 persone per la maggior parte uomini, ma anche una quindicina di donne ed un bambino piccolo, sono stati tutti tratti in salvo, mentre la popolazione italiana dovrà fare sempre meglio e sempre più i conti con quella che appare sempre meno emergenza e sempre più un fenomeno da valutare e con cui confrontarsi con le migliori risorse.


 

Forte scossa di terremoto colpisce il nord Italia. Almeno 11 i morti, numerosi feriti.

Martedì 29 Maggio 2012 08:43

Forte scossa di terremoto colpisce il nord ItaliaUna fortissima scossa di terremoto di magnitudo 5.76 ha colpito questa mattina tutto il nord Italia. L'epicentro è stato individuato nel Comune di Finale Emilia ad una profondità vicina ai 10 chilometri; sono stati registrati numerosi crolli di case e chiese. I vigili del fuoco e la Protezione Civile stanno eseguendo tutti gli accertamenti necessari.

Il sisma ha gettato nel panico anche la popolazione Bolognese, tanti i cittadini che si sono riversati nelle strade, alcuni istituti scolastici sono stati avacuati in via precauzionale. Tutto il nord italia ha avvertito il violento terremoto  sussultorio e ondulatorio che è durato diversi secondi, anche a Milano, Bolzano, nel Veneto, Friuli e Toscana molti cittadini si sono riversati in strada in preda al terrore.

Si segnalano vittime a San Felice sul Panaro.

14:00  Sono dieci le vittime del terremoto che ha sconvolto nuovamente l'Emilia: tre morti a San Felice, due a Mirandola, uno a Concordia, uno a Finale. Tra le vittime due donne a Cavezzo e il parroco di Rovereto di Novi.

15:00 La protezione civile aggiorna il numero delle vittime a 15.


Magnitude 5.8
Date-Time
Location 44.814°N, 11.079°E
Depth 9.6 km (6.0 miles)
Region NORTHERN ITALY
Distances 40 km (24 miles) NNW of Bologna, Italy
59 km (36 miles) E of Parma, Italy
70 km (43 miles) S of Verona, Italy
343 km (213 miles) NNW of ROME, Italy
Location Uncertainty horizontal +/- 12 km (7.5 miles); depth +/- 4.1 km (2.5 miles)
Parameters NST=400, Nph=401, Dmin=210.4 km, Rmss=1.32 sec, Gp= 25°,
M-type=regional moment magnitude (Mw), Version=A
Source
  • Magnitude: USGS NEIC (WDCS-D)
    Location: USGS NEIC (WDCS-D)
Event ID usb000a1mn


 

Violenta scossa di terremoto colpisce l'Emilia Romagna

Domenica 20 Maggio 2012 08:58

Violento terremoto in Emilia Romagna Sono almeno 20 le scosse di terremoto che da questa mattina stanno colpendo ininterrottamente l'Emilia Romagna, la piu forte quella di magnitudo 5.9 alle 4:04.

L'epicentro del sisma è stato registrato a 36 km a nord di Bologna e 6,3 km di profondità, Il movimento, di tipo sussultorio, è durato una ventina di secondi. La scossa è stata avvertita anche in Toscana, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Il bilancio provvisorio è di almeno quattro morti e numerosi feriti e dispersi, la gente si è riversata in strada per la paura di crolli. Il capo della Protezione civile Franco Gabrielli è già a Ferrara per il primo briefing, nella prefettura.



Dati evento

Event-ID 8222913230
Magnitudo(Ml) 5.9
Data-Ora 20/05/2012 alle 04:03:52 (italiane)
20/05/2012 alle 02:03:52 (UTC)
Coordinate 44.89°N, 11.23°E
Profondità 6.3 km
Distretto sismico Pianura_padana_emiliana

Comuni entro i 10Km

FINALE EMILIA (MO)
Comuni tra 10 e 20km

BORGOFRANCO SUL PO (MN)
CARBONARA DI PO (MN)
FELONICA (MN)
MAGNACAVALLO (MN)
PIEVE DI CORIANO (MN)
POGGIO RUSCO (MN)
REVERE (MN)
SAN GIOVANNI DEL DOSSO (MN)
SCHIVENOGLIA (MN)
SERMIDE (MN)
VILLA POMA (MN)
BERGANTINO (RO)
CALTO (RO)
CASTELMASSA (RO)
CASTELNOVO BARIANO (RO)
CENESELLI (RO)
MELARA (RO)
CAMPOSANTO (MO)
MEDOLLA (MO)
MIRANDOLA (MO)
SAN FELICE SUL PANARO (MO)
CREVALCORE (BO)
PIEVE DI CENTO (BO)
BONDENO (FE)
CENTO (FE)
SANT'AGOSTINO (FE)


 

Matteo Renzi replica da Facebook alle accuse di Lusi:mai preso soldi.

Giovedì 17 Maggio 2012 09:47

Matteo Renzi replica da Facebook alle accuse di Lusi:mai preso soldi. Martedì sera, Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita, nel corso dell'audizione alla giunta per le immunità del Senato, aveva fatto il nome del sindaco di Firenze Renzi: “Renzi ha richiesto dei soldi, circa 100 mila, anzi 120 mila euro suddivisi in tre fatture, poi Rutelli mi ha chiesto di non pagargli la terza e così ho dato a Renzi solo 70 mila euro”.

Oggi Matteo Renzi si difende e ironizza dal suo profilo facebook : 'Lusi due la vendetta torna alla carica e riprova a coinvolgermi nella vicenda dello scandalo ex Margherita. Dice di avermi dato dei soldi. Due mesi fa erano 140 mila euro. Oggi siamo scesi a 70 mila. Sarà la crisi...'', “Lusi e la Margherita pubblichino sul sito tutte le fatture e tutto ciò che è stato finanziato... Tutto. A quel punto non c'è trucco, non c'è inganno. E vediamo chi dice bugie. Quanto a me non solo confermo che non ho mai preso una lira, come è facilmente riscontrabile dai bonifici, dagli assegni e dai documenti... continuo a dire come faccio dalla Leopolda 2010 che il finanziamento ai partiti va abolito, subito. Se qualcuno pensa di usare di mezzucci per mandare messaggi in codice, sappia che mi hanno insegnato che si deve aver paura di tante cose, ma mai dei ladri. E che il posto dei ladri non è il Parlamento''.

Ma le dichiarazioni di Lusi continuano a lasciare interdetti tutti: “Io ero il tesoriere ovvero il bancomat del partito. Io ero il garante di una spartizione 60/40 tra popolari e rutelliani”.

 

Le imprese edili riunite nel D-Day promettono class action contro lo Stato debitore.

Martedì 15 Maggio 2012 11:01

Le imprese edili riunite nel D-Day promettono class action contro lo Stato debitore. “Che si debba fallire perché lo Stato non paga è scandaloso in uno Stato di diritto” il presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili, Paolo Buzzetti, è categorico e arrabbiato: “Siamo tra i settori più esposti ai mancati pagamenti della pubblica amministrazione e anche al credit crunch ma paghiamo anche i tagli alla spesa per investimenti pubblici e la mazzata dell'Imu sul mercato immobiliare. Il 23% delle imprese fallite negli ultimi tre anni appartengono al nostro mondo e la causa è quasi sempre la stessa, la mancanza di liquidità”.

Le associazioni imprenditoriali dei costruttori, Ance in testa, passeranno presto alle vie legali: «Stiamo valutando l'ipotesi di una class action complessiva, ora siamo davvero stanchi». Negli ultimi tre anni in Italia hanno dichiarato fallimento ben 7.552 imprese edili, troppo spesso proprio a causa dei mancati pagamenti da parte dello Stato.

Le più importanti Associazioni edili sono oggi riunite in quello che hanno definito il D-Day, il giorno dei decreti ingiuntivi, nel corso della manifestazione si è parlato del primo miliardo di euro che le imprese pretenderanno con ogni mezzo dalle amministrazioni pubbliche debitrici.

 

Equitalia sotto assedio in tutta Italia. Clima teso e pericoloso.

Venerdì 11 Maggio 2012 17:33

Sedi Equitalia sotto attacco Continuano le proteste violente contro le sedi di Equitalia; questa mattina, a Napoli una manifestazione si è trasformata in una guerriglia urbana tra manifestanti e polizia, cassonetti rovesciati e lancio di pietre e bottiglie. La Questura è il sindacato di base organizzatore hanno comunicato un bilancio complessivo di 15 tra feriti e contusi. La sede napoletana di Equitalia di Corso Meridionale era già stata oggetto in passato di atti violenti, in una nota, la società pubblica italiana (51% Agenzia delle Entrate e 49% Inps) incaricata della riscossione nazionale dei tributi si difende: "È inaccettabile continuare a scaricare irresponsabilmente su Equitalia la colpa di gesti estremi e situazioni drammatiche, che hanno invece origini diverse e lontane e che stanno esplodendo solo oggi a causa della crisi economica","La troppa superficialità con cui negli ultimi tempi si è associato a Equitalia il termine suicidio sta avendo come effetto di alimentare tensioni sociali, oggetto di facili strumentalizzazioni, che sfociano in vere e proprie guerriglie". Il clima di tensione in italia cresce di ora in ora, è passato qualche giorno dal sequestro di un gruppo di impiegati alla sede Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, questa mattina alla direzione generale di Equitalia a Roma è stato fatto recapitare un pacco contenente polvere non ancora identificata e nel Milanese due ispettori dell'agenzia sono stati aggrediti da un piccolo imprenditore durante un accertamento fiscale. Equitalia "esprime massima solidarietà a tutto il personale e auspica che tutti, istituzioni, media, società civile e mondo imprenditoriale, si impegnino per ripristinare quel clima di dialogo e collaborazione indispensabile per placare tali tensioni".

 

All'Assemblea 2012 di R.ETE. Imprese Italia, le preoccupazioni di Passera e Napolitano

Giovedì 10 Maggio 2012 15:18

Corrado Passera a R.Ete Imprese Italia Si è svolta oggi l'Assemblea 2012 di R.ETE. Imprese Italia, alla quale hanno preso parte i Presidenti delle cinque organizzazioni fondatrici di R.ETE, il Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture dei Trasporti Corrado Passera e, in collegamento diretto, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero. Alla manifestazione sono intervenuti, anche esponenti delle mondo delle istituzioni, della politica, delle parti sociali.
Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha lanciato un forte allarme : ”Il disagio sociale e diffuso legato alla mancanza di lavoro in Italia è più ampio di quello che le statistiche dicono. È a rischio la tenuta economica e sociale del Paese... Se mettiamo insieme disoccupati, inoccupati, sottoccupati e sospesi arriviamo a 5-6- forse 7 milioni di persone. E se moltiplichiamo per i loro familiari arriviamo alla metà della nostra società”.
Passera ha lanciato una chiara accusa all'Europa che «deve smetterla solo di parlare di crescita e deve fare invece ciò che alla crescita serve, ovvero gli investimenti, soprattutto in infrastrutture e innovazione».
Anche il Presidente della Repubblica, nel suo messaggio all'Assemblea ha espresso le sue preoccupazioni: “L'assemblea 2012 di re te. Imprese Italia si svolge in un momento di forti preoccupazioni per l'andamento dell'economia e le prospettive dell'occupazione, in particolare dei giovani e delle donne. Con il prolungarsi della crisi le piccole e medie imprese, che costituiscono parte essenziale e propulsiva del sistema produttivo italiano, incontrano crescenti difficoltà nonostante il forte dinamismo e il grande spirito di adattamento che tradizionalmente le caratterizza”.

Si è svolta oggi l'Assemblea 2012 di R.ETE. Imprese Italia, alla quale hanno preso parte i Presidenti delle cinque organizzazioni fondatrici di R.ETE, il Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture dei Trasporti Corrado Passera e, in collegamento diretto, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero. Alla manifestazione sono intervenuti, anche esponenti delle mondo delle istituzioni, della politica, delle parti sociali.

Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha lanciato un forte allarme : ”Il disagio sociale e diffuso legato alla mancanza di lavoro in Italia è più ampio di quello che le statistiche dicono. È a rischio la tenuta economica e sociale del Paese... Se mettiamo insieme disoccupati, inoccupati, sottoccupati e sospesi arriviamo a 5-6- forse 7 milioni di persone. E se moltiplichiamo per i loro familiari arriviamo alla metà della nostra società”.

Passera ha lanciato una chiara accusa all'Europa che «deve smetterla solo di parlare di crescita e deve fare invece ciò che alla crescita serve, ovvero gli investimenti, soprattutto in infrastrutture e innovazione».

Anche il Presidente della Repubblica, nel suo messaggio all'Assemblea ha espresso le sue preoccupazioni: “L'assemblea 2012 di re te. Imprese Italia si svolge in un momento di forti preoccupazioni per l'andamento dell'economia e le prospettive dell'occupazione, in particolare dei giovani e delle donne. Con il prolungarsi della crisi le piccole e medie imprese, che costituiscono parte essenziale e propulsiva del sistema produttivo italiano, incontrano crescenti difficoltà nonostante il forte dinamismo e il grande spirito di adattamento che tradizionalmente le caratterizza”.

 

Dopo Fukushima il Giappone spegne il nucleare. Nell'aria boom di emissioni inquinanti.

Venerdì 04 Maggio 2012 14:53

Dopo Fukushima il Giappone spegne il nucleare. Nell'aria boom di emissioni inquinanti. A 14 mesi dal disastro di Fukushima, il Giappone ha scelto cambiare drasticamente la fonte primaria di energia del Paese, oggi, dei 54 reattori nucleari dislocati nel territorio, uno solo è operativo; il governo ha chiuso per manutenzione tutti gli altri, promettendo una legge che manterrà in vita una centrale per un massimo di 40 anni. Le intenzioni sono buone, il problema è che, senza energia nucleare,  il Giappone produrrà fino a 210 milioni di tonnellate di emissioni in più rispetto all'anno di riferimento del 1990, potrebbe cioè superare 1,400 miliardi di tonnellate di sostanze inquinanti, vanificando, di fatto, la promessa di Copenaghen del 2009, quando garantì di poter tagliare le emissioni del 25% rispetto al 1990.

Greenpeace chiede al Governo giapponese «Di cogliere l'opportunità di un Paese denuclearizzato per ascoltare finalmente i suoi stessi esperti e il popolo giapponese che chiede di tenere spenti i reattori e di concentrare ogni sforzo per aumentare l'efficienza energetica e l'uso delle energie rinnovabili».

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Bergamo, l'imprenditore sequestratore che doveva al Fisco "soltanto" mille euro.

Venerdì 04 Maggio 2012 14:02

Bergamo, l'imprenditore sequestratore che doveva al Fisco Si era recato due volte alla sede dell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia per chiedere spiegazioni sulle sue cartelle esattoriali e evidenziare i suoi problemi economici ma era stato solo maltrattato; questo è quanto raccontato agli inquirenti da Luigi Martinelli, il piccolo imprenditore che ieri ha fatto irruzione, armato con due pistole e un fucile a pompa, nella sede dell'Agenzia delle entrate tenendo in ostaggio un dipendente. Ora rischia otto anni di carcere.

Il procuratore di Bergamo Meroni nel corso di una conferenza stampa ha spiegato l'accaduto: "Dagli accertamenti seppur provvisori dell'Agenzia delle entrate sembrerebbe che avesse un debito non superiore ai mille euro", Martinelli è stato arrestato con l'accusa di sequestro di persona “e chiederemo la convalida dell'arresto. Solo dopo l'interrogatorio del gip potremo sapere meglio le cose. Dalle poche cose che la persona ha detto in modo informale sembrerebbe che si sia trattato di una protesta dimostrativa peraltro non oggettivamente giustificata"..."Il presidente del consiglio Mario Monti ieri aveva dato la disponibilità di parlare con l'uomo".

L'imprenditore avrebbe avuto, quindi, un debito di “appena” mille euro, una somma ritenuta esigua da molti, soprattutto da quei dipendenti pubblici che a fine mese, uno stipendio bene o male lo portano a casa e che dovrebbero ascoltare con più attenzione e rispetto tutti i cittadini, soprattutto i piccoli imprenditori tartassati dalla crisi e dallo stato, quei padri di famiglia che da mesi non riescono a darselo uno stipendio, nemmeno di cento euro, ma che devono far fronte, comunque a mille spese.

Sono numerose le segnalazioni che arrivano alla nostra redazione, da parte di cittadini stanchi dei soprusi della pubblica amministrazione, delle continue file che sono costretti a fare solo per avere risposte troppo spesso approssimative e inesatte, ci raccontano di continui pellegrinaggi tra uffici dislocati nei posti più disparati della città, delle intere giornate perse per ottenere nulla, degli uffici per invalidi civili situati ai piani alti senza ascensori.

Continuate segnalare i vostri casi scrivendo a: redazione@kayenna.net

 

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